La legge del desiderio - Film (1987)

La legge del desiderio

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E’ il film della consacrazione, per il regista spagnolo Pedro Almodóvar. Dopo opere bizzarre, surreali e sgangherate che ne avevano alimentato il mito solo tra i pochi conoscitori, LA LEY DEL DESEO detta finalmente le coordinate di quello che diventerà uno stile immediatamente riconoscibile: il mix travolgente di melodramma, noir e pulsioni omosessuali diventa un marchio di fabbrica. Eusebio Poncela, nel ruolo del regista gay al centro del film, divide le sue giornate tra l'amore per la sorella transessuale (Carmen Maura), che s’è cambiata di sesso a Casablanca, e un giovane di cui è innamorato follemente. Un ménage destinato a mutare radicalmente con...Leggi tutto l'entrata in scena dell'esuberante Antonio Banderas, che comincia ad affezionarsi morbosamente a Poncela avvertendo l'ostacolo di un avversario in amore da eliminare al più presto. Meno divertente e brillante di quanto sarà nell'immediato futuro il cinema di Almodóvar, LA LEY DEL DESEO colpisce per la sfrontatezza e la disinvoltura con la quale viene trattato un tema “forte” come quello dell’omosessualità. Fin dall'incipit il regista non ci risparmia effusioni gay, masturbazioni e baci appassionati tra uomini (ai quali partecipa con decisivo trasporto lo stesso Banderas): la sfida è quella di portare alla luce un mondo vero e vivo, pulsante e morboso. Le implicazioni noir diventano lo sbocco unico possibile di una vicenda dalla fortissima connotazione melodrammatica. Ben recitato, non così interessante nel suo svolgimento.

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Galbo 17/10/07 07:26 - 12409 commenti

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Almodovar è un regista che solitamente non evoca vie di mezzo: o si ama o si odia. Non fa eccezione "La legge del desiderio", uno dei film "manifesto" e programmatici della sua cinematografia. Storia alquanto ingarbugliata con una serie di personaggi che hanno in comune una sessualità libera (qualcuno direbbe alternativa), mescola il genere erotico, il grottesco, il surreale e il dramma lasciando però appagati i tanti estimatori del suo cinema che ha il pregio di essere sempre al limite non scadendo (quasi) mai nella volgarità gratuita.

Pigro 23/09/08 10:15 - 9690 commenti

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Intricata storia di passioni complesse, dominate dalla dittatura del desiderio. Almodóvar ci fa addentrare nei labirinti del sentimento e dell'eros (con potentissimo incipit pseudo-porno), disegnando personaggi in disequilibrio sulla propria psiche o sul corpo (la trans). Il tutto in un esilarante e trasgressivo mix di mélo e comicità, tra realismo e caricatura: perfetto camp, ben più profondo di quanto voglia sembrare (in realtà è un'amara giostra sulla solitudine), declinato in salsa ispanica, non senza venature hitchcokiane. Un film-mito.

Domino86 26/03/10 12:05 - 607 commenti

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Dopo aver visto parecchi film di Almodovar mi accorgo che cade spesso sui medesimi temi: omosessualità, droga, disagi familiari e via discorrendo. Quindi, per quanto possa piacere il regista, dopo un po' inizia a stancare (eccetto alcune pellicole che sono veramente belle). Molto bravo Banderas nell'interpretare un giovane ossessionato da un altro uomo.

Daniela 8/01/16 09:28 - 12686 commenti

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Pablo ama l'incostante Juan ed è a sua volta amato dal possessivo Antonio. Tina, sorella di Pablo, in precedenza era suo fratello, sedotto/sedotta dal padre e poi da questi abbandonata... Due righe di trama bastano a far indovinare il nome del regista, tanto sono tipiche le sue tematiche: punto di forza sotto il profilo della riconoscibilità autoriale, ma può diventare una debolezza se la trasgressione diventa routine. Qui non siamo ancora a questo punto: il film intriga e diverte con le sue iperboli dal gusto sirkiano, il cast è in parte, la confezione è brillante ma non stucchevole.

Paulaster 6/06/22 09:19 - 4443 commenti

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Regista si trova imbrigliato in una doppia storia d'amore. Almodóvar evita gratuite provocazioni e, pur parlando di incesto, masturbazione e nudità, riesce a mantenersi all'interno del melodramma. L'ultima parte, più noir, non sembra nelle sue corde (con la polizia che si dimostra ridicola). Ben girati i momenti teatrali sia per intensità che per l'aderenza al reale. La migliore è Carmen Maura, in un ruolo più difficile di Banderas; Poncela trasmette solo una certa freddezza.
MEMORABILE: Le lettere da ricopiare; Il volo dallo strapiombo al faro.

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  • Curiosità Fauno • 22/09/16 00:55
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film: