Di fatto è un thriller: ci sono gli omicidi, il sangue, l'assassino seriale, la polizia... Tuttavia la storia è talmente bizzarra e sorprendente nei suoi sviluppi da sfiorare più volte il grottesco. Che poi è l'ambiente naturale in cui si collocano un po' tutti i film di Almodóvar. E anche se con MATADOR il regista spagnolo sembra volersi staccare dalla provocazione spesso fine a se stessa che contraddistingueva i suoi primi lavori in favore di un approccio più maturo e ragionato, non si potevano recidere definitivamente i fili col passato. Così si comincia subito con Nacho Martinez che si masturba davanti alla TV guardandosi estratti splatter da film come SEI DONNE PER L’ASSASSINO...Leggi tutto (Bava) o PROFONDE TENEBRE (Jess Franco) e si continua con Antonio Banderas che stupra una modella in un vicolo e poi sviene, andando il giorno dopo in commissariato a costituirsi attribuendosi la paternità anche di altri delitti. Le indagini cominciano ufficialmente qui, ma Almodóvar non è certo tipo da girare un semplice thriller poliziesco, così inserisce di mezzo l'avvocatessa di Banderas, due madri del carattere eccentrico e molto altro, mescolando il tutto in un calderone che appare molto più complesso di quanto in realtà sia. Merito di una sceneggiatura rigorosa, di un montaggio intelligente che non fa mai perdere il filo della narrazione. In questo modo Almodóvar riesce a dire molto, a trasformare MATADOR in un film singolare e personale, che viaggia con coerenza inattesa fino alla sua citazionistica conclusione. Ottimi i dialoghi.
Tra i primi e più riusciti film del regista spagnolo, Matador opera un singolare parallelo tra corrida e vita, tauromachia ed amore/erotismo con l'aggiunta del tema dell'ossessione religiosa. Il tutto in perfetto spirito melodrammatico, così peculiare di Almodovar che ricerca (e quasi sempre trova) un difficile e precario equlibrio nelle diverse componenti del suo cinema e che lo tiene (per fortuna dello spettatore) sempre lontano dalla volgarità in cui potrebbe facilmente cadere. Belle le musiche e bravi gli interpreti.
Stupendo thriller. Io non apprezzo Almodovar come regista, ma in questo caso si dimostra un più che ottimo mesteriante. La trama cita molti film classici (da incorniciare la sequenza cinefila iniziale) o anche La Tarantola Dal Ventre Nero (nel metodo usato per uccidere i ganzi ragazzi). Finale inaspettato ed estremamente poetico, buona introspezione psicologica, colpi di scena costanti. Da notare nel cast Carmen Maura.
MEMORABILE: La sequenza iniziale, l'inquadratura finale.
E pensare che i presupposti per un melò al fulmicotone c'erano tutti: Eros e Thanatos, la coppia diabolica, omoerotismi e necrofilie assortite - tra cui quella cinefila - madri castratrici e funghi mefitici. Ci sono pure un'eclissi di Sole e i poteri paranormali... Invece è il nadir orrendo nella produzione di Almodovar, di una bruttezza mai sublime, coatto nelle provocazioni, pavido innanzi al turgore, incapace di prendersi sul serio sbanda clamorosamente verso il faceto ma lascia attoniti. S'attende il dischiudersi di grotteschi boccioli, ma vince la noia. Irrecuperabile e rattrappito.
Una curiosissima pellicola in bilico tra il thriller, la commedia e il melodramma, diretta in maniera brillante e ottimamente interpretata (ottimo in particolare il giovane Antonio Banderas). Al di là delle molte citazioni (Sei donne per l'assassino, Profonde tenebre, Duello al sole), si tratta di un film ricco di divertimento e fascino, che cala leggermente nella parte finale ma che si mantiene sempre su buoni livelli. Consigliato.
Visto in un’indecorosa versione tv massacrata dai tagli. Tuttavia il divertimento ed il coinvolgimento non sono mancati grazie ad una storia piacevole e ad un citazionismo cinefilo, ma non solo, abbastanza spinto (a partire dal Bava di Sei donne per l’assassino) ma che risulta gradevole. Un discreto Almodovar non molto conosciuto e celebrato.
La corrida, ma questa volta invece che i tori ci sono delle persone: nel momento massimo del rapporto sessuale tra due individui si uccide. Personalmente non mi è piaciuta affatto, questa pellicola. L'ho trovata molto ripetitiva e per nulla avvincente.
Le provocazioni di Pedro Almodovar non mancano nemmeno in un thriller. Giallo a molte tinte con risvolti "hitchcockiani". La scena finale è davvero di alta classe. Forse un po' troppo ripetitivo, "pesante" nella parte centrale, ma comunque un film da vedere.
Seppur storicamente necessario e di ottimo livello tecnico, a me il cinema di Almodovar (fatte un paio di eccezioni) non è mai piaciuto: alla fine della fiera, come Elio nel maggio del 1998, ho sempre la spiacevole sensazione di averlo preso in quel posto. Non fa eccezione questo zuppone alla porcara: tanti ingredienti (lo psicopatico, gli amanti diabolci, eros e thanatos, il sopranaturale) gettati alla rinfusa in una storia che non porta da nessuna parte se non sul letto, vista la ripetitività e la farraginosità del tutto. Dos bolas (le mie), * 1/2 al film.
Giallo-dramma-comico-erotico: quanti film sono? Uno di Pedro Almodovar! Cambi di registro continui e discreta violenza condiscono questo buon film del regista spagnolo. Giovanissimo Banderas. Notevole il finale ispirato dal capolavoro Duello al sole di King Vidor.
Non c'è due senza tre: cosa succede se lui, tenebroso ex torero che ha nel carniere già due donne ammazzate, incontra lei, procace avvocatezza a quota due maschi spillonati a morte? Thriller tauromachico all'insegna dell'accoppiata eros-thanatos, invero piuttosto banale dato il soggetto, questo Matador è opera certo minore nella filmografia di A., anche attore in un piccolo ruolo, ma comunque piacevole in quanto condita da citazioni cinefile e sempre in bilico sul filo dell'eccesso parodistico che smorza i toni da tragedia iberica. Godibili anche le prove degli attori.
Violento, perverso, erotico, drammatico e grottesco, Matador è un po' la summa (a)teologica dell'Almodovar-pensiero. Banderas, seppur giovanissimo, dà vita a un personaggio complesso, disturbato, a tratti inquietante. Martinez (il matador) non è da meno e lo "spillone" di Assumpta Serna non si dimentica. Già notevole, sebbene ancora marginale, Carmen Maura, che da lì a breve avrà la sua nota "crisi di nervi". Amore e morte si susseguono, si intrecciano e infine si fondono in un film che vale senz'altro la pena vedere.
Apprendista torero si accusa di vari omicidi. Partenza col botto tra masturbazione, femmina con spillone e stupro stradale, poi il film si incanala in un thriller malato. I contenuti del cinema di Almodóvar spaziano nel rapporto amore/morte, tori e sangue, e diversi momenti sono riusciti a livello tecnico riuscendo anche a creare interesse verso la storia. Per dare un filo di intreccio interviene anche la polizia, ma le indagini sono poco approfondite o casuali. La conclusione è simbolica con frase ad effetto, peccato che le doti da veggente di Banderas sembrino alquanto forzate.
MEMORABILE: Lo spillone usato come arma; La mano che spunta dal terreno; I feticci del torero.
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Alla larga (anche a prescindere) dalla versione televisiva massacrata dai tagli. Sono integri per l'Italia la VHS General Video (allegata anche a Panorama) e il DVD Lucky Red 1.85:1 Anamorfico con Italiano e Spagnolo 2.0 e sub ita per non udenti (e onnipresente trailer of course).
HomevideoZender • 14/07/08 15:02 Capo scrivano - 47855 interventi
Beh, almeno stavolta il dvd integrale italiano esiste. Non mi pare cosa da poco, visto l'andazzo... Sui tagli tv credo non ci si possa fare molto: se un film è vietato esistono delle leggi, per cui... Lo scandalo avviene quando sono i dvd ad essere tagliati, il che è inaccettabile. Grazie a Rebis per la precisazione.
Ottima notizia Rebis. Finalmente è possibile vedere questo gustoso film di Almodovar in versione uncut.
Non è che per caso esiste la versione integrale anche del film "L'indiscreto fascino del peccato"? Aspetto tue nuove. Grazie.
Tra i film che si vedono nel televisore a inizio film nella scena della masturbazione vi sono:
* L'omicidio nella vasca da Sei Donne Per L'assassino di Bava.
* Il barbaro delitto in una legneria di una ragazza da Profonde Tenebre di Jess Franco.
DiscussioneDaniela • 22/05/16 20:50 Gran Burattinaio - 5929 interventi
Da aggiungere al cast Eusebio Poncela, uno degli attori prediletti dal regista, nel ruolo del commissario di polizia che conduce le indagini sulla serie di omicidi.