Beaten to death - Film (2022)

Alla terza prova Curtain dimostra ormai di avere uno stile consolidato basato sull'ultraviolenza, nonché sulle location dell'entroterra tasmaniano; a livello produttivo sembra si sia fatto uno sforzo maggiore e il film è confezionato molto meglio dei precedenti, con riprese che dimostrano conoscenza del mezzo e in generale valori produttivi di livello. Necessita di sospensione dell'incredulità e a non a tutti andranno giù la brutalità sanguinaria e sadica, il pessimismo estremo e i riferimenti alla saga di Wolf Creek, ma brilla una nuova stella nel firmamento dell'ozploitation.

Sforzatevi di incrociare un condensato del McCarthy più insano feroce brutale crudele con un algido Martyrs 2. 0 (elogio della reiterata percossa senza alcuna vis mistica messa a fare la figura della stupida) e trarrete un'opera sollevata di diecimila metri dalle umane cose, retta dal solo effetto domino della vendetta, è il caso di dirlo, più cieca. Ma base operativa dell'insostenibile non equivale a perfezione: se colpe colpi contraccolpi narrativi fanno brillare yottatoni di graficità ultrahard, l'implausibile disinnesca la presa emotiva. Il che è tutto considerato anche un bene.