Con chi viaggi - Film (2022)

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Con chi viaggi
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2022
Genere: drammatico (colore)
Regia: Younuts
Note: Remake del film spagnolo "Con quién viajas" (2021).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Due uomini e due donne in auto per un viaggio da Roma a Gubbio. Chi guida è Paolo (Lillo), che attraverso un app di carsharing era pronto a ospitare a bordo una sola persona. Avendo però lasciate aperte, senza accorgersene, le "iscrizioni", nel frattempo altri due si sono aggiunti alla lista. Alla partenza (il Fontanone dell'Acqua Paola) si ritrovano così in quattro: lui, Anna (Mastronardi), Michele (Rovazzi) ed Elisa (De Rossi). Fortunatamente la macchina è spaziosa e ci si sta comodi. Anna monta davanti e gli altri due dietro, ma fin da subito si respira una certa tensione, nel gruppo. In particolar modo è proprio Paolo, che forse nemmeno si chiama...Leggi tutto Paolo, a inquietare i tre passeggeri: è un tipo gioviale, socievole, ma nasconde qualche lato oscuro e, sotto al sedile posteriore, pure una pistola! Chi è veramente? I tre, accortosi di certe sue risposte evasive e imbarazzate, aprono tra loro una chat sul telefonino e comunicano a sua insaputa i loro timori.

Thriller on the road? No, impossibile, con Lillo alla guida è inevitabile che l'obiettivo primario sia quello di far sorridere. Perché però scegliere, in questo caso, la via del remake di un film spagnolo e non affidarsi invece al tradizionale copione made in Italy? Il desiderio di proseguire conservando un improbabile doppio registro non fa che danneggiarli entrambi: la tensione proprio non si respira in alcun modo e la comicità è frenata dal vano tentativo di mantenere viva la suspense all'interno dell'abitacolo. Il risultato è una commedia fiacchissima che non riesce a sfruttare appieno le riconosciute capacità di Lillo in campo umoristico ma che a lui è costretta ad aggrapparsi per non precipitare definitivamente nella noia. Le due donne provano a mostrarsi spaventate con scarsi risultati (la Mastronardi con risentite punte d'isteria), Rovazzi se ne sta sullo sfondo limitandosi a fare da spalla senza mai azzardare un guizzo.

Funzionano qualche monologo di Lillo, qualche scambio preso qua e là, ma anche la regia dei due Younuts! proprio non decolla mai, affossata perdipiù da una brutta fotografia dai colori scuri e impastati che mal si adatta alla brillantezza ricercata. Per reggere, un film tanto vincolato dagli angusti spazi (non bastano un paio di tappe a Narni o alla Cascata delle Marmore per scacciare il clima claustrofobico) necessitava di un copione vivacissimo, di una regia tesa ed efficace, ma mancano sia l'uno che l'altra e resta, per l'appunto, Lillo che recita spesso “sopra” la sceneggiatura chiamato a mascherarne parzialmente la povertà. La De Rossi e la Mastronardi non incidono quasi mai e faticano ad apparire spontanee, mentre risulta più credibile il defilatissimo Rovazzi, se non altro in parte. Ma che il film zoppichi lo si nota persino dalle musiche: Lillo che insiste per far ascoltare un brano sensazionale e fa partire "Venus in Furs" dei Velvet Underground muovendosi a tempo su di un pezzo che meno "da macchina" è difficile immaginare, aiuta a capire lo scarso dinamismo che affligge il film, chiuso peraltro da un insopportabile (quanto di più abusato si possa immaginare) finale aperto.

Modesti i colpi di scena che dovrebbero stupire... Nemmeno la brevissima durata (meno di un'ora e venti) aiuta granché e i continui scambi di sms da un cellulare all'altro stancano presto. Se in qualche modo si procede incontrando qualche risata il merito è esclusivamente di un Lillo difficile da trovare altrove tanto presente in scena, unica vera (non indifferente) qualità del film.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/06/22 DAL BENEMERITO PINHEAD80 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/06/22
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Pinhead80 7/06/22 00:14 - 4816 commenti

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Quattro sconosciuti condividono un viaggio insieme fino a Gubbio ma quello che non sanno è che il tragitto sarà ricco di imprevisti e di sorprese. Il cinema on the road funziona sempre, anche se in questo caso tutta l'azione avviene all'interno dell'abitacolo di un'auto. Lillo dimostra di essere all'altezza quando avviene il passaggio dal registro comico a quello più drammatico e Rovazzi sorprende perché caratterizza un personaggio che poteva essere complicato da portare sul grande schermo. In tono minore le protagoniste femminili, che appaiono decisamente più anonime.

Gabrius79 14/06/22 14:06 - 1429 commenti

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Pellicola on the road che si svolge quasi tutta all’interno di un’auto e che si salva principalmente grazie alla bravura di Lillo e alla durata di circa 70 minuti, che riduce la noia che altrimenti si sarebbe venuta a creare. Il film rimane in bilico tra commedia e tentativo (fallito) di thriller con il resto del cast che risulta essere un po' sottotono (in primis Rovazzi). Regia stanca e fotografia piuttosto fredda. Non manca comunque qualche momento simpatico.

Pigro 21/06/22 12:04 - 9715 commenti

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Car-sharing col mistero: un autista inquietante, tre viaggiatori impauriti. Thriller-commedia automobilistica o road-movie degli equivoci: il mix di generi è interessante anche se non perfettamente dosato, così come sfizioso è il soggetto, di cui la sceneggiatura non sviluppa le potenzialità, mentre la regia si adagia sulla verve del protagonista e su qualche gag. La montagna partorisce il topolino: per un bel po’ è anche divertente e incuriosisce, nonostante sbavature logiche, ma il finale è moscio e svela l’inconsistenza del tutto.

Ultimo 15/07/22 16:56 - 1661 commenti

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Quattro persone in viaggio in auto da Roma a Gubbio, con annesso mistero sulla vera identità e natura del guidatore. Pellicola particolare, costruita tutta sui dialoghi all'interno dell'auto, ha dalla sua il pregio della durata ridotta, ma anche il difetto di non decollare mai completamente. Nel cast il migliore è senza dubbio Lillo, bravo a interpretare un personaggio ambiguo e misterioso. Poca cosa invece la prova di Rovazzi. Tutto sommato guardabile.

Paulaster 17/07/22 09:17 - 4460 commenti

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Quartetto di viaggiatori divide un car sharing. La sceneggiatura si basa sui dialoghi all'interno dell'abitacolo in cui le pause si fanno sentire. Tolta qualche imbeccata thriller, i continui scambi di messaggi telefonici appesantiscono quel poco di torbido che resta. Anche le due rivelazioni finali hanno scarso mordente. Lillo è quasi meglio nelle fasi seriose, mentre gli altri hanno poco da dire o non hanno buoni argomenti da condividere.
MEMORABILE: La pistola sotto il sedile; Il nome falso; Alle cascate.

Jandileida 11/02/23 16:13 - 1573 commenti

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Come da buona tradizione, anche qui l'originalità si perde tra le pieghe di un precedente film spagnolo: le avventure on the road della squadra capitanata da un Lillo in buona forma scontano quindi questo peccato originale, oltre al fatto che per far rendere quattro persone chiuse in un unico spazio ci vogliono un Polanski o un Hardy. La durata extra small aiuta ad arrivare con agio alla fine ma, una volta spenta la TV, ci si ricorda giusto qualche flebile sorriso: la commistione tra commedia e thriller non funziona molto, soprattutto perché la parte "noir" è stiracchiata anzichenò.

Daniela 12/02/23 17:06 - 12702 commenti

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Accettato un passaggio in car sharing, tre sconosciuti (?) in viaggio da Roma a Gubbio cominciano a sospettare che il guidatore non sia chi sostiene di essere... Remake di un film spagnolo, una commedia con blandi risvolti thriller che punta molto sul contrasto tra il volto bonaccione del protagonista e le mire criminali che gli vengono di volta in volta attribuite dagli occasionali compagni d'avventura. In questo senso, Lillo funziona ma è poco supportato dai colleghi che offrono prove piuttosto spente e anche l'epilogo appare stiracchiato. Vedibile abbassando le pretese.

Victorvega 5/10/23 12:59 - 502 commenti

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Film molto breve, leggero e senza troppe pretese, che parte come un road movie ma si dimostra ben presto un film girato pressoché in un unico ambiente (l'auto, intervallata solo da un esterno verso il finale). Si vede anche piacevolmente ma appare come un qualcosa di realizzato senza particolare impegno, senza particolari difficoltà e senza spunti degni di nota. Certo che pensare al fatto che se si vuole realizzare film di questo genere occorre prendere le idee dall'estero...

Lupus73 31/01/24 20:02 - 1504 commenti

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Commedia italiana che in pratica si svolge quasi tutta in automobile, con soggetto a base di carsharing; il risultato è un on the road in Umbria mediamente divertente con venature thriller a base di equivoci. Tra i difetti ci sono i popup degli smartphone, molto importanti per la comprensione, con dinamiche non gestite benissimo: troppo veloci per la lettura e poco comprensibili quelli a font bianco su sfondo verde fluo. Il soggetto interessante poteva essere gestito in maniera meno tiepida per la parte thriller, che si risolve un po' in una bolla di "soap" opera. Si guarda.
MEMORABILE: Le pregevoli ambientazioni umbre, tra cui le cascate delle Marmore.

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