Création de la Serpentine - Corto (1908)

Cortometraggio di Segundo de Chomón piuttosto slegato. Pare la fusione di due cose differenti, perché si passa da un "normale" gioco di sparizioni di persone che danzano al laboratorio di un mago, che crea, mescolando liquidi, una danzatrice serpentina, poi affiancata da colleghe. Niente di particolare.

Chomón insiste con la moda della danza di Loïe Fuller, già da lui filmata, costruendoci attorno una storia piuttosto misera e pretestuosa: il diavolo, stufo dei minuetti, forgia nel fuoco una figura che balla la "serpentina". Come storia è incosistente e poco interessante, mentre per quel che riguarda la danza in sé, si tratta di pura esibizione praticamente sempre uguale per due minuti. D'accordo che era la moda-Fuller, ma qui siamo alla sua banalizzazione più estrema.

Opera di Chomon che in alcuni passi ricorda lavori analoghi di Melies. L'inizio è poco interessante, il corto poi riprende vita quando entra in scena il solito diavolo, ma scende di nuovo quando appare la figura forgiata. Adatto ai completisti, gli altri si astengano.

Sempre difficile giudicare opere come questa: ben poco interessante dal punto di vista narrativo, è comunque notevole dal punto di vista "storico". L'inizio col diavolo e il suo aiutante che creano la "Serpentine" ricorda molto Méliès, ed è la parte migliore. Poi prende vita la danza e l'opera si fa ripetitiva e assai meno interessante. Da notare la presenza del grande Max Linder, che con le sue espressioni facciali lascia intravvedere il suo talento.

Un diavolo in veste creativa inventa insieme al suo aiutante una miscela che lo porterà a creare una serpentina incontrollabile. Ancora una volta Segundo de Chomón affronta la tematica della danza di Loïe Fuller inserendola in un contesto iniziale che assomiglia molto a quelli creati da quel genio di Méliès. Ed è propio la prima parte quella più interessante, mentre la seconda finisce per essere una carellata ripetitiva di donne danzanti che si è già vista più volte sullo schermo. Sicuramente da segnalare la presenza del grandissimo Max Linder nel cast.