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Anno: 1990
Genere: drammatico (colore)
Regia: Stefania Casini
Note: Il film fa parte del ciclo di sei film tv "Vincere per vincere".
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/05/12 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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- Non male, dopotutto:
Daidae - Mediocre, ma con un suo perché:
Herrkinski, Panza
Appartenente al ciclo sportivo della Casini, il film è un tipico prodotto televisivo low-budget dell'epoca; la storia è semplice e mischia dramma, agonismo e buoni sentimenti, riuscendo discretamente nell'impresa e rendendo la vicenda se non particolarmente avvincente, quantomeno gradevole da seguire. Gli attori non son certo granchè e spesso mostrano tutti i propri limiti, ma il film rimane comunque un interessante documento del cinema televisivo anni '80, che tutto sommato un po' ci manca.
Passabile. Rispetto al precededente Vincere per vincere l'ho trovato più "povero" e leggermente più grezzo. C'è poco mordente e la gara finale è veramente ridicola, con le "concorrenti" che sembra stiano facendo un allenamento. Nel complesso non è da buttar via, nonostante presenti parecchi limiti. Buono il cast (fa anche una particina Maurice Poli).
MEMORABILE: Le ricche anziane che fanno pesi.
Come in altri film TV di questo ciclo, l'argomento centrale è quello della rivincita morale dovuta allo sport, in questo caso la corsa (anche se lo sport vero e proprio appare in meno scene di quanto pensassi). Molto spazio viene dedicato alla protagonista abbozzandone il carattere e il suo passato, anche se spesso i dialoghi sono tirati via. Simpatico Victor Cavallo, benché poco credibile come giornalista (e il suo collega è Maurice Poli, mio attore feticcio), più scialbo Pianviti. Con tutti i suoi limiti, si lascia vedere.
MEMORABILE: Cavallo che legge i titoli delle locandine di film pornografici.
Stefania Casini HA DIRETTO ANCHE...
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- IL FILM FA PARTE DEL CICLO "VINCERE PER VINCERE" (1990)
Stefania Casini, abbandonate le descrizioni di gioventù disorientata e un po' vuota del primo film girato con Francesca Marciano Lontano da dove, dirige in questi giorni una serie televisiva dedicata all'universo sportivo.
"I mie protagonisti sono quasi sempre dei senza famiglia, degli sradicati che attraverso la competizione agonistica riescono a ritrovare la voglia di vivere. Nelle quattro storie che ho accettato di girare — dice la regista — i sentimenti rappresentano il tessuto connettivo, mentre allo sport è affidata la funzione spettacolare. Si procede in crescendo, secondo un percorso che allude al passato dei personaggi, descrive il presente e trova una soluzione finale che corrisponde alla vittoria sportiva. C'è una grande attenzione nel racconto della fatica dell'atleta, del continuo misurarsi, del desiderio di esplorare nuove frontiere."
Prodotto dalla società Paravalley per Reteitalia, il serial, che andrà in onda sul network di Berlusconi nei primi mesi dell'88, si compone di quattro episodi della durata di cento minuti ciascuno. Ogni telefilm richiede circa sei settimane di lavorazione e costa intorno agli 800 milioni. La Casini è autrice delle sceneggiature, con la collaborazione di Natale Prinetto (per due delle storie) e con la consulenza di esperti del CONI. "Scegliere gli attori non è stato semplicissimo — racconta la regista con ampi gesti e raffiche di parole — avevo bisogno di interpreti che fossero anche degli sportivi e che avessero facce belle, come quelle degli eroi cinematografici di una volta, adatte a colpire l'attenzione dei giovani telespettatori."
Al raduno della nazionale dilettanti di pugilato, a Perugia, nel febbraio scorso, Stefania Casini ha incontrato Giuseppe Pianviti, un pugile ventiquattrenne, che è diventato il protagonista fisso delle quattro storie e che ormai sembra aver stabilmente deciso di dedicarsi al set piuttosto che al ring. Nella prima storia, Vincere per vincere (che darà il titolo al serial) Pianviti è un boxeur professionista. [..] I cavalieri del cross è il titolo del secondo episodio, protagonisti un fratello e una sorella e un vecchio zio detto Millemiglia; Scheggia di vento, il telefilm in lavorazione in questi giorni nel campi di atletica del CONI, all'Eur, racconta la vicenda di Mara, una ragazza dotata di eccezionale talento per la corsa che [...] riesce ad abbandonare la sua vita di scippi, piccole rapine e film porno, per diventare una campionessa del 100 c 200 metri piani. Il magnifico trio [=sarebbe poi stato intitolato Fun Jump] e il titolo dell'ultimo episodio, una specie di Jules e Jim nel mondo del paracadutismo sportivo, interpretato da Pianviti, Bilotta e forse da Carola Stagnaro.
"Ho girato tenendo presente il ritmo e il clima dei fumetti preferiti dai ragazzi — spiega la Casini — ho dato molta importanza alla visività, preferendo un linguaggio da videoclip, più dinamico, meno descrittivo di quello cinematografico."
Fonte: La Stampa, 10 luglio 1987
In realtà la serie (lievitata a sei film TV) venne trasmessa solo nel 1990 nel seguente ordine:
1) Vincere per vincere (9 aprile 1990)
2) Scheggia di vento (16 aprile 1990)
3) I cavalieri del cross (23 aprile 1990)
4) Fun Jump (7 maggio 1990)
5) Roller wings: vivere sui pattini (21 maggio 1990)
6) Cuore in gola (28 maggio 1990) - Durante la visita allo studio di film pornografici dove si reca il giornalista (Cavallo), appese ai muri ci sono un sacco di locandine di film hard realmente esistenti dai titoli assurdi. Eccoli: La professoressa erotica, Fanciulle scostumate, La preda rossa, Centraliniste super sexy, Quella carne che scotta, Depravation story, Donne inquiete, College girls - La scuola supersexy, Crociera super sexy, Le cuginette - Pornosensual erotiche, Come Candy perde l'innocenza, Eros love.
Una di queste locandine, il cui titolo è coperto da diverse foto di donne nude, mi ha insospettito e infatti si è rivelata fuori posto dato che è quella, celeberrima, del film Gilda (1946)!
Inoltre quando viene mostrato il ciak del film (Trappole pelose!) porno che sta per interpretare la Offidani vi siano i nomi del regista e dell'operatore di questo film TV, ovvero Stefania Casini e Marcello Anconetani:
