Ehm... no. Nel primo film, la sorella era esplicitamente descritta come un nerd senza muscoli.
E in ciascun altro film dedicato ai singoli eroi, assistiamo a una sia pure rapida evoluzione tramite allenamenti, prese di coscienza, maggiore consapevolezza, controllo di muscoli e armi (la potenza è nulla senza controllo, diceva la pubblicità della Pirelli).Hulk ci mette anni a controllarsi, e perfino uno longevo come Thor impara solo nel terzo film qual'è il suo vero potere (sei forse il dio dei martelli?)
Qui no, anzi. La totale pacifista passa da "nerd-da-lab" a "maciste-contro-tutti" in un batter d'occhio, come già accaduto sia a She Hulk sia a Miss Marvel (stessi mesi di realizzazione). In ciascuno dei casi, la ragazza di partenza è una educata signorina senza la minima preparazione alla lotta (almeno Vedova Nera aveva frequentato un'accademia, e la nuova Hawkeye si esercitava con l'arco tutti i giorni) (e la "she-Loki" impiega anni prima di poter padroneggiare la magia, sopravvivendo a stento).
Tu mi domandi se io intendevo dare l'allarme verso un trend ideologico che permea tanti film di Hollywood in questi ultimi due o tre anni (cinque o dieci anni).
Beh, diciamo che pensavo più "ai figli", che a "padri che le figlie" li trascinano a vedere queste cose.
Io non ho nulla contro le donne guerriere in film di azione: anzi sono le mie preferite, da Eowin a Ripley, da Red Sonja alle pilotesse di guerre stellari. Ma vorrei che nei film fosse esplicitato che il mestiere della lotta è frutto di concreto allenamento e non un Diritto da rivendicare in astratto.
Ad esempio: l'incoronazione.
Nel primo film è chiara solo una cosa: che perfino nell'evoluto Wakanda, l'unico modo di scegliere il sovrano è un duello tribale combattuto da due energumeni. Idea strana, perchè con tutta quella saggezza e quella ricchezza, preferirei far governare una persona molto saggia piuttosto che forte, ma accettiamolo come regola locale. Ma poi?
Nel secondo film, invece, il Potere viene ereditato da due donne senza duello sacro. Prima la Madre (perchè?) e poi la Sorella (perchè? anche ammettendo un ignoto cavillo a favore della regina madre in caso di improvviso decesso, perchè la Sorella?). E non soltanto non vincono nessun duello, ma nessuno dei numerosi pretendenti fa obiezioni. Se fosse accaduto molti anni fa, avrei pensato "coincidenze". Ma adesso, con la propaganda perpetua di questi anni, mi è impossibile non interpretarlo come un messaggio di propaganda politica: il Potere "deve" essere ceduto alle donne, gratis, anche senza che affrontino un regolare duello, anche senza che abbiano compiuto uno specifico addestramento (poi, però, i giornali di cronaca dal mondo reale ci dicono che una ministra inglese può durare meno di un mese) (e le guerre combattute per ordine di Isabella, Elisabetta, Caterina, Vittoria, e Margaret, poi Condoleeza e Hilary, senza dimenticare Angela, dimostrano che donne al potere non significa Pace) (Isabella è quella regina che - dopo aver massacrato i maomettani a Granada nel 1492, e aver convertito a forza i marrani - ha istituito e fondato il regime da cui nacque l'oppressione dei nativi centramericani rappresentati nel film, strano che in mezzo a tutti gli sceneggiatori anticolonialisti nessuno si sia ricordato di Lei).
Opinione personale, senza pretesa di convincere nessuno.