Produzione neozelandese che rimanda palesemente alla serie di Mad Max firmata da George Miller, in particolare al secondo capitolo. Preponderante è l’elemento distopico in quanto Cokeliss descrive una società collassata a seguito di un conflitto mondiale generato dal controllo dei derivati del petrolio. Le scene d’azione non mancano, sebbene contenute e mai esasperate, mentre la dicotomia tra buoni e cattivi è ben marcata e tratteggiata. Un epigono, dunque, vedibile con un discreto Michael Beck de I guerrieri della notte tra i protagonisti.
Interessante postatomico girato in Nuova Zelanda. Buona la prova del cast, con un valido Michael Beck, l'indimenticato Swan dei Guerrieri della notte. L'inizio è un po' lento, ma nell'ultima parte il film ha una brusca accelerata e ci sono anche discrete scene acrobatiche. Bella la trovata del camion che sfonda case di legno e viene alimentato dalla spazzatura in mancanza del diesel. Da vedere.
Postapocalittico piuttosto derivativo con l'aggravante dello scarso budget. La storia non aggiunge nulla ai prodotti del filone mentre la sceneggiatura si limita all'essenziale senza nulla che si faccia ricordare dopo la parola fine. Come al solito si apprezzano le scene d'azione e i mezzi di trasporto, con un camion agghindato come un carro armato ma anche in questo caso non c'è niente che non si sia già visto. Belli i panorami neozelandesi ma a lungo andare risultano anch'essi abbastanza monotoni e finiscono per stancare. Poco rilevante l'apporto del modesto cast. Per appassionati.
Agli 80's piace il medioevo futuristico. Perché anche a guerra nucleare impazzita i superstiti continuino a scannarsi per il monopolio dei carburanti anziché acqua e cibo, bravo chi lo capisce. Facendo finta che il presupposto narrativo abbia un vago senso e interesse, è il figliastro di Miller a essere compiutamente insensato nell'insieme, dal tradito realismo postatomico (cieli sempre tersi, pollice verde, tutti in ottima salute) su fino ai trasgrediti minimi sindacali di azione e risultati attoriali, per i quali si rischia di diventare scurrili. Sia santificata la forza d'inerzia.
MEMORABILE: Ost carpenteriana, purtroppo fuori posto e sprecata.
In un ipotetico futuro senza legge, ogni uomo è legge a sé stesso e a ciò che più conta per la sopravvivenza: il carburante; inevitabile che il forte cerchi di sopprimere i deboli. Non il più appassionante fra i distopici, ma è un film dignitoso, considerando anche le risorse di cui disponeva Cokeliss. La cosa migliore è il cast che, senza fare furori, crede nel progetto. Forse resterà per sempre confinato a prodotto di nicchia, ma un suo fascino lo conserva tutt'ora.
MEMORABILE: La comparsa del camion corazzato.
Harley Cokeliss HA DIRETTO ANCHE...
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Il microfonista di questo film è nientemeno che Lee Tamahori..!! l'ho scoperto per via delle numerose fastiodissime invasioni nell'inquadratura del microfono, specie con asta annessa (anche se mai fastidiose quanto il film in sé - brutto forte allora, il tempo non gli ha reso un gran servizio). mi son spizzato tutti i titoli di coda per dare un nome al responsabile, et voilà. incredibile.
DiscussioneZender • 17/06/23 07:37 Capo scrivano - 47831 interventi
Mi sa che le invasioni del microfono sono dovute semplicemente all'open matte, come capitava spessissimo negli Ottanta. Per aprire l'inquadratura a 1.33:1 smascherinavano il film et voilà... ecco che in mille film compariva il microfono. Direi che il buon Tamahori non c'entra nulla, a occhio.
Corriere della sera maggio 1983 Curiosamente la locandina dell'uscita milanese riporta tutt'altro titolo piazzando quello nazionale ufficiale come sottotitolo (quella in mio possesso presa da l'unione sarda non era così e aveva anche diversi font: questo titolo non appare nei titoli di testa della versione italiana):