Scared to death - Film (1947)

Mistero buffo, mistero in (indigo) blu: Indigo è il nome del nano-assistente di Lugosi, e il blu indaco predomina nelle scenografie e nei costumi di questa commedia-mystery. E sì che l'incipit è da crepuscolare noir: la protagonista appena deceduta racconta la sua storia dal marmo dell'obitorio! Intrigo macabro con dialoghi umoristici e personaggi freak-ish: ipnotisti, cameriere impertinenti, poliziotti tonti, nani ed (ex) ballerine, tutto in una notte, tutto in una dolce casa di sollazzevoli orrori. Per i fans di Lugosi, e per una serata divertente!

Consiglio la visione a tutti coloro che dicono che lavorare con Ed Wood sia stato il punto più basso della carriera di Lugosi. Parte benissimo con la voce off della morta sul tavolo dell'autopsia, poi diventa un'accozzaglia di siparietti degni della peggior soap opera e come tale è girato in un unico ambiente chiuso. E' l'unico film a colori "sopravvissuto" ai giorni nostri con Bela Lugosi.

Annoiati a morte più che spaventati, da questa commediola rosa-fumo che narra di una vicenda ingarbugliata in una rete col suo bandolo reperibile solo all'ultimo minuto. C'è Bela Lugosi, d'accordo, ma questo non è sufficiente a giustificare la visione di un film e dei suoi continui rimandi a ciò che, rammendato, costituisce il soggetto del film: la morte raccontata da chi è passato a miglior vita.

L'intro inquietante con la donna letteralmente "morta di paura" e l'accompagnamento musicale abbastanza tetro lasciavano presagire chissà quale risvolto orrorifico; invece nulla di tutto ciò: il retroscena, per quanto abbia una certa originalità, è deludente e distrugge altresì ogni aspettativa che si era venuta a creare assistendo alla prima parte volta delle indagini. Non male il cast (in primis un Lugosi al suo primo e unico ruolo a colori da protagonista) e la caratterizzazione volutamente ambigua di alcuni personaggi, ma il risultato finale rimane appena accettabile. Peccato.

Interessante vedere una pellicola di questo tipo degli anni Quaranta girata a colori, anche se ciò sembra nuocere alla già inesistente atmosfera. La vicenda vorrebbe essere un giallo interamente ambientato in una casa con i personaggi tutti sospetti, ma il risultato è la noia. Neppure i buoni attori (tra cui George Zucco e Bela Lugosi in coppia col nano Angelo Rossitto) riescono a risollevare le sorti del film; Lugosi tra l'altro con il mantello e il cappello fa la sua ottima figura.