Flashback - Film (1968)

Eccellenti le immagini, anche perché il film è quasi inesistente come dialogo. Interessante l'idea: il povero soldato messo di vedetta ha questi ricordi su avvenimenti accaduti o desiderati senza perdere mai la consapevolezza del suo ruolo e quella di far parte di un esercito in ritirata. Tutte le metafore sono colte in pieno, sono memorabili la scena dei tocchi di campana nonchè il dialogo con la prostituta e l'incursione con violenza carnale. Buono.

Eccentrico war movie che ci fa assumere letteralmente il punto di vista solipsistico di una vedetta tedesca appostata su un albero, dimenticata dal proprio esercito, progressivamente in preda ai propri sogni, deliri e incubi, affogati nel limbo di una guerra non ancora finita che si dischiudono su uno "straniante" reale, spiato attraverso il medium visivo dello sguardo furtivo e il focus del mirino di un'arma, che mettono in atto la dinamica dell'immaginazione, Žižek docet. Solo quest'anno lo sfortunato Fred Robsahm ha rivisto il film.

Raffaele Andreassi, ottimo reagista di corti, dimostra di saperci fare anche con i lungometraggi. Film di grande semplicità tecnica ma dai complessi risvolti psicologici, praticamente privo di dialoghi, in cui le immagini la fanno da padrone e lo fanno bene perché la fotografia è molto interessante. C'è un solo protagonista, un soldato tedesco rimasto solo durante la ritirata e tutto ruota attorno a lui. Non era facile realizzare qualcosa di simile, ma il regista vi riesce. Molto buono.