Un diabolico e sanguinario conte vampiro-licantropo risorge insieme alla compagna vampira che si nutre di cuori umani, alcuni secoli dopo essere stato giustiziato, grazie all'aiuto inconsapevole di un suo discendente. Naschy recita in modo perfetto. Vi è un cast di caratteristi, la regia di Aured è molto sicura. Perfetta la storia che sa conciliare numerosi mostri senza cadere nel ridicolo (vampiri, zombie e affini). Adeguato tema musicale.
Classico horror-omnibus di stampo spagnolo ben interpretato da Paul Naschy, che pure è responsabile della sceneggiatura. Si comincia con un buon incipit medievale (chiuso con inevitabile supplizio dei condannati) per proseguire ai tempi nostri con inevitabile possessione e vendetta da parte dei discendenti i giustiziati. Ottima la regia del veterano Carlos Aured, già distintosi (all'epoca) per avere siglato l'interessante El Retorno de Walpurgis (1973), riuscendo a conferire un taglio dignitoso nonostante fosse il settimo capitolo dedicato alle gesta licantropiche di Waldemar Daninsky.
Mi aspettavo poco da questo horror visto per puro caso e invece son rimasto piacevolmente sorpreso. La regia di Aured è di ottimo stampo, il cast più che discreto (Naschy ha uno sguardo indimenticabile) e il livello di gore piuttosto alto. Nonostante storie simili siano state rovinate in continuazione dai regista, la vendetta dei ritornanti (conte e compagnia) è qui trattata con dignità, risultando intrigante fino alla fine. Un piccolo classico da riscoprire, secondo me anche di più di La noche del terror ciego.
MEMORABILE: L'uccisione con la falce più conseguente topless della moribonda, assolutamente gratuito, Bei tempi.
La storia è ridicola, con una terribile sceneggiatura e abbondanti scene di nudo femminile. Le parti più interessanti sono l'effetto realistico della testa mozzata di Nashy, la parata di zombi con un ottimo make up e tante bellissime e sexy attrici, ma non mancano momenti di stanca e di nonsense che comunque in un horror ci possono anche stare. Naschy ha girato un gran numero di horror, ma questo non è sicuramente uno dei suoi migliori...
Ottimo Paul Naschy che interpreta più di un personaggio, tra cui spicca lo stregone del passato, dove il volto dell'attore ha un'espressione veramente malefica nel suo costume medievale; accompagnato da Helga Line, convincente nel ruolo della strega in un tipico horror spagnolo degli anni 70, con tutti gli ingredienti del genere: nudi, stregoneria e un buona dose di splatter. La trama è quella già vista: la maledizione del condannato ai suoi aguzzini nel medioevo, ma i risvolti sono piacevoli e divertenti.
L'inizio lascia ben presagire, gravido com'è di quell'arietta ruspante e psichedelica propria della serie C dell'horror settantiano. Poi il tutto si ammoscia fra invasive tirate d'organo, maledizioni e ridicole occhiatacce: elementi buttati alla rinfusa e conditi con qualche cucchiaio di salsa rossa e tetta d'ordinanza. Non raggiunge il grado infimo, ma siamo da quelle parti. Graziose le signorine.
I primi anni '70 furono assai densi per Naschy, spesi a recitare in un gran numero di horror di bassa lega. Questo non si discosta particolarmente dagli altri: nessun luogo comune del genere è risparmiato, da antiche maledizioni, tombe da riportare alla luce, fino a zombi assetati di sangue. Restano nella memoria solo i rozzi ma efficaci effetti speciali: fra gole mozzate, teste decapitate e addirittura un cuore strappato a mani nude dal petto, il sangue cola abbondantemente. Il buon Paul si sdoppia, ma resta più interessante nel ruolo del perfido Alaric che del signorotto Hugo.
Condannato al rogo per stregoneria assieme alla compagna, viene riportato in vita dopo secoli da un gruppetto di incauti che pagheranno cara la loro curiosità. In linea con gli stilemi dell'horror iberico settantiano, la storia è tutt'altro che originale ma Aured regge decorosamente le fila fino all'ecatombe finale.Tour de force per Naschy, impegnato nel doppio ruolo dello stregone e del suo successore. Teste mozzate e cuori strappati con le man si alternano ai nudi generosamente forniti da un appetitoso e variegato cast femmintle, fra cui spicca la diabolica rediviva Helga Liné.
MEMORABILE: La testa di Naschy che viene ricongiunta al corpo.
Carlos Aured HA DIRETTO ANCHE...
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Anzitutto credo che questo film non sia stato doppiato nel 73 - 74 ma molto tempo dopo... credo nel 79-80. Ho riconosciuto Giovanni Petrucci che doppia il tipo con i baffi che all'inizio impicca il malvivente, la figlia del guardiano doppiata da Silvia Pepitoni e non mi vorrei sbagliare ma il personaggio di Maurice è doppiato da un giovanissimo Luca Ward. Non ne ho riconosciuti altri. Correggimi se sbaglio.
Sì, in Italia non è mai uscito al cinema. Giunse solo in tv molti anni dopo e quello è appunto un doppiaggio televisivo presumibilmente anni '80. Però, mi dai praticamente ragione: riconoscere un doppiatore quà e là non ci consente di fare una scheda doppiaggio ben fatta. Volevo semplicenmente dire questo.
Il dvd Sinister dura 1:24:00 minuti e come extra contiene: finale alternativo, scene alternative (sono le scene della versione vestita) e trailer cinematografici.