Fuori dal giro - Corto (2001)

Il termine “giro” può avere diversi significati ed è proprio su questa polisemia che Marcello Cotugno imposta il suo corto, avviandosi lungo una certa direzione per poi cambiare all’improvviso rotta nel finale: la medesima idea poi riproposta dieci anni dopo da Alessia Barela – qui coprotagonista accanto ai bravi Valerio Aprea e Giorgio Colangeli – nella sceneggiatura di Nelle sue mani. La fotografia sbiadita e i titoli di coda stile film anni Ottanta conferiscono un insolito aspetto vintage.

Il tipo si è ritirato nell’isoletta, ma ecco arrivare un emissario per riportarlo “nel giro”. Siamo al consueto gioco degli equivoci, con divertito svelamento finale: di che giro si tratta? malavitoso? Il cortometraggio è ben realizzato e gli attori bene in parte, ma la zuppa è tirata un po’ troppo per le lunghe: dopo pochi minuti già si capisce che il “giro” è qualcosa di innocuo nonostante le apparenze, e allora perché continuare con le misteriose allusioni? Così cala la tensione e anche la curiosità. Carino, ma squilibrato.