Rebecca - Film (2020)

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Rebecca
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Titolo originale: Rebecca
Anno: 2020
Genere: drammatico (colore)
Note: Basato sull'omonimo romanzo di Daphne Du Maurier, da cui è stato tratto anche "Rebecca - La prima moglie" (1940) di Alfred Hitchcock. Prodotto e distribuito da Netflix.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/10/20 DAL BENEMERITO ANTHONYVM
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Anthonyvm 22/10/20 15:37 - 5747 commenti

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Nuova trasposizione del romanzo di Daphne Du Maurier. Inevitabili i paragoni col capolavoro di Hitchcock, sebbene il confronto sia impari. Nulla da dire sul comparto tecnico: ricche e minuziose scenografie, ottimi costumi, fotografia attenta (dalla luminosità del prologo a Monte Carlo al clima deprimente di Menderley). Il rigore della messinscena assume però i toni di una certa freddezza stilistica: il fascino da racconto gotico del film del '40 è un lontano ricordo. Dall'interessante Ben Wheatley era lecito aspettarsi qualcosa di più. Buona la prova di Lily "Cenerentola" James.
MEMORABILE: Il sogno iniziale; L'arrivo degli sposini a Menderley; La statuina rotta; Il ballo in costume; Il corpo di Rebecca fluttuante nell'acqua; L'incendio.

Daniela 24/10/20 01:18 - 12699 commenti

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Regista che in altre occasioni ha dato prova di forte personalità, Wheatley delude con questa nuova trasposizione del romanzo di Daphne du Maurier, piatta e priva di guizzi anche se curata dal punto di vista della forma, tanto che i fastosi interni di Manderley suscitano più interesse delle vicende della coppia protagonista. Nell'inevitabile confronto con il cast del 1940, Hammer e James risultano infatti modesti, quasi fuori contesto, a differenza di Scott Thomas che ben figura nei panni della Signora Danvers. Nel complesso, una riproposizione non brutta ma sbiadita. superflua.
MEMORABILE: Lo scambio di battute: "Non sono mai entrata in una casa come questa..." "Ah, credevo fosse stata la cameriera di una signora".

Galbo 24/10/20 18:05 - 12413 commenti

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Rischioso e non primo remake del capolavoro di Hitchcock a sua volta tratto dal romanzo della Du Maurier. Forse già sulla carta destinato al fallimento, considerato il precedente, è un opera molto deludente. Nulla da dire sull'estetica dell'opera: scenografia, scene e costumi sono assai curati, così come la fotografia. Totalmente perduta però la tensione dell'opera originale, sostituita da una narrazione piatta e poco emozionante. Riguardo agli attori, si impegnano ma il confronto con il cast del precedente è impietoso. 

Areknames 28/10/20 13:53 - 47 commenti

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Wheatley si muove in maniera distante rispetto a un suo precedente, ed eccessivo, adattamento cinematografico (High rise, da Ballard): disinnesca ogni brio registico per rinverdire un tema ormai non più contemporaneo e asseconda la narrazione senza perderla di vista. Il risultato è inappuntabile, quanto impersonale - se non, forse, nella chiusa finale. Un buon prodotto da prime time o da straight to video, che non annoia ma che non incide mai.

Il ferrini 31/10/20 16:22 - 2371 commenti

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Più inutile che brutto, si tratterebbe anche di un film dignitoso se non esistesse già il capolavoro di Hitchcock. Il suo più grosso limite risiede nella scrittura del personaggio di Hammer, troppo presente, troppo vicino alla protagonista, la cui solitudine è invece il fulcro della storia. Brava Lily James, in un ruolo che le si addice, ma non basta ad elevare la pellicola dalla mediocrità. Un potenziale enorme che finisce per confondersi in mezzo ai tanti thriller usa e getta da piattaforma streaming.

Nicola81 3/11/20 21:50 - 2871 commenti

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A ottant'anni dal film di Hitchcock l'idea di realizzare una nuova versione del romanzo di Daphne Du Maurier era tutt'altro che peregrina. Il risultato però soddisfa solo in parte le aspettative: qui c'è più romanticismo, e la tensione e i brividi emergono soltanto nella sterzata gialla della parte conclusiva. Più sicura di sé del personaggio cartaceo, la James offre comunque una buona prova, ottima Scott Thomas, Hammer statuario ma anche statico. Tecnicamente però è ineccepibile, e sia le riprese in esterno che gli interni della splendida magione sono una gioia per gli occhi.

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  • Discussione Il ferrini • 28/10/20 16:30
    Segretario - 103 interventi
    Visto ieri sera e prevedibilmente ne sono rimasto piuttosto deluso. Non tanto perché sia un brutto film, in realtà ci sono porcherie ben peggiori in circolazione, ma perché è completamente fuori fuoco. La potenza del capolavoro di Hitchcock stava nel riuscire a trasmettere il profondo senso di solitudine e smarrimento della protagonista, qui invece quell'aspetto è notevolmente annacquato. Colpa anche delle varie scene di baci e abbracci col marito, che invece nel film del '40 erano del tutto assenti dopo l'arrivo a Manderley. Mi pare insomma che si sia voluto rinforzare il carattere di lei, e nel finale (lei che fuma davanti allo specchio) perfino suggerire che potrebbe diventare a sua volta una nuova Rebecca. Altro particolare poco centrato, secondo me, è la differente modalità - e ragione - di suicidio di Mrs Danver. Innanzitutto dice "ha ucciso l'unica persona che abbia mai amato", suggerendo forse che fra lei e Rebecca ci fosse un rapporto sentimentale (?), e inoltre gettarsi in mare per ricongiungersi con la padrona non ha senso, dal momento che quest'ultima è stata ripescata. Era molto più logico che bruciasse nella villa (suo unico mondo), e infatti così è nel romanzo e pure nel capolavoro di Hitchcock. La fotografia poi, sarà una mia fissazione, ma in questi thriller netflixari mi pare sempre identica, e dispiace perché questo appiattimento ne acuisce ancora di più la mediocrità. Mi è piaciuta Lily James, ruolo che le calza a pennello, peccato solo per quelle sopracciglia nerissime che con i capelli biondi sono un cazzotto in un occhio, infatti quando si veste come il dipinto - con parrucca scura - ne guadagna moltissimo. Scusate il pippone, magari anche poco interessante, ma essendo il mio film preferito di Hitchcock m'è uscito di getto. 
  • Discussione Daniela • 28/10/20 17:10
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Il ferrini ebbe a dire:
    Scusate il pippone, magari anche poco interessante, ma essendo il mio film preferito di Hitchcock m'è uscito di getto. 
    Ho trovato "pippone" molto interessante, tanto più che se Rebecca non è il mio Hitch preferito (il podio se la giocano La donna che visse due volte e Delitto per delitto), si piazza comunque in buona posizione. Mi pare che tu abbia centrato il problema più grosso di questo remake non brutto quanto sbiadito: la tensione del film originario è del tutto assente.
    Una tensione che nasceva dall'incombenza del fantasma della prima moglie che la governante faceva aleggiare per le stanze della dimora, ma soprattutto dall'incertezza circa i reali sentimenti del protagonista.
    Dopo l'arrivo a Manderley, Laurence Olivier si manteneva riservato, quasi scostante nei confronti della moglie, e questo poteva ragionevolmente far dubitare Joan Fontaine del suo amore. Questa incertezza del personaggio si comunicava allo spettatore in forma di tensione, destinata a sciogliersi nel bellissimo momento nel capanno sulla spiaggia in cui lui le rivelava cosa provasse in realtà nei confronti di Rebecca - da quel momento, la tensione sentimentale lascia il posto a quella legata al delitto e alla sua eventuale scoperta.  Veniamo ora al remake:  Lily James, tanto più spigliata e sicura di sé rispetto a Joan Fontaine, può dubitare dall'amore di Arnie Hammer?  Non ne ha reale motivo e questo toglie al film molto del suo fascino.
    Ultima modifica: 28/10/20 17:55 da Daniela