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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Singolare “on the road” che conduce Asia Argento sulle tracce di Michel Piccoli. Lui è Cosimo, insegnante di filologia in pensione dall'aria trasognata e sperduta, lei Cora, diciannovenne che campa di lavori saltuari tra i quali proprio quello che la porta, per conto della figlia (Cohen) di lui, a seguire nelle sue misteriose peregrinazioni l'anziano professore. Senza nemmeno curarsi troppo di non farsi scoprire, Cora lo pedina mentre vagabonda per la città senza una meta, conoscendo a sua volta strani personaggi nei momenti in cui attende che l'uomo decida la propria tappa successiva. Un giorno però Cosimo prende il treno per Carpi e il compito della ragazza...Leggi tutto (sempre in contatto con la figlia dell'uomo, i telefonini già esistevano) si fa più difficile, perché ci si sposta in treno verso Nord e i luoghi raggiunti si moltiplicano. Il viaggio diventa impegnativo e Cora, la compagna del titolo, si nasconde sempre più a fatica nell'ombra (benché Cosimo non paia proprio curarsi di chi gli sta intorno) fino al momento in cui l'incontro diverrà inevitabile, aprendo a una strana amicizia che s'interrompe, riprende, come se quelle due anime non fossero fatte per vivere davvero con qualcuno. Cora ha un fratello, Cosimo una figlia e un cognato (Capolicchio, che si vede pochissimo) con cui entrambi mantengono rapporti piuttosto freddi, distaccati. Del Monte individua nei due protagonisti i tratti in comune, nel mentre ci accompagna lungo le strade e i sentieri di un'Italia minore (e prima di una Roma, minore) che rappresenta a sua volta, qui visivamente, un mondo ai margini, lo stesso che si legge nell'anima di Cosimo e Cora. E se Piccoli si limita a sfrittare la propria arte per donare un'aria bonaria ma mai stupida al suo Cosimo, è evidente come il peso del film poggi in buona parte sulle spalle della giovane Asia (l'interpretazione gli valse un David di Donatello), già in possesso d'uno sguardo conturbante e capace di dare corpo come poche allo spirito giovane e indipendente della sua generazione. Talvolta assorta, altre irrequieta, "contro" per natura, sfacciata e disinibita eppure mai volgare nell'approccio, Asia conserva qui ancora intatta una tenerezza nei tratti e negli atteggiamenti che indubbiamente colpisce. A riuscire meno è il film, un po' troppo arroccato sulle posizioni di un cinema d'autore spesso di maniera: si perde in divagazioni ridondanti, in un calligrafismo che non smuove i sentimenti come vorrebbe e rischia d'inciampare in dilatazioni temporali che rallentano l'andamento inficiandone l'efficacia. Non si può dire che Del Monte non sappia come muovere la cinepresa, naturalmente, ma è forse l'assenza di veri snodi narrativi che conferiscano varietà al racconto ad affossarlo parzialmente. Non basta, di tanto in tanto, un piccolo guizzo che risveglia dal torpore, ed esclusi i due protagonisti (con Piccoli nettamente in secondo piano rispetto ad Asia) i personaggi secondari non lasciano mai il segno (cosa vorrebbe significare l'incontro alla stazione del marito con l'amante?): poco interessanti, fanno da sbiadito contorno alle due uniche figure a fuoco. Il film comunica in ogni caso, a suo modo, una dolcezza non comune, presente in forme diverse in due generazioni tra loro distanti (Cosimo viene quasi sempre scambiato per il nonno di Cora, da chi li vede insieme). Singolare il pre-finale, di valore il commento sonoro a conferma di un'opera stilisticamente ricercata.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/10 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/06/21
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Galbo 23/12/10 05:55 - 12412 commenti

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Una giovane romana che vive alla giornata viene assunta dalla figlia di un anziano professore un po' svampito per sorvegliare l'uomo nei suoi vagabondaggi. Il regista Del Monte che realizza uno dei suoi film più riusciti: grazie ad una bella sceneggiatura, il film ci regala due efficaci ritratti umani, quelli dei protagonisti, inquadrando anche con leggerezza ed insieme con incisività la condizione degli anziani, figure come questa del protagonista sempre in equilibrio precario. Ottima la prova dei protagonisti Asia Argento e Michel Piccoli.

Lucius 24/06/12 01:08 - 3015 commenti

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Per chi ha ancora dubbi sulle qualità recitative della Argento e non ha ancora visto film come The last maitress o questo, è il caso di concedersi una visione. Notevole film di Del Monte, che riesce con una regia secca e incisiva a immortalare una storia tra le tante della periferia romana, riuscendo ad inquadrare l'interazione tra due generazioni, quella di una ragazza irrequieta che vive alla giornata e quella di un anziano smemorato, con il risultato di far emergere le rispettive solitudini. Toccante il commento musicale, dialoghi essenziali.

Tomastich 27/01/14 16:46 - 1255 commenti

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Un Piccoli non fa un Ferreri, anche se nella prima parte del film le periferie romane sono vicine alle visioni di Ferreri. Il tema della vecchiaia e dell'alzheimer sono trattati in modo molto delicato, anche se il film risente di tempi lenti e mai vivaci. Sprecato il buon Capolicchio e promossa un'Asia Argento lontana dall'attuale caricatura. Del Monte, un regista da rivalutare.

Hearty76 5/08/19 00:30 - 259 commenti

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Ricco di viaggi in treno e fugaci personaggi da narrativa, riscopro e valorizzo il prestigio di questo film. Su binari fisici e simbolici il regista fa scorrere le solitudini di due generazioni agli antipodi, in un costante parallelismo di scontri e armonie che va ben oltre il linguaggio verbale. C'è un punto di partenza ma non un vero e proprio "capolinea", ed è proprio quello il baricentro di una spirale di cose dette e non dette davvero sublime.

Alex1988 3/07/20 19:06 - 728 commenti

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Il viaggio inteso come metafora verso una ricerca di felicità (forse inesistente) per entrambi i protagonisti è il fulcro su cui fa presa questo interessante film di Peter Del Monte. Ben tratteggiate le figure dei protagonisti; Asia Argento, ragazza inquieta, probabilmente, soltanto all'apparenza e Michel Piccoli ex professore, sofferente di problemi mnemonici. Entrambi con le loro debolezze, si ritrovano a condividere le proprie solitudini verso un qualcosa che possa porre pace alle loro vite, attraverso un viaggio senza una meta definita. 

Paulaster 6/12/21 10:43 - 4451 commenti

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Ragazza viene pagata per seguire un anziano smemorato: due diversità che da parallele si avvicinano. Del Monte dirige bene i primi momenti in cui i due stanno a distanza e, togliendo qualche inevitabile coincidenza, rende morbidi i passaggi successivi. Piccoli encomiabile in un'interpretazione tutta di sguardi tra il trasognato e lo smarrito e anche la Argento non dispiace nel suo fermarsi sempre un attimo prima di esagerare. Seconde linee tratteggiate male, tra cui la figlia cornificata che sparisce in un treno in partenza.
MEMORABILE: La foto della Argento dormiente; A dormire nel campo da tennis; Il tuffo nel fiume.

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  • Curiosità Lucius • 24/06/12 01:13
    Scrivano - 9049 interventi
    Globo d'oro della Stampa Estera;
    Premio Sacher a Piccoli;
    Grolla d'oro per la regia e l'attrice Asia Argento, premiata anche con un David di Donatello 1997;
    Premio Aiace 1996 per la regia.
  • Discussione Zender • 24/06/12 10:05
    Capo scrivano - 47874 interventi
    Capisco i premi Lucius, ma non ho capito il fotogramma col riconosciuto d'interesse... finanziamenti affibbiati spesso e volentieri anche a film indecenti e comunque a un numero impressionante di film...
  • Discussione Lucius • 24/06/12 10:15
    Scrivano - 9049 interventi
    Sui finanziamenti sono d'accordo con te. Ho postato il fotogramma per la qualità della pellicola che oltre ad essere valida (e lo è da tutti i punti di vista, compreso quello diciamo così, tecnico-recitativo) è intrisa di valori civili e per certi versi rappresenta uno spaccato dell'Italia migliore, con uno sguardo sincero sui valori della gente comune, sia della periferia che dei paesini di provincia.
    Ultima modifica: 27/05/21 22:55 da Lucius
  • Curiosità Lucius • 24/06/12 13:15
    Scrivano - 9049 interventi
    Il film che Cora (Asia Argento) guarda rapita in tv è Stromboli di Roberto Rossellini:

  • Discussione Zender • 25/06/12 09:09
    Capo scrivano - 47874 interventi
    D'accordo, ma non è certo quel fotogramma a dimostrare ciò che dici, voglio dire. Altrimenti dovremmo dirlo anche per Cattive ragazze della Ripa di Meana e per i mille altri film che hanno ricevuto finanziamenti dallo stato e che di artistico ben poco hanno...
  • Discussione Lucius • 25/06/12 09:17
    Scrivano - 9049 interventi
    E immagino che non lo siano neppure i premi. Se pensi che la cosa sia sindacabile toglilo pure, non insisto di certo.
    E comunque non mi sembra che tutti i film sovvenzionati dallo stato abbiano necessariamente interesse culturale nazionale...
    Ultima modifica: 27/05/21 22:11 da Lucius
  • Discussione Zender • 26/06/12 19:29
    Capo scrivano - 47874 interventi
    Ma no, che c'entra. I premi son premi ed è giusto segnalarli, per un film, non c'è proprio niente di male. Non ho detto che la cosa sia sindacabile, dico solo che per esempio recentemente sono "di interesse culturale" (certificato) anche "Immaturi - il viaggio" o "Benvenuti al Nord" per dire. Tutto qui. Insomma, è una cosa che si concede con una facilità tale...