Hellraiser: Hellworld - Film (2005)

La consueta comparsata di Bradley-Pinhead e dei suoi confrati è solo un pretesto per agganciare questo filmetto mediocre al fascino della saga barkeriana. In realtà, la storia utilizza il contesto di un gioco di ruolo ispirato ad Hellraiser per una vicenda thriller nella quale il soprannaturale demoniaco del mondo cenobitico viene introdotto solo come coda posticcia. Non è tutto da buttare, ma credo che gli appassionati della serie rimarranno delusi. Da rilevare l'ormai triste presenza di uno svendutissimo Lance Henriksen.

Gruppetto di nerd maniaci di un videogame online perde un caro amico. Finiranno a un party nel mondo di Hellraiser. L'ottavo episodio parte da un plot attuale, il mondo dei videogames online e finisce... non si sa dove, perché il finale smonta ogni situazione precedente. Pochissimi gli effetti speciali e attori assolutamente sconosciuti, a parte Lance Henriksen e Doug Brabdley. Come sempre le scene con Pinhead giustificano in parte la visione. Solo per i completisti della serie.

Dopo tanto peregrinare si arriva a dare un’ulteriore sterzata alla serie finendo per condurla in un burrone senza via d’uscita. Gli ingredienti per il filmetto da adolescenti appassionati di pseudo horror ci sono tutti, a cominciare dalla scelta della colonna sonora e proseguendo col manipolo di giovincelli ebeti in cerca di emozioni forti. Pinhead è confinato a qualche comparsata qua e là, oltre ai soliti minuti finali in cui sfoga le proprie pulsioni. Il supplizio vero è veder nascere questi inutili e scialbi seguiti, del tutto evitabili.

Un gruppo di ragazzi dediti al culto di Hellworld partecipa ad una festa a inviti. Quello che all'apparenza sembra essere un gioco in poco tempo si trasformerà nell'incubo da loro tanto desiderato. I sequel della saga si susseguono senza soluzione di continuità e la qualità riesce a peggiorare di volta in volta. Serve poco l'aver "richiamato alle armi" il povero Doug Bradley nei panni di Pinhead, in quanto viene ridotto a un ruolo marginale e poco significativo. Una menzione bisogna farla al buon Lance Henriksen, che qui si ricicla in un ruolo quanto meno decoroso.

Discutibile, ma non pessimo film dell'orrore. Pinhead appare per meno di cinque minuti e per una volta non è l'attore principale. Per il resto fotografia scialba, ambientazioni scarne, trama insolita e slegata dal resto della saga (per alcuni versi). Nel cast fa una buona prova il rodato Lance Henriksen mentre il resto del cast, essendo composto più che altro da giovani (eccetto Doug Bradley), magari non impressionerà troppo. Vedibile, anche se ormai la saga è "bollita".