Vita ordinaria di un gruppo di poliziotti di LA, quelli che vanno di pattuglia sulla strada. Non investigano sui grossi casi, si occupano di faccende di poco conto, rischiando la pelle, l'equilibrio mentale e la famiglia. Aria da B-movie, ritmo serrato, alternanza riuscita di toni leggeri e tragici, direzione d'attori sicura che valorizza tutti, con ovvia menzione per i due protagonisti Keach e Scott, come sempre grande nel ruolo del veterano che non riesce a vivere senza la divisa. Intenso e amarissimo.
Un poliziottesco americano, bellissimo. Gli agenti sono trattati come esseri umani, con vizi, difetti e con la sensibilità intaccata dal loro lavoro. Non c'è il superman in divisa, quello invulnerabile ai proiettili ed allo stress, in mezzo al buio degli anni 70. È dura la vita dell'agente: sottopagato, arruolato per convinzione o per sfamare la propria famiglia, quando si viene da certi quartieri. Controverso, mostra bene i loro fallimenti, ma gli uomini in divisa non ne escono male, sia quelli che rimangono vivi che i loro colleghi, quelli morti con onore.
MEMORABILE: Il finale, amarissimo, colpisce allo stomaco più di una fucilata!
Un buon film diretto da un regista di solido mestiere come Richard Fleischer. Tratto da un libro di Joseph Wambaugh, figlio di poliziotto ed ex poliziotto a sua volta, profondo conoscitore del mondo che racconta; è uno spaccato realistico della vita degli agenti di polizia (con i loro difetti e le loro virtù), senza ricorrere a scene esageratamente spettacolari. Ottimo George C. Scott, ben coadiuvato da Stacy Keach a dal resto del cast attoriale. Un tipico prodotto della Hollywood anni '70 che merita la visione.
La vita di un gruppo di poliziotti alle prese con il duro lavoro e la loro altrettanto dura vita privata. Fleischer dirige con mestiere senza strafare con l'azione, ben calibrando la messinscena delle vite dei due protagonisti legati, seppur in maniera diversa, allo stesso destino. Film poco noto, ma meritevole di una visione. Adatto agli amanti dei polizieschi Anni '70.
MEMORABILE: La corsa in macchina con Stacy Keach, sbronzo, agganciato allo sportello.
Fleischer dirige con la consueta bravura un poliziesco metropolitano abbastanza in controtendenza rispetto ai dettami del genere: stavolta non imperversa il solito sbirro tutto d'un pezzo, ma ci si sofferma sulle vicissitudini dei semplici agenti di pattuglia, alle prese con la delinquenza comune, la routine, i problemi personali e un destino che non risparmia i suoi colpi bassi. Scott è una certezza nei panni del veterano incapace di reinventarsi una vita senza l'uniforme, ma Keach riesce a rubargli a più riprese la scena. Finale amarissimo.
Dai romanzi dell’ex poliziotto Joseph Wambaugh sono usciti due dei migliori polizieschi degli anni 70, questo e I ragazzi del coro. Meno grottesco rispetto ad Aldrich, il film di Fleischer si distingue per il realismo senza fronzoli con cui descrive la routine quotidiana di queste giacche blu, in perfetto equilibrio tra azione ed approfondimento psicologico. Fleischer, regista spesso sottovalutato firma un piccolo classico degno di recupero, realistico e commovente, pessimistico ma con un filo d’ironia. Grande prova corale del cast in cui figurano anche Poncharello, TC e Weezy.
MEMORABILE: Il tour con le prostitute nel furgone cellulare; Il saluto di Scott; La sentenza di divorzio di Clifton James; La sparatoria nel parcheggio.
Spaccato sulle mansioni notturne della polizia di Los Angeles. Soggetto equilibrato nel trattare qualche situazione individuale all'interno del degradato contesto urbano. Il quadro non è negativo a priori, ma lo diventa man mano, come ad anticipare la realtà settantiana. In brevi momenti i toni vengono alleggeriti, ma è una triste consolazione. Keach fa il duro il meno possibile e lascia trasparire umanità; il migliore è Scott, simbolo dello sconfitto col sorriso sulla bocca.
MEMORABILE: Appeso fuori dalla macchina; Le prostitute ubriache.
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In dvd per A & R Productions, disponibile dal 14/01/2022
HomevideoRocchiola • 21/01/22 08:32 Call center Davinotti - 1260 interventi
Grazie alla benemerita A&R finalmente recuperiamo questo piccolo classico dimenticato, mai uscito prima in DVD sul suolo italico. Probabilmente è stato utilizzato il master HD del Bluray americano. Il video panoramico 2.35 appare pressoché perfetto, pulito e dalla buona definizione. L’audio italiano d’epoca è sempre mediamente chiaro e potente. Un ottimo recupero da acquistare al volo prima che sparisca dalla circolazione.