Pierre (Olivier Martin) incontra Vanessa, ragazza inseguita ed imprigionata da loschi figuri. Il giovane, alla ricerca della ragazza, finisce per approdare nella villa di proprietà paterna, ove apprende che il genitore (Maurice Lemaître), in combutta con Solange ed altri insoliti scienziati, è alla ricerca dell'elisir di vita eterna. Pierre si unisce ai mutanti, contro le folli manipolazioni sponsorizzate dal padre. Sconclusionato, contorto, sbilanciato (nè horror, nè erotismo) anche se collocato alla data d'origine... Incredibile pastrocchio.
Indubbiamente affascinante da un punto di vista visivo, lo è sicuramente meno sotto il profilo narrativo. La storia, infatti, oltre ad essere assolutamente scombicchierata, a tratti è risaputa ed è narrata seguendo ritmi catatonici o comunque troppo lenti, poco avvolgenti. Inoltre certe spiegazioni e allusioni metaforiche ("i vampiri sono gli altri") risultano abbastanza ridicole. In ogni caso è difficile non lasciarsi attrarre da elementi scenografici di indubbia bellezza e fascino (le teste animalesche) o comunque bizzarri e interessanti.
Puro Rollin-Style, appartenente al primo periodo del regista francese. Molto poetico, la forza sta nelle immagini e non nel cast (di fedelissimi, ma abbastanza formato da cani e cagne). Comunque la mistura di horror, suicidi e l'uso delle maschere lo rendono molto bello da vedere. Non c'è niente da fare: Rollin non mi delude mai!
Per il cinema di Rollin non c’è termine più appropriato di «rollinade»: una trama astrusa e asintattica cerca di spostare l’attenzione da sé ad un’estetica bizzarra in cui si incontrano momenti onirici e suggestivi (l’incipit notturno scandito da psichedeliche dissonanze d’archi, il raduno della setta), maschere grottesche con teste di animali, arredi e costumi di rara pacchianeria e danze tribali superkitsch; c’è posto anche per l’eleganza, rappresentata dalla bellezza morbida e leggiadra della “vampira nuda” Caroline Cartier.
MEMORABILE: Le donne che entrano ed escono da finte pareti e casse; le orribili unghie dorate finte della danzatrice.
Uno dei primi lavori di Rollin, che pare ancora in fase di rodaggio; se infatti molti elementi tipici del suo cinema sono già presenti, dall'altro lato si nota una certa difficoltà del regista a mettere a fuoco la sua poetica in modo comprensibile. La storia è piuttosto confusa e il ritmo molto lento; a impressionare, come in quasi tutti i lavori di Rollin, è l'estetica e la bizzarria di ambienti e personaggi (la sfarzosa casa/reggia, le gemelle vampire, le danzatrici). Kitsch nella miglior accezione del termine. Solo per fan del regista.
Nella prima parte alcune brevi sequenze quasi d'avanguardia (pochi secondi) lasciano intuire una personalità registica non comune. Alla lunga, tuttavia, il film non sviluppa mai quelle flebili premesse. A conti fatti è un guazzabuglio (vampiri, mutanti, immortali, suicidi...) assolutamente incomprensibile ai più (e anche ai meno, pur indulgenti). Non sempre l'ermetismo è allusivo: spesso, anzi, è solo l'indizio di confusione e mancato controllo della materia. Una insulsa bizzarria.
Folle guazzabuglio rolliniano che mischia, senza troppo badare alla logica, horror e fantascienza, erotismo e vampirismo. La trama è confusa e risibile, ma il film è indubbiamente affascinante sotto il profilo delle soluzioni visive: dall'inquietante reggia in cui si svolge la seconda parte agli uomini con maschere da uccello al servizio del trio di mad doctor, dalle mise anni '60 delle poco vestire bellezze muliebri che affollano la scena al finale quasi mistico sulla spiagga. Attori non memorabili ma in questo contesto la cosa conta poco.
MEMORABILE: L'avanzata dei mutanti muniti di torce nel cortile della reggia.
Jean Rollin HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Gli uomini con la testa d'animale che si vedono
in questo film, si rifanno alla scena del ballo
contenuta nella pellicola di Franju dal titolo "L'uomo in nero".