La vita di una "venditrice d'amore" (ovviamente Carmen Russo), assai prosperosa e piuttosto svanita, si incrocia con quella di un astronomo tontolone (Saverio Marconi), che subito cuoce in padella come un pesce lesso e finisce per convolare a "giuste" nozze. Discreta commedia, che punta più all'erotismo per via della presenza esuberante (e ben esposta) di una formosa Carmen Russo. Da segnalare la presenza di Ada Pometti e Umberto Raho, oltre alla piacevole colonna sonora, firmata dal bravo Stelvio Cipriani.
Commedia che diverte ben poco. A parte la presenza della Russo (anche desnuda come carriera insegna), c'è però non accreditata la caratterista Maria Tedeschi nel ruolo di una signora al commisariato. Per il resto di commedie così ce ne sono a bizzeffe.
Commedia che strizza l'occhio all'erotismo grazie alla mercanzia esposta: Carmen Russo si mostra spesso senza veli, con le sue famose forme a farla da padrone. Purtroppo, oltre a ciò, questa pellicola non offre davvero granché, a parte qualche parentesi pseudo-comica (come quando un frequentatore delle "donnine" ricerca la scena militare per invece finire spesso con la testa contro ostacoli vari). Marconi e la Pometti riempiono il cast ma nel complesso il profilo resta bassino.
Film poverissimo costruito totalmente intorno alla prosperosa fisicità di Carmen Russo, mostrata qui con grande generosità. Per il resto non c'è altro di interessante: il resto del cast è inesistente, non si ride mai, la trama è ridicola e il finale si capisce dopo 45 secondi di film. Terribilmente noioso, è una fra le peggiori espressioni del periodo crepuscolare della sexy-commedia italiana.
Mediocre commedia sexy che non fa ridere per niente e che ha come unica attrazione il corpo della Russo. Saverio Marconi probabilmente alla sua peggiore prova, insipido il resto del cast. Alcune scene sono di una noia e inutilità pazzesca (come l'Otello con la Russo doppiata "leggermente" male). Mi tengo largo... due pallini.
Della serie “la pupa e il secchione” (nella fattispecie, la prostituta e l’astronomo), una commedia priva di brio e di inventiva che si riduce a un susseguirsi di siparietti erotici affidati alle prosperose forme di Carmen Russo, anche in nudi integrali. A Saverio Marconi le vesti dell’imbranato calzano a pennello, ma i suoi approcci alla comicità sono imbarazzanti, analogamente a quelli dei bislacchi clienti della Russo (dal garibaldino Copleston all’ “Englishman” Raho).
MEMORABILE: La Russo vestita solo di una parrucca bionda nell’ “Otello”.
Film inconsistente e privo di divertimento con una bella quanto inespressiva Carmen Russo e un Saverio Marconi nei panni dell'imbranato innamorato di lei che si rivela inespressivo e sotto tono. La regia è poverissima e anonima, insomma: dimenticabilissimo.
Lo spettatore d'allora, come quello di oggi, guarda il film per vedere Carmen Russo e, da questo punto di vista, ne è soddisfatto, perché l'attrice è al suo massimo fisico. Il film, però, non c'è. Trama da sbrigare in un quarto d'ora, allungata con momenti assurdi e una sorta finale di veloce riassunto del già visto. Resta solo come curiosità di vedere la protagonista, che spesso interagisce col terzo ruolo, l'ex c.s.c. Ada Pometti. Momento imbarazzante, si può presumere, della carriera di Saverio Marconi. Ci sono la Tedeschi e Jimmy il Fenomeno.
Micidiale commedia sexy che risulta già datata anche per l'anno d'uscita, costruita ad arte sulla presenza della Russo che come ci si auspicava si spoglia abbastanza spesso, in una serie di siparietti da avanspettacolo che paiono incollati alla bell'e meglio. La parte comica è poco più di una barzelletta, col discreto Marconi nei panni del nerd pasticcione tutto sommato credibile, purtroppo al servizio di gag che non fanno quasi mai ridere. Un film basato interamente su un'idea semplicissima spalmata su 90 minuti e inevitabilmente noiosissimo.
Francamente terribile. L'esigenza di ostentare - attraverso delle scenette - le burrose forme di Carmen Russo deve aver spinto Riccardo Sesani a investire del tempo per questa farsa di pessimo gusto e di una monotonia ai limiti della sopportazione. Anche l'attore Saverio Marconi, fin lì presente nella prosa e in un certo numero di film più o meno di pregio, appare spaesato a quasi sotto effetto narcotico, tanto è l'aspetto grottesco della sua incredibile parte. Sul fronte sexy, poi, ci si deve limitare a qualche natica adornata di lingerie.
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E' una mia ipotesi, però vedendo la sequenza della scena, sembra proprio lui! Specialmente la foto di destra, quando si gira, ha la bocca uguale! Potrebbe essere stata una comparsata, senza impegno. Comunque ripeto, è una mia ipotesi, nel senso, secondo me è lui.
In effetti guardando la sequenza lo sguardo dei Gassman c'è, solo mi sembra strana una partecipazione tanto estemporanea, visto che ha iniziato comunque con il cotanto padre.