La settima stanza - Film (1996)

Un film accorato e sensibile sulla vita di Edith Stein, filosofa ebrea convertita al cattolicesimo e divenuta suora, ma la cui sorte non risparmia la deportazione e la condanna ad Auschwitz (la settima stanza è quella a gas). Un'opera che indugia sulla complessa personalità della donna, le sue vicende umane, i sui dubbi di donna e religiosa. Pur senza aver causato miracoli, venne canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1998, come esempio di coraggio e determinazione.

"Chi cerca la verità cerca Dio" dice Edith Stein. Márta Mészáros ci presenta la complessa storia della giovane ebrea convertitasi al Cristianesimo che divenne poi suora carmelitana e infine deportata ad Auschwitz. Un film eccezionale: asciutto, freddo, concitato, essenziale ma soprattutto che lascia il segno. Maia Morgenstern è bravissima nel delineare la figura controversa della suora/santa. Particolarmente interessanti la scelta di soffermarsi sui gesti, sui dettagli da parte della regista e le bellissime sequenza di impianto quasi onirico/evocativo. Da vedere.

Un bel film diretto dalla regista ungherese Martha Mezsaros su Edith Stein, filosofa ebrea tedesca di idee progressiste che diventa cristiana fino alla scelta di diventare suora e che verrà deportata e uccisa ad Auschwitz dai nazisti. Bravissima e bella Maia Morgenstern, che interpreta con efficacia e intensità la protagonista. Ottimi la ricostruzione della Germania anni '20/40, la scenografia, i costumi e la fotografia.