Trasposizione cinematografica (non la prima, però) del fumetto di Chester Gould, realizzata da Beatty con cast pauroso, enorme dispiego di mezzi (collaboratori di lusso fra cui Storaro) e un'adesione radicale all'estetica del fumetto, tuttavia inficiata da un approccio un po' troppo freddo e asettico: il possibile gran divertimento tende così al trash involontario, e resta, alla fine, la sensazione di un'occasione sprecata. Tutti recitano sotto make-up impressionanti e grotteschi (la cosa migliore del film).
Formalistico. Quando di un film si parte dicendo che ha colori bellissimi già si trasmette l’implicito concetto che il film NON è bellissimo. Così è. Si ha l’impressione che la grande attenzione alla forma abbia causato una minore accuratezza per la sostanza. Madonna banalotta (non è un’esclamazione di dubbio gusto: è la Ciccone che non vale granché).
Vero e proprio inno all'estetica, è formalmente impeccabile: merito di scenografo e direttore della fotografia, che hanno realizzato un grande lavoro nel ricostruire il mondo patinato del comic originale. Ottima la scelta del cast, in cui troviamo alcuni tra i migliori attori americani. Tuttavia l'impeccabile formalismo del film si rivela il suo limite principale. La storia appare fredda e i personaggi faticano a coinvolgere lo spettatore: il gioco è troppo scoperto.
Speravo meglio, quando lo vidi in prima tv su Raiuno tanti anni fa. Alla fine ci si ricorda quasi esclusivamente l'utilizzo originale dei colori ed il trucco che sfigura i vari Al Pacino e Dustin Hoffman (anche Henry Silva, ma allora non lo conoscevo); mentre della storia ci si dimentica in fretta, e Madonna come attrice vale meno di zero. Peccato, anche perché Warren Beatty era perfetto per il ruolo.
Simpatica, ma nulla più, riduzione in celluloide di un noto personaggio dei fumetti e delle sue avventure. Da un punto di vista formale è assolutamente impeccabile ma per ciò che riguarda il lato avventuroso ed il coinvolgimento dello spettatore non ci siamo. Visto il potenziale di partenza si poteva fare molto meglio. In ogni caso vedibile anche se non so quanto apprezzeranno gli amanti del fumetto.
Uscito praticamente in concomitanza con il Batman di Tim Burton, il film di Warren Beatty sulle gesta del poliziotto con l'impermeabile giallo e la faccia quadrata dei fumetti di Chester Gould esce malconcio dall'eventuale confronto. Beatty imbastisce una storia che coinvolge tutti i cattivi di Tracy, dai visi mostruosi e dalle personalità bizzarre. Un sacco di attori famosi si prestano ad interpretare dei cameo in un film-fumetto colorato, ma ahimè superato dal tempo. Dick Tracy è un cult in USA e lo era, ma non lo è più, in Italia.
MEMORABILE: Madonna nel ruolo di Mozzafiato Mahoney, la cantante che per poco non manda in frantumi la storia d'amore fra Dick Tracy e la sua eterna fidanzata.
Non mi ha convinto molto. È il classico film hollywoodiano con attori "di peso" (se si esclude Madonna che come attrice è... discutibile) e dal budget molto alto. Il risultato è buono ma non aspettatevi chissà cosa. Film caduto nel dimenticatoio da un pezzo.
Sicuramente uno dei migliori film ispirati ai fumetti, grazie ad una regia ispirata e a un cast davvero strepitoso. Si divertono tutti, da Pacino a Hoffman passando per Madonna qui alla sua migliore apparizione. Il risultato è vincente con un atmosfera che catapulta nel mondo dark ma coloratissimo di Dick Tracy tra gangster e pupe di un America anni 50 idealizzata e intrigante. Straordinario Beatty che conferma il suo grande carisma con un interpretazione che coglie in pieno il personaggio dei comics. Grande cinema!
La prova tangibile che quando la Ciccone è diretta da qualcuno con le palle il suo talento è tangibile a tutti; meglio ancora se trattasi di un film musicale. Perfetta nel ruolo di Mahoney e nelle sue interpretazioni. Colori accesi ed una fotografia al top per un mondo seducente e sibillino.
Discreto film di grande impatto scenico, con buone interpretazioni da giganti quali Pacino, Hoffman (in una particina) e Beatty. Decisamente dimenticabile Madonna invece, mediocre cantante e attrice, di certo non "mozza il fiato". Storaro si è rivelato scelta eccellente, i colori fanno risaltare in pieno l'origine fumettista del caro Dick e il make up è di grande livello. La trama, invece, meramente funzionale allo svolgimento di una storia che ricrea l'atmosfera anni trenta ma non fa molto altro. Si dimentica presto.
MEMORABILE: "You dumb dick!"; lo splendido make-up di Little Face; il finale tra gli enormi ingranaggi.
Piacevole film d'azione tratto da un fumetto dai toni caricaturali e grotteschi, ambientato in una città zeppa di criminali e corruzione (per questo ricorda un po' il Batman di Burton). Dick Tracy è il solito integro detective che vuole prendere i boss della malavita. Le scenografie, i costumi e il trucco sono perfetti; la fotografia è encomiabile nel rievocare l'aspetto visivo del fumetto. Anche se la storia non è originalissima (qui gli stereotipi sono gradevoli), il film coinvolge, anche grazie a un cast discreto (Al Pacino spettacolare!).
Pur tecnicamente impeccabile (con la fotografia di Storaro che valorizza al meglio il gran dispiego di mezzi con cui viene ricostruita la fumettistica atmosfera anni '30) non è altro che un tronfio circo messo su dall'attore/regista, a cui interessa solo indossare il cappotto giallo ed esibire la fidanzata (Madonna) facendola pure cantare, forte dell'assenso di una produzione invogliata dal successo del Batman di Burton e della prestigiosa presenza di Pacino che rivaleggia col Joker di Nicholson a chi è più grottesco. Bruttino.
MEMORABILE: Lo spacco vertiginoso della gonna di Mozzafiato Mahoney.
La trasposizione del grintoso personaggio del detective dalla mascella inconfondibile è uno di quel film che lasciano perplessi: c'è qualcosa che non funziona nella ricetta anche se gli ingredienti sono di qualità eccellente, dalla formidabile fotografia a tinte piatte di Storaro alla colonna sonora di Danny Elfman fino alla prestazione degli attori disposti a farsi stravolgere i lineamenti da un trucco tanto pesante quanto inventivo. L'impressione complessiva è però quella di assistere alla visualizzazione di un fumetto e non ad un film: forse il problema è tutto qui.
È un film molto particolare e la sua realizzazione non incontrerà il senso estetico di tutti. Graficamente è portentoso, con colori vivaci su personaggi immersi in una città che sa un po' di Cartoonia e un po'di Gotham City. Anche il personaggio di Big Boy (Pacino) sembra essere stato di ispirazione per Pinguino. Il cast è di valore assoluto, unito a una fotografia accattivante e un'eccellente colonna sonora. Però non viene una gran voglia di rivederlo.
Beatty dirige e interpreta egregiamente un famoso personaggio dei fumetti in un film dal ritmo incalzante che riproduce alla perfezione l'atmosfera e le fattezze dei loschi figuri che ronzano attorno al protagonista (plauso speciale alla fotografia coloratissima di Storaro e al trucco curato nel dettaglio che rende irriconoscibile, ad esempio, il bravissimo Al Pacino). Emozionante l'epilogo a sorpresa.
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Nel film Madonna interpreta le canzoni "Sooner or Later", "More" e "What Can You Lose". Queste tre canzoni sono contenute nell'album I'm Breathless, che contiene canzoni ispirate dalle atmosfere del film.
Il film venne candidato a 7 premi Oscar (tra cui quella ad Al Pacino come "migliore attore non protagonista") e ne vinse 3: "Migliore canzone" (Sooner or Later cantata da Madonna), "Migliore scenografia" e "Miglior trucco".
Quando Madonna partecipò al programma di Arsenio Hall e parlò della pratica sadomaso dello spanking usata nel video Hanky Panky, tratto dall'album I'm Breathless, ispirato al film Dick Tracy, Hall sostenne che Madonna si era spinta troppo oltre. Quando le chiese se la canzone esprimesse la sua opinione su quella pratica, lei rispose: "A me non piace farlo troppo duro. Ma un po' di sculacciate non sono male". La cosa nasceva da una battuta sul film Dick Tracy, quando Madonna, che interpreta Breathless Mahoney, canta le lodi dello spanking e dice a Dick Tracy, interpretato da Warren Beatty: "Non sai se picchiarmi o baciarmi".
E' l'ultimo film interpretato da Mike Mazurki, il wrestler di origine ucraina che molte volte è apparso come caratterista nei film di John Ford e in tante serie tv e che morì prima dell'uscita sugli schermi del film.