La formula - Film (1980)

L'idea di partenza non è male: durante la guerra gli scienziati tedeschi sviluppano un metodo per ricavare benzina dal carbone; nel 1945 però la formula scompare e, negli anni successivi, i petrolieri faranno di tutto per evitare che essa torni a galla prima di quando essi vorranno. Purtoppo lo sviluppo della trama è poco chiaro e non molto avvincente e pure gli attori recitano al di sotto dei loro standard (vedasi il grande John Gielgud, che qui sembra ben poca cosa). Rimane interessante ma decisamente non molto riuscito.

Film di spionaggio che ruota intorno ad una misteriosa formula che consentirebbe di ricavare benzina dal carbone. Diretto da un buon regista come Avildsen ed interpretato da un cast prestigioso (nel quale eccelle George C. Scott), il film è purtroppo limitato da una sceneggiatura ingarbugliata (assai più dei film del genere) che illustra alla lunga un'opera tediosa e assai poco coinvolgente per lo spettatore.

Classico film spionistico, tratto da un discreto romanzo che miscela verbosità a una lieve azione oltrecortina. L'azione talvolta latita ma nella seconda parte, con l'avvento della fascinosa Keller, il ritmo aumenta nonostante il finale privo di buonismo. Brando mostra il suo famigerato lato laido mentre Scott è sempre aziendalista. Interessante.

A Los Angeles un tenente di polizia indaga sull'omicidio di un ex collega e scopre l'esistenza di una formula ideata dai nazisti che potrebbe sconvolgere gli equilibri economici... Inizia come un'indagine classica per poi virare verso la spy story, ma nonostante una trama piuttosto complessa non riesce a coinvolgere pienamente a causa di un ritmo e una tensione zoppicanti. Ottimo cast, con Scott perfetto nei panni del fiero poliziotto che non esita a sfidare i potenti e la Keller che sembra uscita da Il maratoneta; sfizioso cammeo di Brando.

Thriller spionistico con uno spunto di partenza non malvagio ma che paga uno scarso ritmo. Colpa di una sceneggiatura confusionaria e farraginosa che limita troppo la tensione che non raggiunge mai i livelli giusti. Tuttavia un pizzico di interesse e coinvolgimento non manca e si arriva alla fine senza particolari problemi. Il trittico Scott, Brando e Gielgud fa tremare i polsi, ma solo sulla carta: un po' meglio fa il primo. Per gli altri pura routine. Così così.

Un poliziotto indaga sull'omicidio di un suo ex collega scoprendo una vasta macchinazione a livello internazionale attorno ad una misteriosa formula, scoperta dai tedeschi sul finire della seconda guerra mondiale, in grado di rivoluzionare il mercato petrolifero... Thriller complottistico che, nonostante i colpi di scena e i numerosi cadaveri che punteggiano la trama, fatica a tener desta l'attenzione, risultando più astruso che complesso. Nel cast, Scott se la cava, Brando e Gielgud si limitano alla comparsata mentre Keller riveste un ruolo simile a quello nel bel Il maratoneta.