Uno dei tanti film (all’epoca però uno dei primi) che si diverte a giocare coi paradossi temporali: siamo proprio convinti - chiede il vecchio archivista dell’Evening News al suo cronista - che conoscere gli eventi futuri sarebbe solo un vantaggio? La risposta immediata è sì, ma René Clair fa di tutto per convincerci del contrario, impostando il suo IT HAPPENED TOMORROW su un'unica trovata, in realtà: ammettiamo di trovarci fra le mani il giornale del giorno successivo che annuncia la nostra morte a un'ora precisa in un luogo preciso; come ci comporteremo? L’intera seconda parte del film (dopo che la prima era trascorsa vedere come il protagonista...Leggi tutto non veniva creduto da nessuno pur anticipando le mosse di tutti) è impostata così, sull'impossibilità di cambiare il futuro. Aveva ragione il vecchio archivista: se conoscessimo il giorno della nostra morte, fosse anche tra vent'anni, passeremo tutto il tempo a pensarci rovinandoci l'esistenza. Il film è del 1944, quindi inevitabilmente datato nel tipo di ironia adottata per trasformarlo da possibile groviglio fantascientifico a commedia brillante. I protagonisti sono molto posati, artificiosi nei loro comportamenti atti a provocare la risata anche attraverso cambi d'espressione repentini o atteggiamenti quasi da cinema muto. Fortunatamente la sceneggiatura è piuttosto vivace, si giova di un soggetto a suo modo interessante e rende immancabilmente curioso lo spettatore (almeno nel finale, per capire quale trucco si escogiterà per non cambiare il futuro). Per l’epoca un film fresco, insolito, per molti versi concettualmente molto moderno (e col quale si dovranno in qualche modo confrontare tutti i vari RITORNO AL FUTURO, solo per citare la serie più celebre).
Bellissimo film, che coniuga il sogno con la realtà, il desiderio comune a tutti di “sapere” ciò che non si può umanamente sapere con l’inconveniente della conoscenza. Da non sottovalutare il riferimento all’inevitabile fallibilità della stampa quotidiana (ed è il punto più moderno, più tattile dell’intera pellicola). Grande regìa e grandi prestazioni. Imperdibile.
Commedia deliziosa, la migliore del periodo americano di Clair, incentrata su una delle fantasie più comuni, ossia quella di poter conoscere in anticipo il futuro per sfruttarlo a nostro vantaggio. Un dono non senza rischi: i guai iniziano infatti quando sul giornale del giorno dopo il giornalista a cui è stata data questa possibilità legge la notizia della propria morte... Il film può contare su un ritmo brillante, un protagonista simpatico e pigliato e una spalla comica di prim'ordine come Jack Oakie, mentre la Darnell è al solito bellissima ma un poco legnosa.
MEMORABILE: Lo zio che spiega il metodo per vincere alle corse.
Pellicola che per quanto non sia nulla di eccezionale (soprattutto perché Clair ha fatto molto meglio in carriera) ha alla base un'idea davvero riuscita; tanto che verrà sfruttata più e più volte da altri film e serie tv. Il risultato è più che gradevole grazie non solo alla discreta regia e al soggetto (di cui si apprezza soprattutto una certa sobrietà di fondo) ma anche ad un cast in buona forma. Un film d'altri tempi.
Amabile commedia degli equivoci sviluppata nel contenitore del fantastico cui Clair riesce a conferire viraggi sinistri e sepolcrali (la morte è attrice…) senza inficiarne leggerezza e smalto. Il ritmo è sostenuto e le continue, imprevedibili invenzioni di sceneggiatura fanno dimenticare allo spettatore di aver già sbirciato il finale in apertura: la partecipazione al rebus del narrato resta alta e briosa, fino alla chiusura concitata. Le raffinate (e compiaciute) soluzioni visive sostanziano l’incanto generale. Frizzante.
Ricevendo misteriosamente il quotidiano del giorno dopo, giornalista cerca di sfruttare la sua conoscenza del futuro. Bella commedia fiabesca, che gioca con una delle massime aspirazioni dell'uomo, l'ansia del domani, mettendone a nudo le ambiguità. Forse la morale è troppo scoperta e sottolineata, ma il garbo con cui è condotto il film e la curiosità delle situazioni (con simpatici colpi di scena all'ippodromo e all'hotel in cui il protagonista è destinato a morire) lo fanno apprezzare appieno.
Se è vero che molta levità Clairiana col tempo s'è fatta polverosa scoria cinematografica, altrettanto certo è che alla tesi sfugge questo suo penultimo lavoro americano. Commedia che ancor brilla per varietà di situazioni (da segnalare lo script di Dudley Nichols) e un notevole dinamismo visivo. Il regista recupera i caratteri bizzarri e le gag tipiche dei suoi film muti, che risultan però meno stucchevoli grazie alla semplice modernità del soggetto. Un vero piccolo gioiello del cinema fantastico, con un simpatico Powell e la mia diletta Linda Darnell.
L'idea non è più freschissima, e c'è qualche perdonabile pallina di polvere. Però il film rimane spiritoso, frizzante, dal passo svelto e sicuro (alla RKO com'è noto non la si tirava mai per le lunghe), e il cast è funzionale ed efficace. Un piccolo classico del cinema classico, tutt'oggi vedibilissimo. Panicali, la Somoneschi e Carlo Romano doppiano i personaggi principali.
Volatile filmetto dalla morale facile e ingenua – l’illusione di poter essere felici conoscendo il futuro in anticipo – che in ogni caso attesta il talento registico di Clair per le commedie giocose dal taglio fantastique. Dal protagonista Dick Powell al “magico” vecchietto John Philliber, palese ispiratore del consimile ciabattino de Il televeggente, il cast è brillante ed affiatato e ancora oggi riesce a coprire parte delle rughe dello script. **/**!
MEMORABILE: Degno delle produzioni Disney il rocambolesco inseguimento del ladro con tanto di caduta nel camino…
Con una simile bomba come idea di partenza, Clair sceglie di evitare divagazioni (anzi, il ritmo è fin troppo svelto) o particolari abbellimenti (tutto è essenziale e funzionale): l'incedere del plot è inarrestabile, con alcuni ottimi colpi di scena (eccellente la risoluzione del fattaccio all'hotel) e un'ironia brillante e puntuale (cui concorre il buon cast). Tra le righe anche un sottile senso di inquietudine, che spinge a riflessioni pure profonde sulla fallibilità dei media, l'ineluttabilità del destino e la sete di conoscenza. Notevole.
MEMORABILE: Il misto di ironia, inquietudine e senso dell'ineluttabilità nella scena delle scommesse; Sparatoria all'Hotel San Giorgio; Il giornale parapioggia.
Gradevole commedia basata sulla domanda: che effetto farebbe se potessimo conoscere il futuro in anticipo? Ovviamente, visto l'anno di realizzazione, la pellicola appare un po' datata sia nei dialoghi che nello sviluppo della vicenda, però mantiene una sua validità ancora oggi grazie a un ritmo abbastanza brioso e alla buona prova dei protagonisti. Consigliata la visione.
Chi non vorrebbe possedere il giornale del giorno dopo? Deliziosa commedia-fantasy diretta con eleganza da Clair (al suo terzo film girato in America) e ben interpretata da Powell e da Linda Darnell, davvero affiatati e simpatici. Soprattutto è una pellicola molto divertente e con un soggetto poi riutilizzato in numerosi altri film, telefilm e fumetti. Intramontabile.
Notevole commedia, molto moderna e proiettata verso il futuro per i suoi tempi (in tutti i sensi), con un ritmo spedito e una sceneggiatura brillante che varia dagli equivoci alla fantascienza fino allo slapstick (nel simpatico inseguimento finale). Clair dirige felicemente e Powell è forse nel ruolo migliore della carriera, assistito da ottime spalle come Oakie e il Kennedy vecchio nemico di Stanlio e Ollio. Idea di partenza originalissima e copiata in seguito in mille modi.
Favola moderna che con discreta raffinatezza affronta il tema "dell'ignoranza" coccolando spettatore e personaggi all'interno di una deliziosa parabola amorosa. Il racconto si articola tra divertenti paradossi temporali ambientati con cura - tra ippodromi, commissariati e hotel - per sviluppare la propria compiaciuta morale su un intaccabile ottimismo borghese - tipico di quel cinema, importante ricordarlo. Non sovversivo, ma nel suo genere elegante. Idealmente i conflitti psicologici verranno affrontati minuziosamente altrove, come anche quelli scientifici.
MEMORABILE: La sequenza della rapina all'opera; Il primo appuntamento; Il colpo di scena finale all'hotel.
America 1903: un intraprendente giornalista entra in possesso del giornale del giorno dopo da un collega defunto e ciò gli consentirà di vincere alle corse, incontrare il grande amore della sua vita ma anche finire in prigione e sapere il giorno della sua (presunta) morte. Ritmo perfetto, recitazione ottima. Colpi di scena e risate. Dopo quasi 80 anni dalla sua realizzazione il film di René Clair non perde un colpo.
MEMORABILE: Le corse dei cavalli; L'Hotel St.George; Il finale.
Nonostante la sua veneranda età, si tratta di un film molto divertente e dal ritmo veloce, che narra una vicenda simpatica che allo stesso tempo concede allo spettatore una riflessione sui vantaggi o no di conoscere il futuro e, specificatamente, la data della propria morte. Qualcosa a cui quasi tutti in fondo abbiamo pensato. René Clair ci aggiunge il suo tocco fantastico e vi inserisce una storia d'amore al servizio del film e per nulla mielosa. La visione piacevole è assicurata anche perché René Clair era regista mai banale. Buono il cast. Consigliato.
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Veramente strana la locandina inserita in alto a sinistra nella pagina iniziale di questa scheda. Conoscevo la riedizione con quel titolo, ma sto notando che la locandina sembra piuttosto quella di un film di fantascienza anni cinquanta, più che di un film del filone fantasy-soprannaturale anni '40 ! Singolare, pare quasi una copertina di "Urania" disegnata da Caesar... Ma questa riedizione risale forse ai Fifties ?
Vedo che il film è archiviato nel genere "Fantascienza"... non è un tantino eccessivo? Credo stia più dalle parti del fantastico se non proprio della commedia...
DiscussioneZender • 21/10/09 15:59 Capo scrivano - 47882 interventi
Ok, fantastico va bene. Commedia annullerebbe un po' troppo la componente fanta, che comunque è importante (fin dal titolo originale, non quello farlocco della locandina).
Imdb lo riporta col titolo "Avvenne... domani".
Lo metterei almeno negli AKA.
Secondo Wikipedia è con questo titolo che uscì in Italia nel '46 (mentre il titolo che appare nella locandina della scheda "Ore X: colpo sensazionale ", sarebbe quello di una riedizione del '55)
DiscussioneZender • 7/09/16 10:06 Capo scrivano - 47882 interventi
Sì, nonostante i dvd usciti ora eliminino i tre puntini, le fotobuste dell'epoca li avevano, per cui li metto nel titolo e lascio l'altro come aka.
Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita daDNA Srl: ORE X: COLPO SENSAZIONALE (Avvenne… domani, 1944) - New Widescreen Edition + UN COLPO DI FORTUNA (1940)(2 Film su un unico Dvd). Lingue: Italiano, Inglese Sottotitoli: Italiano (forced) Rapporto schermo: QUESTO DVD CONTIENE IL FILM “ORE X: COLPO SENSAZIONALE”, SIA IN UNA NUOVA EDIZIONE ANAMORFICA 1.78:1 (APPOSITAMENTE ADATTATA PER TELEVISORI 16:9), CHE NELLA VERSIONE CLASSICA IN 1.33:1 (PILLARBOX) Extra: Film UN COLPO DI FORTUNA (Christmas in July, 1940), di Preston Sturges, con Dick Powell (in versione italiana). Il film è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.