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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/07/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Rigoletto - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Redeyes - Grande esempio di cinema:
Dusso, Disorder, Raremirko, 124c, Metuant - Davvero notevole!:
Puppigallo, Galbo, Renato, Lovejoy, Markus - Quello che si dice un buon film:
Pigro, Magnetti, Ale nkf, Mco, Hearty76, Giùan - Non male, dopotutto:
Hackett, Tuxtucis - Mediocre, ma con un suo perché:
Ciavazzaro
Umorismo, buoni sentimenti, lezioni di vita e un'unità familiare tale da superare qualunque problema (qui, ovviamente, sono tutti risolvibili). E' ovvio che la chiave del successo della serie sia Bill Cosby (molto simpatico, decisamente spiritoso e capace con un'espressione di sintetizzare perfettamente lo stato d'animo, o l'umore del momento). La moglie (con la bocca e i denti più grandi che abbia mai visto) e i figli (un maschio e quattro femmine) fanno comunque la loro parte (più che altro creano giustamente problemi). Irresistibile la più piccola. Da vedere.
Famosissima serie televisiva trasmessa e ritrasmessa tantissime volte nei canali televisivi italiani e in tutto il mondo, "I Robinson" rappresentano la famiglia modello fatta su misura. Bill Cosby è un padre di famiglia strepitoso ed è uno spasso vederlo all'opera. Innumerevoli i premi che questo telefilm ha vinto ed ogni volta che accendo la tv e trovo questa simpatica serie (pur avendo visto le puntate tantissime volte) è difficile che non mi fermi a guardarla ancora.
Tra le prime serie a mostrare il quotidiano di una famiglia di colore della media borghesia americana (insieme ai Jefferson) I Robinson hanno il loro punto di forza nel bravissimo Bill Cosby, vero e proprio mattatore della serie ed attore particolarmente versato nel genere della sit-com brillante. Cosby è contornato da un simpatico cast di caratteristi; la sceneggiatura dei singoli episodi è buona (con punte di eccellenza) con una sapiente alternanza di tempi comici e momenti di riflessione.
Partendo dalla moda dell'epoca, quella di raffigurare la borghesia di colore emergente negli Usa, i Robinson hanno il loro punto di forza nella simpatia e l'abilità di Bill Cosby (vera icona del cinema afro americano) che ha voluto fortemente la serie. Peccato per la vena eccessivamente buonista e moralista che rende la serie spesso tediosa e molto inferiore ad altre sitcom del genere che in precedanza avevano furoreggiato (Sanford & son, i Jefferson).
I Robinson hanno fatto epoca e Bill Cosby ne era il leader, mattatore, punta di diamante; ma questo non significa che gli altri non fossero bravi, solo che non si poteva prescindere dal ghigno di Cliff. Geniale l'alternanza tra momenti scanzonati, piccole disgrazie ed i sermoni di Cosby. Nella eterogeneità della famiglia è, tuttavia, forte, evidente il senso d'insieme, l'omogeneità nel momento del bisogno. Le ultime stagioni sono un po' meno brillanti delle prime nonostante il livello sia ottimo!
Serie di culto, dalla quale però non sono mai stato gran seguace. Intendiamoci, Bill Crosby è un ottimo interprete, ma non ho mai riso davvero di gusto, guardando un episodio. Tutti troppo caratterizzati da un'eccessiva staticità (opinione personalissima) e da una certa ripetitività. Insomma, dal mio punto di vista bocciata, come serie.
Famiglia di neri borghesi a New York: lui e lei professionisti, e ben 5 figli da gestire. Celebre sit-com dal buon ritmo comico e dall'eccellente exploit interpretativo del protagonista Bill Cosby. Una serie tv su un registro brillante, che sa orbitare attorno ai fulcri dell'umanità e dell'infaticabile allegria dei personaggi e delle situazioni create. Al contrario delle raffiche di pura comicità dei Jefferson, infatti, i Robinson schierano buoni sentimenti: non vicini su cui spettegolare, ma amici con cui confidarsi in allegria.
Divertente sit-com con protagonista una famiglia talmente irreale ed idealizzata che qua e là diventava persino fastidiosa. Almeno ai miei occhi... in ogni caso era molto divertente, anche se persino da bambino mi sembrava strano che il nonno dei Robinson avesse palesemente la stessa età del padre! Da antologia le gag con protagonista il migliore amico di Theo, tale "Scarafaggio". Altri tempi, comunque.
Come si fa a non amare i Robinson? La famiglia perfetta, felice, con il padre più simpatico del mondo? Davvero un bel prodotto, divertente ma sempre misurato, che non stanca mai: col tempo i Robinson diventano quasi dei membri della nostra famiglia, tanto sono simpatici. Sempre il migliore, del genere 'family'.
Serie molto piacevole, rassicurante direi. Il vero mattatore è Bill Cosby simpatico e istrionico, che, anche quando la sceneggiatura virava verso l'ovvio, riusciva sempre a dare un tocco frizzante. Un cast molto affiatato, in cui svetta anche la piccola Rudy. Qualche eccesso di morale la rende inferiore a The Jefferson e avversata (almeno penso) dagli afroamericani (ICE T, cantante rap, l'ha usata come modello di come le cose non stanno in america per i neri).
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Storica e celeberrima serie tv con un indimenticabile nonchè inimitabile Bill Cosby. Certe gag in alcuni episodi a tratti raggiungono davvero l'intento (mi ricordo per esempio quella di un televisore che esplode), facendo per davvero ridere lo spettatore. Forse la famiglia qui rappresentata è un po' troppo poco problematica, un po' troppo perfetta per poter risultare abbastanza credibile, ma è sempre e comunque un piacere guardare i vari episodi. Memorabile il doppiaggio italiano ad opere del compianto Ferruccio Amendola.
MEMORABILE: Gli attori protagonisti; come al solito il "Mirko Teorema tv" è rispettato: "facce giuste e non anonime nelle sit com giuste = successo assicurato".
A suo tempo ebbe un fenomenale successo. Oggi sarebbe apprezzabile e nulla più. Ben scritta, con alcune gag azzeccate e personaggi ben delineati, ha il suo punto di forza assoluto nella straordinaria prova di un Bill Cosby mai più a questi livelli. È lui il mattatore indiscusso della serie, gli altri si adeguano al suo ritmo. Memorabile la colonna sonora.
MEMORABILE: In uno degli ultimi episodi della serie, Cliff e la moglie sono a letto e Cliff ad un certo punto dice "Facciamo contento Berlusconi"...
Fra i primi telefilm a raccontare la storia di una divertente e scatenata famiglia americana di colore. Le trame delle puntate sono molto gradevoli e grazie all'ottima interpretazione di Cosby, I Robinson è un telefilm molto riuscito anche dal punto della caratterizzazione dei personaggi: tutti molto diversi tra loro, ma piacevoli come la figlia più piccola che ci regala dei carini siparietti comici col grande Cosby. Non annoiano mai, sembrano quasi di famiglia.
Una serie che ci ha accompgnato per molti pomeriggi e preserali, con l'istrionico dott. Cosby a far da mattatore con la sua simpatia e la sua inconfondibile mimica facciale. Le storie sono semplici estratti della vita quotidiana, sicuramente romanzati e a forziori parametrati alla famiglia rappresentata, ma comunque mai spocchiosi e molto spesso educativi. Non ci sono volgarità e le cose più "osées" non superano qualche massaggio defatigante ai piedi della bella Rashad. Per tutta la famiglia.
Simpatica sit-com anni '80, con protagonista l'attore Bill Cosby nel ruolo di un ginecologo alle prese con gli abituali problemi familiari. Non è facile essere marito devoto e padre di cinque figli (quattro femmine e un maschio), ma Bill Cosby qui ci riesce benissimo, anche grazie alla simpatia di chi gli sta attorno. Quando vedevo questo telefilm mi immedesimavo in Theo, il figlio, ma devo ammettere che ho sempre avuto un debole anche per la piccola Rudy, che era la cocca di casa. Risate, buoni sentimenti e guest-star a gò-gò. Quattro.
MEMORABILE: Il mitico Danny Kaye nel ruolo di dentista, che aiuta la piccola Rudy a convincere un suo amichetto a farsi vedere i denti.
Una simpatica ed interessante serie che, irrimediabilmente, accomuna il bagaglio dei bei ricordi di molti. A cavallo degli anni '80/'90 l'ho seguita per intero, tuttavia rivederla oggi non mi coinvolge pienamente come una volta; ma questa non vuol esser una detrazione gratuita nei confronti d'una bella e storica sitcom, che tratta temi importanti come i valori familiari, le difficoltà del vivere in società, la "multirazzialità" etc. Molto grazioso anche lo spin off di Denise che va all'università.
MEMORABILE: Il cognome della famiglia, che da "Huxtable" non si sa come muta in "Robinson" nell'edizione italiana.
Nella breccia aperta con successo dai Jefferson si infilano da trionfatori i Robinson, altra famiglia di colore, benestante e con 5 figli da inseguire. Bill Cosby (doppiato da Ferruccio "Magno" Amendola) riesce in maniera strepitosa, con battute fulminanti e una mimica facciale da urlo, a confezionare una serie che, oltre ad essere divertente, avrebbe qualcosa (tanto...) da insegnare ai genitori su come si educano i figli. Perfetti tutti gli altri personaggi, in particolare Claire (Phylicia Rashad), complice di Cliff. *****
Serie TV di qualità superiore rispetto agli standard d'epoca: non tanto per la formula basata sulle avventure della media famiglia americana e nemmeno perché essa sia composta di persone di colore benestanti (fatto non così scontato che tuttavia ha una forma di riscatto), tanto perché può beneficiare (è la spina dorsale!) di Bill Cosby. La sua vivacità è irresistibile, ma si può contare - per amore del vero - su un buon cast di contorno davvero funzionale. Per certi versi la serie si può considerare tra le migliori degli Anni '80.
Di questa sit com ricordavo che le le prime serie erano migliori di quelle successive, nelle quali l'intento didascalico spesso aveva il sopravvento sul lato comico. Riguardando le puntate, tutte queste impressioni escono assai rafforzate; aggiungo che il pur bravo protagonista tende troppo a fare il "negro", che la bellissima moglie è antipatica (come le bambine piccole) e che solo i personaggi di Denise e Theo riescono ad avere una caratterizzazione.
Rivista oggi mi fa lo stesso effetto di allora: una spanna sopra le altre sitcom del periodo grazie soprattutto al suo protagonista Bill Cosby nel ruolo di una vita, a un cast perfetto e a toni sempre leggeri e divertenti. Non si scade mai nel melodramma o nella stucchevolezza (sebbene qualche volta vi sia una punticina di moralismo di troppo) e la serie riesce nel suo intento, ovvero divertire fornendo esempi educativi che andrebbero bene anche oggi.
MEMORABILE: Una fra tutte, la puntata in cui Cliff viene costantemente spedito fuori sotto il nubifragio a comprare ingredienti.
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Telefilm (come si diceva un tempo) o sit-com (come si è imparato a chiamarle poi) dal notevole impatto sociologico: la sua messa in onda nel prime time di Canale 5 fece sì che in tanti, più di quanto non fosse accaduto con I Jefferson o Arnold, "familiarizzassero" con tematiche e volti cui non si era abituati in toto o che si ritenevano improntati ad altro tenore di vita. A rivederlo affiora più sensibilmente certa ipocrisia mentre si confermano ritmo notevole e l'astuto dosaggio di tempi comici e frangenti al saccarosio. Cosby gigioneggia esasperantemente, Bonet e Rashad bellissime.
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- Per gli amanti di Robert Culp, come te Zender, sappiate che l'ex-socio di Bill Cosby in Partita a due ha partecipato ad una delle puntate di questo telefilm, nel ruolo di un amico di Cliff di nome Scott Kelly. Per chi ha visto il famoso telefilm spionistico interpretato dal duo negli anni'60, sa che i personaggi di Robert Culp e Bill Cosby si chiamavano Kelly Robinson (Culp) e Alexander Scott (Cosby). Ergo, Scott Kelly è un anagramma!Ultima modifica: 27/10/10 11:41 da 124c
- Ahah, bella questa, geniale (non lo chiamerei anagramma ma fa lo stesso).
- Zender ebbe a dire:
Ahah, bella questa, geniale (non lo chiamerei anagramma ma fa lo stesso).
Un omaggio dei bei tempi andati, allora! Robert Culp cinquantenne, negli anni'80, era altrettanto ironico quanto il simpatico Bill Cosby, due fratelli che si compensavano a vicenda. La puntata in questione trattava di una cena fra i due amici, con le rispettive mogli, dove Scott confidava a Cliff, fra una battuta e l'altra, d'aver avuto un grave attacco di cuore e di essere stato operato per questo. Non per questo, i due "ragazzoni", tornati a casa Robinson, smettono di sfottersi a vicenda, continuando in cucina a diquisire di problemi familiari e di cuore. Siccome uno dei tormentoni dei Robinson era la dieta che Cliff voleva sempre tradire con panini assortiti e schifezze varie, Scott trova un cartone di pizza, lasciato dal figlio di Cliff in frigo, ed invita l'amico ginecologo a mangiarsela "come dopo-cena". Cliff tira fuori da un nascondiglio un pacchetto di patatine fritte che servono a "condire" la pizza, davanti agli occhi ironici di Scott, i due stanno per assaggiarla quando arrivano le mogli a salvarli da una pesante ulcera, o peggio. Episodio delizioso, un "film" nel telefilm, dove Culp è doppiato dal grande Cesare Barbetti, che è perfetto con Ferruccio Amendola/Cliff, come era altrettanto "giusto" con Pino Locchi/Tony Curtis come voce di Roger Moore in Attenti a quei due. Simpatico no? - Volevo giusto segnalarlo io! Qualche giorno fa su k2 hanno trasmesso una puntate de I Robinson nella quale alla fine Robert Culp gioca a carte con Cliff. Qui però faceva la parte dell'amico e non dell'assassino!
- Ale nkf ebbe a dire:
Volevo giusto segnalarlo io! Qualche giorno fa su k2 hanno trasmesso una puntate de I Robinson nella quale alla fine Robert Culp gioca a carte con Cliff. Qui però faceva la parte dell'amico e non dell'assassino!
Beh, i due erano amici anche nella realtà.
