...Altrimenti ci arrabbiamo! - Film (2022)

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...Altrimenti ci arrabbiamo!
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2022
Genere: commedia (colore)
Regia: Younuts
Note: Comincia come un sequel ma di fatto diventa quasi subito un remake del film omonimo del 1974.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Parte come un sequel per trasformarsi quasi subito in autentico remake, questo omaggio dei due Younuts! a uno dei titoli più iconici nella filmografia dell'inimitabile coppia. Riassunta nei titoli di testa - a mo' di storyboard - l'intera vicenda dell'originale, ritroviamo nell'officina di Ben (Spencer) i suoi due figli, Carezza e Sorriso. Mentre Ben e Kid (dietro un vetro in modo da farcene udire solo le voci) stanno ancora decidendo come rigiocarsi la Dune Buggy appena restituita loro, i ragazzini ci salgono e si fanno un giro. Il tempo di farsela fregare nelle vicinanze da un gruppo di bulletti della zona...Leggi tutto e veniamo catapultati ai giorni nostri. Carezza (Pesce) e Sorriso (Roia) sono cresciuti e in una gara di auto scassate vincono insieme una nuova Dune Buggy. Siamo già in pieno remake insomma, colla fatale sfida a birra & salsicce e il figlio (Bruni) del perfido Torsillo (De Sica) che sottrae l'auto ai due, pronti a raggiungere la lussuosa villa del boss per farsela restituire. L'intera prima parte è un rifacimento quasi pedissequo del modello, nonostante il luna park dove Torsillo ha intenzione di costruire i suoi grattacieli diventi qui un circo, permettendo di fatto di ripescare altri spunti classici dell'era western della coppia, compresa la bella domatrice di tigri (Mastronardi) di cui Sorriso subito s'innamora. I due giovani registi (all'esordio su grande schermo) individuano molti dei momenti più citati del classico di Fondato riproponendoli con grande reverenza: basti notare quanto sia ricostruito con precisione lo scontro in moto con la shangherata gang di Torsillo, in cui tuttavia belle aperture paesaggistiche da autentico western sfruttano bene il formato panoramico. E' nella seconda parte che invece si prendono strade diverse: evidentemente ritenendo che quanto di meglio ci fosse da prelevare dal prototipo fosse già abbastanza, si eliminano le zuffe al luna park o in palestra e per intero la lunga parentesi del killer Paganini, che puntava a uccidere Ben durante il celeberrimo coro dei pompieri a teatro. Non si sostituiscono tali scene con nulla però, tanto che a livello di storia si ha la sensazione di essere di fronte a una semplicistica sintesi, con l'aggiunta non troppo felice (al di là del fascino non comune della Mastronardi) delle insistite avance di Sorriso alla bella domatrice Miriam. Insomma, per quanto imperfetto e registicamente non certo il miglior film di Spencer e Hill, ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO era un tale concentrato di sequenze entrate nell'immaginario collettivo che il confronto era perso in partenza. E questo a dispetto, nel remake, di alcune sorprese in positivo. Pesce, ad esempio, si rivela straordinario clone di Bud Spencer: dimostra di averne studiato accuratamente gesti, espressioni, movenze al punto da avvicinarne impensabilmente, a tratti, lo stesso travolgente effetto comico! E' semmai Roia a segnare il passo rispetto alla contagiosa simpatia di Hill: troppo spontaneo, vivo, magnificamente irridente il modello. Roia sorride, certo, ma la brillantezza di Hill, la sua aria scanzonata, la capacità di fingere repentini rabbuiamenti sono ad anni luce di distanza. Buona invece la scelta di sostituire il goffo (per quanto ormai storicizzato) John Sharp con Christian De Sica, che azzecca un villain feroce sì ma anche rassegnato nei confronti di un figlio imbelle riassumendo in sé le personalità del boss ma anche del suo psicanalista tedesco (al quale dava vita uno spietato Donald Pleasence). Una rielaborazione furba quindi, che innesta nella storia un personaggio di fatto originale cui De Sica infonde il proprio riconosciuto talento e l'esperienza di chi nel cast i tempi comici li conosce meglio di chiunque altro. Le facce giuste di conseguenza ci sono, più o meno; quello che manca è la regia, tecnicamente buona ma debole quando si trova a gestire il ritmo: troppe le pause (persino durante le scazzottate, girate con scarso estro e quasi come fossero un atto dovuto), le scene insignificanti, gli interminabili spazi lasciati al circo, ai suoi "freaks" e a Miriam... E anche l'aver utilizzato il vero asso nella manica, ovvero il leggendario tormentone degli Oliver Onions, solo in un'occasione (escluso il rifacimento di Zampaglione sui titoli di coda) e come sfondo a una scazzottata non depone a favore del film. Per non dire degli irritanti effetti grafici alla Guy Ritchie in piena azione o alla presentazione di ogni personaggio, concessione fuori luogo a un modernismo che stona. In definitiva il film funziona quando ricalca il suo antenato, specialmente nei duetti tra i due protagonisti, e in alcuni interventi di De Sica, ma per il resto mostra i limiti di un'operazione poco fantasiosa, zoppicante, lontana dall'allegria fracassona, magari ingenua ma autenticamente spassosa che Spencer e Hill seppero rendere immortale. L'idea di sostiituire le parti meno riuscite del film di Fondato con elementi tipici dell'era western del duo era buona, ma andava integrata meglio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/03/22 DAL DAVINOTTI
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Reeves 24/03/22 08:51 - 2254 commenti

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L'idea di riproporre una delle coppie più famose del cinema italiano era nell'aria da molto tempo e lo spunto nasce da uno dei film più famosi del duo Terence Hill/Bud Spencer, che fornisce davvero molti elementi alla trama attuale. Come già avveniva nelle produzioni dei vari imitatori che li hanno plagiati negli anni Settanta, anche in questo caso gli originali restano un gradino sopra. Ogni tanto si ride, ma quella chimica tra avventura e comicità era davvero un'altra cosa.

Gabrius79 28/03/22 11:25 - 1429 commenti

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La storia non ha mai mordente e i momenti riusciti sono veramente più unici che rari, la noia è tale che non si aspetta altro che arrivare alla fine della pellicola. Pesce e Roia fanno quello che possono ma la sceneggiatura non li aiuta. Anche De Sica (sempre con le sue battute e smorfie) e la Mastronardi non brillano. Buona la fotografia e bene anche l'aver utilizzato le musiche originali. Evitabile.

Ramon 25/04/22 12:58 - 33 commenti

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Il film nasce, purtroppo per lui, da una prima gigantesca incomprensione: i film di Spencer e Hill avevano tematiche protoanimaliste e ambientaliste, nonché educative (leggi: morali). Qui si è sostituito il luna park con un circo - con animali - in cui ci si dedica anche al furto d'auto. Insomma, gli autori hanno variato del tutto il principio e, non sorprendentemente, niente funziona: storia, regia, recitazione... insomma, un disastro. Pesce fa il forzuto ma è ovvio che, a differenza di Spencer, non lo è; Roja sembra essere l'ottantesima scelta per il ruolo.

Rambo90 30/08/22 21:38 - 7706 commenti

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Pur tralasciando l'impietoso confronto con l'originale, la versione aggiornata della coppia Spencer-Hill non funziona nemmeno di per sé stessa. Colpa prima di tutto di una regia sciatta, di una fotografia televisiva e di una sceneggiatura che infantilizza ancora di più i modelli per avvicinarsi a un cinema quasi demenziale. Se Pesce almeno ci prova inoltre, Roja appare fuori ruolo e i due insieme non trovano il giusto afflato. Non male invece De Sica villain, sorvolando sulle scazzottate poco fantasiose e di scarso valore acrobatico. Pessimo.

Piero68 9/09/22 14:46 - 2960 commenti

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Riproporre in qualche modo pietre miliari di un certo cinema è pericoloso e, immancabilmente, si incorre nel classico, impietoso, paragone. Farlo poi in maniera così sciatta come proposto da questa pellicola è ancor peggio. Perchè al di là della sceneggiatura inconsistente, della regia e una fotografia fotografia pessime, la coppia di attori che dovrebbe sostituire Spencer/Hill proprio non riesce a calarsi nei personaggi e il loro affiatamento è pari allo zero. Senza contare l'assoluta mancanza di spettacolarità e/o di originalità delle scazzottate.

Markus 19/09/22 11:50 - 3693 commenti

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Malriuscito e a tratti persino incomprensibile rifacimento del capolavoro di Fondato. Netflix dà in mano le chiavi di una simile - folle - iniziativa agli youtubers “Younuts” (Sotto il sole di Riccione) e ne viene fuori un prodotto stantio, privo d’idee e per nulla moderno (il ralenti, l’uso dei fumetti… tutto già visto!). Se si sommano gli attori che navigano a vista (si salva col mestiere un po' De Sica) e la risata... questa grande assente, non si può che decretarne l’assoluta bocciatura.

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