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Titolo originale: Zamri, umri, voskresni!
Anno: 1990
Genere: drammatico (bianco e nero)
Regia: Vitali Kanevsky
Note: Aka "Freeze Die Come to Life".
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/09/20 DAL BENEMERITO MARCOLINO1
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Marcolino1
Svincolata dalla temporalità storica, la pellicola si presenta come un non-luogo dall'aspetto quasi post-apocalittico, marcato dal bianco e nero esteticamente cercato e voluto. Fuga e prigionia, uno schema binario ridotto all'osso, si alternano in sequenze tenere e disperate. Pochi secondi di uno sguardo infantile diretto all'occhio registico (e dello spettatore) ammoniscono, come una cometa fulminante semi-documentaristica, che la finzione viene plasmata dalla crudeltà umana. Antiretorico, scarno, in bilico tra realismo ed estetismo fotografico, non privilegia né l'uno né l'altro.
MEMORABILE: La tenerezza dei cuccioli; La ragazza che cerca disperatamente di rimanere gravida; La farina mescolata col fango; Il delirio di una prigioniera.
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