Avrebbe dovuto uscire in televisione come apripista di una serie di film dedicati alle streghe (titolo: “Sabbath”) e girati per ReteItalia (Berlusconi, naturalmente), ma non se ne fece niente e questo strano remake di Lamberto Bava, che ha il coraggio di confrontarsi con il capolavoro gotico del padre, ha dovuto attendere molti anni prima di esser visto. Una sfida persa in partenza, vista l'altissima considerazione della critica non soltanto italiana per l'originale, che però Bava jr. conduce allontanandosi molto dalla raffinatezza del prototipo e inserendo elementi...Leggi tutto del tutto nuovi al comune racconto ispiratore (“Il vij” di Gogol). E nonostante tutto, questo remake avrebbe molti punti a suo favore, se non fosse per l’imbarazzante prestazione di un cast complessicvamente non all'altezza: né Debora Caprioglio (che all'epoca si faceva chiamare Debora Kinski perché si accompagnava al Divino Klaus), né tantomeno Eva Grimaldi (che vediamo solo in un breve flashback richiamante il prologo dell'originale, con la strega cui premono sul volto la maschera chiodata) possono competere col fascino ambiguo di Barbara Steele; e gli altri ragazzi protagonisti dell'avventura (tra loro Michele Soavi) rovinano completamente le ambizioni baviane. Interpretazioni risibili, che associate a make-up demoniaci (il superbo seno della Caprioglio che avvizzisce è sprecato) si fanno desolanti. Ciò che inoltre fa scadere il prodotto è l'eccessiva paccottiglia fantasy, quegli scenari che a volte sembrano di cartapesta e quegli effetti luce che ricordano la peggior fantascienza all'italiana. Lo sforzo di offrire un film TV di qualità superiore c'è, la dimestichezza di Bava con la messa in scena fastosa e di bell’impatto anche, ma alcune derive erotiche (vedi il lungo finale) sono davvero maldestre. A volte sembra proprio un film per adolescenti.
John Old jr si distacca dalla competizione con il geniale padre realizzando un sorta di sequel di Dèmoni con storia tra i ghiacci (come era previsto nello script di Dèmoni 3, poi La chiesa, dopo incidente aereo). Peccato che gli attori (Michele Soavi in primis) non aiutino a risollevare le sorti di una sceneggiatura caotica, poco credibile e molto svogliata. Per fortuna la virtuosa macchina da presa ondeggia e regala belle soggettive, sostenuta dalla soundtack di Boswell e da qualche semplice ma divertente effetto speciale di Stivaletti...
Bava jr. che rifà il classico gotico di Bava sr. è già uno sberleffo. Se poi il remake sembra una puntata di Fantaghirò per le scenografie ed uno C movie per le interpretazioni il quandro è completo. La storia si regge su assunti fanciulleschi e la regia, che in film comunque mediocri sembrava almeno più briosa, è incerta tra l'omaggio puro ed il rifacimento.
Remake non proprio ben riuscito de La Maschera del Demonio del padre Mario. La versione di Lamberto Bava perde tutta l'aura fantastica che caratterizzava l'originale. La fotografia e le scenografie sono molto più realistiche e possiedono un taglio televisivo che nel complesso ammazza la pellicola, di per sè già lacunosa in diversi punti. Deborah Caprioglio non ha per nulla lo charme della Steele nel ruolo della strega. Film comunque da vedere per apprezzare il genio di Mario e capire i limiti di Lamberto, molto più a suo agio nel fantasy.
Lamberto Bava tenta di rifare un famoso film del padre Mario ma il risultato non è proprio lo stesso... Attori orrendi, si salva (per modo di dire) solo la Caprioglio (qui accreditata come Deborah Kinski, visto che allora pare che i due avessero una storia) e le belle e suggestive scenografie. Deliranti effetti speciali e confusione che regna sovrana. Mediocre.
Dell'originale, a parte il titolo, mantiene solo l'idea della suddetta maschera; per il resto sembra più che altro di trovarsi in un altro episodio del ciclo "Brivido giallo", sempre prodotto da Reteitalia e diretto da Bava. Molti sono infatti i punti in comune con film quali Una notte al cimitero o A cena col vampiro: scenografie gotiche decadenti ed artefatte, cast di giovani attori (pessimi), mostri e streghe varie, qualche discreto SPFX e un'atmosfera da teen-horror. Belli alcuni movimenti di mdp argentiani, per il resto una certa noia.
MEMORABILE: L'amplesso con la Caprioglio trasformata in strega/mostro.
Se fosse stato candidato ai "Razzie Awards", sicuramente avrebbe fatto incetta di premi... Primo su tutti quello di peggiore attrice protagonista per la incolore Debora Caprioglio, subito seguita da Stanko Molnar. Certo ha qualcosa in più rispetto all'altro film del ciclo televisivo "Sabbath" (Lilith - La luna nera) ma non è un grande vanto. Insieme a Il gatto nero - De profundis uno dei peggiori film horror italiani di sempre. Fantaghirò e le altre fiction sono nei paraggi...
MEMORABILE: I titoli di testa, con discesa sulla neve, che sembrano usciti da Vacanze di Natale & Co.
I rapporti con l’omonimo capolavoro gotico del padre Mario si fermano al titolo, allo strumento di tortura e alla maledizione della strega sul rogo; per il resto, il film del figlio Lamberto propone una trama scombinata, cui nulla giovano la fotografia artefatta, gli imbarazzanti effetti fantasy-gore e i mediocri interpreti – imperdonabile far passare Debora Caprioglio e Eva Grimaldi come novelle Barbara Steele! -, in linea con le infime produzioni televisive per Reteitalia. Stanko Molnar torna a fare il cieco come in Macabro. Di una certa suggestione il tempio abbandonato tra le nevi.
MEMORABILE: Il tempio abbandonato tra la neve; il seno di Debora Caprioglio che avvizzisce.
Rifare un'opera ormai storicizzata, seppur con la correttezza e l'affetto che ci può essere fra padre e figlio, non è impresa affatto facile. Qua la missione pare impossibile solo a sentire le prime battute del film: gli attori non sono il massimo della vita e non vengono certo aiutati dalla sceneggiatura, che cerca di strizzare l'occhio in maniera impacciata al pubblico dei giovani. Poi la situzione non migliora tantissimo: della baraonda generale poco risalta davvero e finire di vedere questo remake ha le sue difficoltà. Bravo il prete.
Bava Jr realizza qualcosa di diverso e personale limitandosi soltanto a un paio di snodi storiografici per giustificare il richiamo del titolo. Si nota presto come esalti l’aspetto più fantasy della storia con scenografie e luci che vanno in quella direzione, pur non tradendo l’horror. Peccato che scelga di tratteggiare i protagonisti in maniera un po’ troppo semplicistica, in quanto le scarse doti interpretative degli attori non aiutano e pesano come macigni. La sceneggiatura e i dialoghi avrebbero meritato un’attenzione differente.
Non è certo il remake del celebre film del grande padre e nulla ha a che fare neanche con il gotico italiano degli anni 60, a parte la maschera e la strega bruciata. Piuttosto sembra una sorta di appendice a Dèmoni, ravvisabile in particolare nei volti dei posseduti e comunque si inserisce nei teen horror che Lamberto diresse a fine anni 80. Nulla da segnalare a parte il buon mestiere di Bava jr che tiene su la baracca con qualche buona intuizione (il prete cieco, l'altare). La Caprioglio (Kinski, rimando al gotico?) non si spoglia.
Il figlio rifiuta saggiamente di confrontarsi col Padre (mezzo punto a favore): purtroppo, a parte la padronanza tecnica di base, le benemerenze finiscono qui. La storiella è tipica dell'horror italiano da quel periodo in poi: cast scadenti (la migliore pare la Grimaldi), sceneggiatura debole (manicheismo teologico da seconda serata), soluzioni grossolane (la maschera), dialoghi puerili e coprolalici. Qualche tocco macabro e una spruzzatina sexy non cambiano le cose. Graziosa la moglie di Klaus.
Molto confuso questo remake della pellicola del 1960 e nuovo adattamento del racconto il Vij di Gogol. La trama arranca e sembra più ispirarsi a prodotti come Dèmoni e La casa, malgrado sia comunque riconoscibile la fonte letteraria. Si viene subito catapultati nella situazione orrorifica, ma a ben vedere qui manca un po' di vero splatter che avrebbe reso meno monotono il tutto. Ci sono pure trovate interessanti come l'ambientazione montana e innevata per esempio, ma anche questa è poco risolta e non valorizzata al meglio.
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Oltre alla vetusta VHS giapponese sottotitolata (e uno storico, veloce e dimenticato passaggio nelle sale cinematografiche!) finalmente il film di Bava Jr vede la luce su Top Crime, canale ovviamente imparentato con Reteitalia, originale causa generatrice del film (in co-produzione televisiva con Spagna, Germania, Francia e Portogallo).
Nonostante sia comprensibile che il film sia stato tenuto in un cassetto per anni, va aggiunto che all'affezionato di horror anni '80 potrà senz'altro essere gradito, non foss'altro che per la solita precisa, efficace e riuscita abilità di Bava, manifestata qui negli ottimi movimenti della steadycam.
La qualità del passaggio (4:3 full screen) è discreta, sicuramente migliore della circolante versione VHS. L'audio chiaro e pulito (pur stereo) e la durata della versione si attesta su 1:33:47.
Nessuno stacco pubblicitario durante il passaggio TV.
Sotto: Debora Caprioglio si trasforma in Anibas (60' 12")
Ruber ebbe a dire: Errore nel cast: La Caprioglio è messa tra parentesi. E' giusto, perchè compare come Debora Kinski nel cast del film quindi tra parentesi si mette il nome vero (Debora Caprioglio).
DiscussioneZender • 5/02/16 07:48 Capo scrivano - 48336 interventi