Il re degli scacchi - Film (2021)

Quando si rimane vittime dell'orrore vi sono due possibilità: rassegnarsi o lottare. Il protagonista sceglie la seconda servendosi della sua abilità negli scacchi. Pellicola indubbiamente ingegnosa che, invece di soffermarsi sulle torture fisiche, preme su quelle psicologiche (ben peggiori) in grado di disgregare con lenta inesorabilità tutte le certezze sulle quali si basava sino a poco tempo prima la vita di Bartok. Non scevro di qualche lungaggine iniziale né della tendenza all'effetto eclatante (vedasi le partite), eppure elegante, cinico e ottimamente interpretato da Masucci.

Arrestato dalla Gestapo che vuole ottenere i codici d'accesso dei depositi da lui gestiti per conto dei suoi clienti, un avvocato viennese cerca di resistere alle torture più psicologiche che fisiche a a cui è sottoposto... Da un bel racconto di Zweig, una parabola sulla resistenza all'oppressione in cui gli scacchi, inizialmente rifugio mentale in cui nascondersi per conservare la lucidità e la forza d'animo, si trasformano via via in un labirinto in cui si rischia di perdere la ragione. Film non privo di difetti ma intrigante, di buona fattura, con Masucci ottimo protagonista.