Beat parade - Documentario (2009)

Lungo il filo conduttore delle lettere inviate ai giornali "per i giovani" una veloce, nostalgica rivisitazione dell'era beat in Italia, dall'insorgere nel '62 fino all'arrivo della politica, che mandò tutto in vacca. Renzo Arbore fa da guida, ma il pregio del documentario risiede nei filmati, alcuni dei quali davvero gustosi. Per nostalgici e cultori dei "favolosi anni '60".

Ovvero come trascorrere settimane (mesi?) negli archivi dell’Istituto Luce per riannodare la vicenda della generazione di ragazzi dal 1965 al 1970 raccontata attraverso le lettere spedite dagli stessi a giornali e riviste dell’epoca. L’esordio insomma di quella cultura giovanile ancora in embrione che qui è solo fenomeno di costume. I fratelli Rizza raccontano, senza giudicare, i figli del boom economico dei ’60. Determinante il contributo di Arbore, buona la colonna sonora (originale).

Mentre scorrono immagini tratte da cinegiornali e filmati d'epoca e una voce fuori campo legge le lettere che i giovani degli anni '60 inviavano alle loro riviste di riferimento, Renzo Arbore racconta alcune delle pagine più famose del periodo beat, come la nascita del celebre Piper di Roma. Il lavoro dei fratelli Rizza si mantiene volutamente in superficie senza azzardare approfondimenti storici e sociologici, così come l'apporto di Arbore, ricco di gustosi aneddoti ma molto approssimativo nella ricostruzione del fenomeno. Comunque interessante la parte documentaria.