Le fate ignoranti - La serie - Serie TV (2022)

Deludente. Il ritmo è lentissimo, ogni cosa è forzata, la ricerca estenuante dell'emozione, della poesia, dell'incanto sospeso... tutto troppo politically correct. Sono pochi i momenti davvero divertenti, manca il coraggio di osare e di divertire. Alcuni personaggi sono azzeccati, tra tutti Luisella/Paola Minaccioni. Scarpetta, il protagonista, è bravissimo, la Signoris sempre eccezionale ma gli attori di contorno non sono allo stesso livello. La Capotondi, Argentero e Ambra non convincono. Da salvare solo le location.

Un crogiuolo di lingue lunghe si affanna a sciorinare il copione. Riuscirà la moglie a rendersi conto delle propria corna? Quanti episodi ci vorranno? Il film da cui è tratta la serie portò fortuna a Margherita Buy ma qui la Capotondi, volutamente imbruttita, appare una sua copia meno adatta a farsi imbastire addosso la parte della donna che vive per il marito, tanto che Carla Signoris (con stupende méches, questo va detto) è costretta a fare la cassandra per spiegare la situazione. Tutto cambia perché nulla cambi nel cinema italiano? Un furbo elogio della prosopopea sentimentale.

Ferzan Ozpetek ripropone sotto forma di serie il suo film più iconico ma il risultato è al di sotto delle aspettative, in parte perché il “messaggio” portato da quella pellicola è stato ormai ampiamente assimilato dal pubblico e non possiede più la carica innovativa che aveva in origine. La storia è inoltre troppo diluita in un numero eccessivo di puntate e il racconto assai ripetitivo. Questo al netto della buona realizzazione tecnica e della soddisfacente resa degli attori.