Becky - Film (2020)

Thriller del filone home invasion basato su un plot elementare; a parte l'assenza d'originalità non sarebbe un grosso problema, non fosse che uno dei punti cardine (la motivazione dei villains) viene lasciato volutamente all'immaginazione dello spettatore. La particolarità del film è comunque nella protagonista bambina (la brava Wilson), nemesiaca enfant terrible che in maniera improbabile quanto fortemente splatter elimina uno a uno i cattivi in una struttura tipicamente da revenge-movie. Piuttosto grafico, a lambire l'horror, il film si lascia seguire nonostante il déjà vu.

Che malleveria narrativa possono mai offrire nazi pluriomicidi freschi di 10 anni di gabbiotto lunghi e larghi come querce che hanno fifa dei cani, non sanno nuotare e ai quali va il cuore in burro fuso se c'è da affrontare la tredicenne che li decima neanche fosse Jennifer o Andy Norris? E quanto credito si può fare a una Baby Vendetta che ne sa un paio più delle erinni? Ciò scontornato, si resta pur sempre a gore contento e il revenge ha d'ufficio una disarmante artiglieria alle spalle, quindi delle due l'una: recalcitrare malamente o stiparlo sottobanco tra i guilty pleasures.

Una fragile tredicenne ancora traumatizzata dalla morte della madre contro quattro spiegati assassini suprematisti appena evasi dal carcere: ovviamente non c'è gara, dato che si comprende subito che si tratta di un horror appartenente al filone "bambini psicopatici". Anche se prevedibile nel suo svolgimento, il film riserva tuttavia qualche sobbalzo di cattiveria splatter. Azzeccata la protagonista con i suoi sguardi spiritati, in parte i fetenti guidati da James in un ruolo lontano da quelli abituali, caratterizzati invece in modo molto sommario i pochi altri personaggi.

Ragazzina border-line ed emarginata vive un rapporto conflittuale col padre e la nuova compagna, finché arriva l'home invasion di nerboruti evasi. Ricordate il Kevin dell'aereo perso? Ecco, Becky ne è una versione drammatica e feroce che affronta in maniera micidiale i galeotti senza risparmiarci atroci particolari splatter di vario tipo. Non è ben chiaro come la chiave-movente sia in quello scantinato e a cosa serva, tutto sembra un pretesto per un revenge truculento, che però riesce ad intrattenere degnamente pur senza far gridare al miracolo. Plauso alla giovane protagonista.

Serve impegno per creare un film così (volutamente?) ridicolo. Che dire della banda di cretini che, non si saprà mai perché, angustia i protagonisti? Ci sono il naziskin logorroico, il fesso cinofobo, il gigante coi rimorsi, il ciccione che non sa nuotare né menare. Se il capo aveva pianificato tutto per anni (parole sue), perché non scegliersi compagni migliori? L'uso delle armi da fuoco è inoltre dettato non dalla logica ma dalle esigenze di copione. Meriterebbe un pallino, ma il gore brutale e la godibile teenager/belva umana (Lulu Wilson davvero perfetta per la parte) piacciono.

Difficile trovare qualcosa di più pericoloso degli evasi di questa pellicola, ma per loro sfortuna quel qualcosa, o meglio qualcuno, esiste. La sceneggiatura non è certo degna di nota e i personaggi, tolta la tremenda, astiosa, rancorosa, psicopatica, arrabbiata col mondo protagonista, sono davvero poca cosa, compreso quello che dovrebbe essere il più pericoloso. Il risultato è un prodotto sì mediocre nel complesso, ma comunque vedibile proprio grazie alla folle e spropositata reazione di "Caramella" (ma non chiamatela così).

Non uno dei tanti home invasion and revenge. Punto di forza la quindicenne Lulu Wilson, straordinariamente brava, sia nella parte di dolorosa tristezza sia nella furia da psicopatica con il suo sguardo spiritato e il sorriso assassino; ma anche Kevin James, abituato a ben altri ruoli, se la cava assai bene come nazi bastardissimo. Murnion/Millot gestiscono al meglio i tempi registici non lesinando su fantasiose, seppur improbabili, esplosioni splatter (indimenticabile il manzo ucciso col righello piantato nella gola). Buoni anche la soundtrack e i colorati titoli di testa e chiusura.