Eroi della strada - Film (1939)

Eroi della strada
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Streets of New York
Anno: 1939
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Aka "Gli eroi della strada",

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il giovane Jimmy Keenan (Cooper) ha sani principi: è proprietario di un'edicola a New York e gestisce il lavoro di cinque ragazzi di strada che gli fanno da strilloni. Studia da avvocato, ha come modello Abramo Lincoln ed esibisce in dibattimento una dialettica superiore. I suoi problemi vengono semmai dal fratello gangster (Purcell) e dal bullo del quartiere (Durand), che non perde occasione per mettergli i bastoni tra le ruote. Il ritratto è insomma quello di un ragazzo dall'aria sicura, convinto della strada da seguire, che non concede mai un sorriso ma ha un grande cuore: vive con un vecchierello trasandato fanatico delle scommesse di cavalli (Cleveland) e ospita in casa il...Leggi tutto più piccolo dei suoi lavoranti, Gimpy (Spellman), ragazzino spigliato e irrequieto al quale insegna come vivere rettamente. Non importa se mancano i soldi, se il cibo scarseggia... alla vigilia di Natale è obbligatorio credere in un mondo che possa essere migliore! A renderlo tale arriva un ricco giudice (Irving) col quale Jimmy aveva avuto a che fare in aula dimostrando il suo valore; per celebrare la festività, questi inviterà a casa sua non solo Jimmy ma anche tutti i suoi cinque amici. L'impronta è favolistica, ma l'interpretazione solida di un Jackie Cooper diciassettenne già molto credibile nel ruolo di giovane maestro di vita dà il necessario spessore alla vicenda. Che naturalmente abbonda nella stereotipizzazione dei ruoli separando nettamente il Bene dal Male senza risparmiarci momenti commoventi legati soprattutto al piccolo Gimpy con la sua inseparabile stampella: prototipo del ragazzino di strada ancora poco inquadrato ma volonteroso e tenero, si guadagnerà facilmente spazio pur lasciando che al centro resti sempre Jimmy, attorno al quale ruotano le diverse vicende (compresa quella che regolerà i rapporti col fratello criminale, pronto a offrire soldi e aiuti a chi in realtà da lui non vuole assolutamente nulla). Girato quasi per intero lungo la strada dell'edicola e in interni (di New York si vede giusto qualche panorama notturno e poco più), il film di William Nigh è un onesto esempio di dramma educativo costruito con i crismi dell'epoca e oggi chiaramente assai superato. Non spiacevole però, comunque molto breve e succinto anche quando nell'ultima parte arriva alla sua scontata conclusione con una manciata di riprese action, un accenno di sparatoria e una chiusura pittosto repentina come al tempo usava. Grande bonarietà e comprensione da parte dei rappresentati della legge, momenti chapliniani nell'apertura dei regali, memorabile sfogo di Jimmy quando, studiando il libro su Lincoln regalatogli dal giudice, si lancia in un'infervorata arringa casalinga coinvolgendo Gimpy che lo crede impazzito.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/06/20 DAL DAVINOTTI
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Fauno 25/07/20 00:24 - 2217 commenti

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Quasi uno strappalacrime, per una biforcazione talmente ampia dell'indole di due fratelli che si finisce per tendere al parallelismo in senso negativo. Ma un fratello è sempre un fratello e l'amaro epilogo va comunque a destare una sorta di disperazione; e chi la prova ha proceduto sempre con onestà, pochi mezzi, senza voler domandare mai nulla a nessuno; ma non basta, perché il medesimo ha pure dato sostentamento a diseredati come lui (in particolare a un orfano storpio). I valori sono reali e molto decantati, solo che ai giorni nostri sembra di vedere una fiaba più che un film.
MEMORABILE: L' ultima "edizione straordinaria"; L'abbandono del gangster da parte dei suoi scagnozzi; Il passaggio delle dita fra i capelli con quel che segue.

Rufus68 20/02/21 20:50 - 3853 commenti

I gusti di Rufus68

Uno di quei film produttivamente assai poveri in cui il valore riposa esclusivamente su una serie di personaggi e di sentimenti forse datati, ma distintivi di una precisa epoca. La parabola esemplare di Jimmy che, dal basso, elegge a proprio modello Abe Lincoln nella sua scalata a una vita migliore, può oggi sembrare inverosimile; eppure sentiamo vibrarvi la sincerità poiché in lui ritroviamo l'America in ascesa di quegli anni. Scenografie urbane spartane e un diffuso patetismo (il giudice, il bambino zoppo) non intralciano un solido dramma dal finale azzeccato e commovente.

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