The jester - Film (2023)

Krawchuck si avventura finalmente nel lungometraggio, sperando di popolarizzare una volta per tutte la figura del suo micidiale Jester. Purtroppo sbaglia strada: focalizzandosi sulle beghe familiari di due sorellastre con padre suicida, il regista sembra sminuire la vena cupamente giocosa delle origini, perdendosi fra melensaggini e banalità drammatiche di stampo blumhousiano (il cast mediocre non è d'aiuto). Il villain, troppo moderato in estrosità e crudeltà, si comporta come il cuginetto PG-13 di Art il clown o il figlioccio creepy di Funnyman, scadendo nell'anonimato. Deludente.

Nella solita cittadina di provincia Usa, durante la solita festività di Halloween un entità malvagia chiamata Jester da il tormento a due sorellastre e ai poveri abitanti. L'ennesimo clown questa volta vestito con uno sgargiante completo arancione dai modi un po' british e dalle movenze di un mimo risulta molto particolare ma non incisivo. Il film si perde per l'intera durata sulle beghe familiari delle due povere sorellastre rendendo il film soporifero. Il sangue è centellinato, gli omicidi pure e i brividi si rimandano alla prossima volta. Tanto guardabile quanto dimenticabile.

Halloween. Due sorelle che hanno perso il padre si trovano alle prese con un tizio che sembra il joker vestito di arancione (come le zucche) ma più simile a Art, ed effettivamente questa pellicola sembra per molti versi derivativa dal filone Terrifier: è una maschera e non trucco, ma le fattezze sono molto simili; si esprime come un mimo; le differenze: minor splatter, non uccide direttamente ma in maniera soprannaturale con giochi di prestigio. La sceneggiatura e la regia potrebbero sollevare il tutto; accade? No: piuttosto tedioso, perfino nel confuso pseudo psico-twist finale.