Il bacio della morte - Film (1995)

Il Bacio della Morte è caratterizzato dal personaggio di Nicolas Cage (Little Junior). Iracondo, furioso, dal fisico massiccio ma dalle capacità intellettive limitate. Crea anche per se stesso l'acronimo B.A.D.: Bastardo, Autoritario, Dominante. Dice che lo usa per focalizzare i suoi obiettivi. Ah, dimenticavo: fa sollevamento pesi con le ragazze sul bancone del bar. Film discreto, ma l'espressione facciale da cane (con rispetto per i cani) bastonato di Caruso stufa dopo 5 minuti.

Pellicola che non si distingue certo per originalità (la sceneggiatura non ha particolari guizzi), ma che ha una dote fondamentale per la riuscita di un film, la capacità di coinvolgere lo spettatore, grazie a una narrazione senza fastidiose pause e a un Cage palestrato, violento e schizzato, con problemi di asma, che dà quel tocco in più, facendo passare in secondo piano il protagonista (penalizzato da un doppiaggio inadeguato), che in quanto a personalità perde sicuramente la sfida col pazzoide, che si allena facendo sollevamento ragazze e ha una "logica" tutta sua. Bravo l'"amico" bastardo.

All'irritante faccia e carattere da perdente a oltranza interpretata da Caruso (anche se con riscatto finale) fa felicemente da contraltare una delle migliori caratterizzazioni di un Cage che a inizio carriera era tutta un'altra storia. Buona la sceneggiattura di Price, cast e caratterizzazioni di contorno indovinate: dal paranoico Omar/Rhames alla carogna e cinica figura di Tucci/Zioli passando per il duro Jackson/Hart. E c'è anche la sensuale Helen Hunt! Peccato per il doppiaggio. Nel complesso comunque è sicuramente buon cinema.

Una solida sceneggiatura, una buona regia e soprattutto un cast davvero stellare, a partire dall'ottimo Rapaport, che ha un personaggio sgradevole ma di grande efficacia. Sam Jackson, quasi assente nella prima parte, si riscatterà nella seconda affiancando Caruso nella lotta a Little Junior (un Cage tanto violento quanto tamarro). Schroeder dirige con sapienza, pur senza raggiungere le vette di tensione di Inserzione pericolosa e tiene vivo l'interesse sino al finale, che forse appare un po' sbrigativo. Nel complesso comunque un buon film.

Prevedibile eppure coinvolgente grazie alla buona caratterizzazione dei personaggi e a una melodrammaticità di fondo che ci fa appassionare al loro destino. La regia corretta inoltre sa ben dosare tempi morti e altri più violenti e accelerati. Cast di prima grandezza con un buon Caruso, Cage in versione pazzoide e i sempre validi Jackson e Tucci. Bella la fotografia della metropoli notturna, buon finale.