L'amantide - Film (1977)

L'amantide

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/08 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 1/08/08 20:51 - 3807 commenti

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Ennesima famigliola (ben poco) cristiana, capeggiata dalla vecchia e maligna Teodora. Quando il marito della bella Eleonora Santoro (Erika Blanc) rimane paralizzato, l'avvenente signora cerca conforto tra le braccia d'un altro. Viene ostacolata dalla suocera, che mette avanti il figliastro Rodolfo (Aldo Reggiani). Nutrito ed interessante il reparto femminile, sul quale spicca la piacente e delicata Pia Giancaro. La Blanc gigioneggia come suo solito, sicura d'esser apprezzata, ma sceneggiatura, realizzazione e regia han del penoso...

Ronax 9/02/10 23:49 - 1260 commenti

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Drammone a tinte erotiche che vorrebbe tracciare un torbido quadro familiare e sociale di decadenza e di sfacelo. A dirigere però non c'è l'autore di Vaghe stelle dell'Orsa o quello di Teorema, ma un regista incapace di dare il minimo senso ai movimenti della mdp, che vaga abbandonata a se stessa fra ombrosi paesaggi autunnali disseminati di foglie morte e di ville diroccate. Una innominabiile congrega di filodrammatici si agita grottescamente, commentata da una micidiale musica da melodramma che dà un colpo definitivo al tutto.
MEMORABILE: Lo strip della sempre pregevole Erika Blanc, che è anche l'unica attrice che in questo film possa definirsi tale.

Fauno 15/08/11 21:26 - 2215 commenti

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All'inizio è pesante da accettare e da affrontare, ma la sua maestria sta nel concetto di stirpe, blasone, esplicitato nel senso di una reazionarietà più estrema, ben decorata dal sadismo mentale più meschino. Quasi peggio della più sanguinaria associazione a delinquere, visto che qui non c'è neanche la minaccia di morte, ma il condizionamento totale e continuo fino alla più completa desertificazione interiore. Da vedere assolutamente.
MEMORABILE: Il modo di parlare della zia, le sconvolgenti nudità della Blanc.

John trent 26/08/11 09:51 - 326 commenti

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Triste, decadente e anche piuttosto squallido nelle idee e soprattutto nella realizzazione; non bastano certo un paio di nudi full frontal della Blanc (comunque notevoli) a risollevare le sorti del tutto. Emblema dello squallore generale è la scena del suicidio di Piero Mazzinghi che si getta nel fiume perché ha la moglie lesbica: uno "splash" fuori campo... Reggiani poi sembra Massimo Ranieri! Una noia mortale.

Daidae 11/01/12 12:50 - 3193 commenti

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Mi aspettavo di peggio. Inizialmente ci dobbiamo sorbire assurdità come persone che paralizzate diventano anche mute (?) e suicidi nel laghetto, poi questo dramma prende svolte psicologiche e sorvolando sui tanti scivoloni del regista lo si può pure vedere senza lamentarsi troppo. Cast pessimo, composto da attori inespressivi (non a caso quasi tutti con poche pellicole all'attivo); salvo solo la Blanc, anche se non al suo meglio. Due pallini direi che ci stanno tutti.
MEMORABILE: Andrea Aureli rimane paralizzato, diventa muto e gli crescono i capelli.

Tersilli 8/09/15 14:44 - 61 commenti

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Morboso ritratto di famiglia alto borghese diretto da Amasi Damiani. La prima mezz'ora è noiosa e lenta, ma nel secondo tempo il film sale nettamente di qualità, diventando un bellissimo dramma familiare dai risvolti erotici fino ad arrivare agli ottimi dieci minuti finali. Erika Blanc è splendida, mentre le altre interpretazioni lasciano a desiderare non poco. Buone le musiche e molto adatto il titolo. In assoluto il miglior film del regista. ***/***!
MEMORABILE: La bellissima Erika Blanc; Gli ultimi dieci minuti.

B. Legnani 18/11/15 00:12 - 5548 commenti

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"Abbastanza curato", dice Damiani: parzialmente vero. Purtroppo manca una trama credibile, abbondano gli snodi irrisolti (che è successo al personaggio di Aureli? come si nasconde il fattaccio finale?), il cast non è adeguato o per capacità o perché fuori ruolo: si salvano la Blanc e la Ferro, benché troppo teatrale e costretta a ripetere "Santoro" fino alla noia. Rovina in un finale (con tavolata spopolata, alla Deserto di Zurlini!) voluto drammatico, ma reso grottesco. Curiosamente qui la Giancaro si chiama Anna e la Zinnemann si chiama Pia.

Markus 18/12/15 20:19 - 3693 commenti

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Melodrammone settantiano/borghese che s'inserisce appieno nel filone del "sesso in famiglia" allora in voga, ma con decisa virata sul morboso e su un'esplicita sessualità (solamente smorzata dai tagli in censura). L'ambientazione invernale in un’antica villa, il ritmo non esaltante e i violini che seguitano a suonare un'agghiacciante nenia monocorde per tutta la durata non aiutano lo spettatore a essere vigile del tutto, tuttavia è lo spaccato di un certo tipo di cinema destinato a fugaci apparizioni in cinemini di periferia.

Homesick 15/03/16 11:03 - 5737 commenti

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In primo piano si impone il torbido ritratto di una alta borghesia gretta, amorale e marcescente, descritta in un'ambientazione di gusto letterario che la isola in modo a tratti claustrofobico, facendone percepire il lezzo di morbosità e morte. Tra gli attori risaltano la toccante figura di Mazzinghi con la sua scelta di un destino "panico" e quella opprimente della Ferro, gelida matriarca che consuma sé e gli altri in un ipertradizionalismo patologico. Regia piuttosto statica, erotismo blando - peraltro non finissimo - e qualche buco diegetico di troppo; di grande effetto il geniale titolo.
MEMORABILE: Il disperato Mazzinghi che cerca di consolarsi con i suoi amati libri e dischi.

Mco 8/06/16 16:00 - 2330 commenti

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L'immagine migliore del film vede uno splenetico Mazzinghi confrontarsi con le acque del lago. Il riverbero della sua tristezza lo inghiotte in un'estasi di liberazione mortale. Damiani tratteggia l'inquietudine di una borghesia incapace di progredire e tenere il passo coi tempi, schiava degli impulsi più bestiali e del ricordo dei giorni che non tornano più. La Blanc è superba nella sua sfrontatezza quasi quanto la Zinnemann e le sue ossessioni omoerotiche. L'uomo, qui, è puro contorno. Poesia decadente da riscoprire.
MEMORABILE: L'orazione-testamento, in limine mortis, di Piero Mazzinghi.

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  • Discussione B. Legnani • 3/11/15 00:07
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    Sarà proiettato al Cinema Trevi (Roma), domenica 15 novembre, alle ore 19.00

    LA RASSEGNA COMPLETA:

    http://www.fondazionecsc.it/events_detail.jsp?IDAREA=85&ID_EVENT=1604&GTEMPLATE=newsletter_mailing_ctTrevi.jsp
    Ultima modifica: 3/11/15 10:51 da B. Legnani
  • Discussione B. Legnani • 18/11/15 00:13
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    Segnalo una bizzarria onomastica. Il personaggio di Anna Zinnemann ha nome che inizia con Pia, mentre quello di Pia Giancaro inizia con Anna!
    Ultima modifica: 18/11/15 00:14 da B. Legnani
  • Discussione B. Legnani • 18/11/15 11:39
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    CAST. Non esiste Galliano Bertini. Errore di IMDb (che sta per essere corretto), per i due crediti finali, che sono Galliano Sbarra, Mario Bertini.
    Sbarra, peraltro, nel film non lo ho notato.
  • Discussione Zender • 18/11/15 17:01
    Capo scrivano - 47856 interventi
    Ok, sistemato.
  • Discussione Markus • 18/12/15 18:45
    Scrivano - 4775 interventi
    E' del 1976, non '77 (censura: 67913 del 23-02-1976). Poi cancella ;)
  • Discussione B. Legnani • 18/12/15 19:15
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    Markus ebbe a dire:
    E' del 1976, non '77 (censura: 67913 del 23-02-1976). Poi cancella ;)

    Mi pare che noi consideriamo la ppp, però.
  • Discussione Markus • 18/12/15 19:24
    Scrivano - 4775 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    E' del 1976, non '77 (censura: 67913 del 23-02-1976). Poi cancella ;)

    Mi pare che noi consideriamo la ppp, però.


    Certo, può essere che sia poi stato distribuito un anno dopo. Ho visto anche qua e scrivono 1976:

    http://www.italiataglia.it/search/dettaglio_opera
  • Discussione Markus • 18/12/15 19:27
    Scrivano - 4775 interventi
    Da Italia Taglia:

    "Il giorno 10/02/1976 si è riunita la III sezione per visionare il film (...).
    La Commissione, visionato il film, ascolta i rappresentanti della produzione, esprime il parere che il film possa essere ammesso alla visione in pubblico con divieto per i minori degli anni 18, a condizione che i suddetti rappresentanti effettuino i tagli qui di seguito indicati, che la Commissione si riserva di verificare.
    1) alleggerimento della sequenza dell'accoppiamento di Rodolfo con la cameriera sotto i titoli di testa nel senso che la sequenza rimanga limitata all'approccio iniziale e ai primi piani dei visi;
    2) nella scena di violenza tra Rodolfo e la contadina, togliere immediatamente dopo il rovesciamento della ragazza sulla mola, fino alla fine.
    3) Nella scena della masturbazione dell'infermiera, togliere dal momento in cui la stessa, dopo essersi spogliata, si sdraia sul letto, lasciando solo le immagini di Rodolfo.
    4) Eliminare tutta la sequenza dei rapporti lesbici tra Pierangela e la cameriera dal momento in cui i due volti si avvicinano prima di baciarsi e dal momento in cui Pierangela spoglia la cameriera fino alla fine della sequenza.
    La Commissione, all'unanimità, visionati i tagli effettuati, e repertati nella misura di met. 86, esprime il parere che sia vietata la proiezione in pubblico del film ai minori degli anni 18. Invero, malgrado l'avvenuto alleggerimento del film ai minori degli anni 18. Invero, malgrado l'avvenuto alleggerimento in varie scene erotiche, i numerosi spunti (quali lesbismo, masturbazione femminile, violenza carnale) pur se non più descritti con morbosa insistenza e dopotutto la tematica del film, basata su torbidi rapporti sessuali nell'ambito di una disgragata famiglia, e culminanti nell'instaurarsi di una squallida relazione tra matrigna e figlio di lei marito - a ferire la particolare sensibilità dei minori predetti.
    "
    Ultima modifica: 18/12/15 19:28 da Markus
  • Discussione Zender • 18/12/15 19:31
    Capo scrivano - 47856 interventi
    Come sempre non conta la censura; la data dev'essere riferita alla prima volta che il film è stato visto in pubblico (Festival o cinema).
  • Discussione Markus • 18/12/15 19:44
    Scrivano - 4775 interventi
    Ho dato un occhio ai giornali on line e temo che il film abbia avuto oltre che un bel VM18 (pur con i tagli pesanti sopraindicati) anche la distribuzione regionale estiva (che per l'epoca era una punizione). Nel luglio 1977 fu proiettato in un paio di cinema di Firenze (da L'Unità). Ne La Stampa (Piemonte) tutto tace, quindi credo che in quella regione non fu proiettato. Altre regioni non lo so per mancanza di informazioni. 1977, quindi (pur essendo girato un anno prima, anzi, dal momento che la censura l'ha visto nel febbraio 1976, con molta probabilità fu girato nell'autunno/inverno 1975).