Curiosità Cotola • 13/07/09 02:41
Consigliere avanzato - 3881 interventi Le viol du vampire nasce come mediometraggio: il distributore Jean Lavie voleva, infatti, realizzare un
double bill
(una proiezione con due film consecutivi) accoppiando ad un vecchio film di Sam Newfield ("Cyclops il vampiro" del 1943) che
era troppo breve per essere proiettato in solitaria, un'altra pellicola di vampiri. Il regista disponeva di un budget ridotto all'osso e riuscì comunque a girare 45 minuti di film, i quali indussero a fargli ottenere carta bianca per girarne altrettanti e realizzare così un vero e proprio lungometraggio. Per questo motivo
non c'è da stupirsi se la seconda parte del film
sia poco coerente rispetto alla prima. In essa si arriva addirittura a resuscitare personaggi
morti nel primi 45 minuti di pellicola.
Il film sollevò un vero e proprio polverone
attirandosi gli strali della critica ed anche del pubblico che tuttavia era accorso tuttavia abbastanza numeroso (45000 presenze) vista l'epoca ed il tipo di film.
I recensori dei maggiori quotidiani francesi di allora coniarono il termine dispregiativo
"rollinade" per indicare
non solo i film del regista ma anche quelli che si avvicineranno al suo stile fatto di sangue, sesso e poco altro.
In effetti in questa pellicola sono già presenti le principali caratteristiche dei film el regista francese: sesso, sangue, vampire, ritmi dilatati con pause in cui non succede nulla e la commistione di alto e basso di elementi raffinati ad altri decisamente meno.
Fonte: Roberto Curti e Tommaso La Selva "Sex and violence. Percorsi nel cinema estremo" Lindau