Racconto della carriera di un'attrice indimenticata con incursione nell'infanzia (comprensiva di spiegazione storiografica dell'esodo istriano invero eccessiva) e negli inizi poco noti prima della grande notorietà. La particolarità del documentario risiede nel rievocare immagini e sequenze di film che pochi conoscono insieme al racconto dell'esplosione del mito Antonelli con il film Malizia e il successo degli anni 70 accompagnato dalla storia d'amore con Jean Paul Belmondo, anche lui rievocato con una bella intervista; segue il declino, anche questo raccontato con affetto.
MEMORABILE: I ricordi di Belmondo; Una foto della Antonelli verso la fine della sua vita con una bellissima luce negli occhi.
La parabola umana e artistica di Laura Antonelli è nota solo in parte: molti la collegano al cinema sexy e alla sua straordinaria, prorompente bellezza, pochi hanno saputo raccontare l'aspetto più privato della sua vita. Il taglio è molto da televisione francese, con immagini mai viste e commenti che evitano le banalità. Al termine della visione non si può non amare ancora di più la grande Laura.
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Per chi se lo fosse perso, dovrebbe essere ancora disponibile su Rai Play: un documentario di ispirazione francese (sia mai che l'Italia ricordi bene icone indimenticabili) con tante immagini e sequenze di film misconosciuti che raccontano un'Antonelli che ha iniziato anche con il cinema sperimentale di ispirazione sessantottina; anche il declino è raccontato senza pietismo e con immagini tristi e paradossalmente belle anche se la bellezza leggendaria è sfiorita.