Lisbon Story - Film (1994)

Lisbon Story

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/08/07 DAL BENEMERITO SUPERVIGNO
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Supervigno 6/08/07 10:59 - 229 commenti

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Wenders è un mago nel farci innamorare delle città dove ambienta i suoi film. Succede con Berlino, succede con Lisbona. Le riflessioni sul cinema, sulla dicotomia tra realtà e immagine, sguardo e storia, realtà e menzogna passano in secondo piano rispetto alla delicata storia d'amore del protagonista con una donna, la cantante dei Madredeus Teresa Salgueiro, e con la città e i suoi abitanti, di cui registra suoni e parole per un fantomatico film. Colonna sonora da urlo.

Caesars 12/02/08 12:10 - 3801 commenti

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Sicuramente è un bel film, interpretato benissimo da Rudiger Vogler (attore spesso impiegato da Wenders) e dalla città di Lisbona, che diventa un vero e proprio personaggio da tanto è viva. Personalmente l'ho trovato un po' pesante ma rimane una pellicola importante che merita di essere vista.

Renato 15/04/09 15:52 - 1648 commenti

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Che bella fotografia, che ha questo film di Wenders... e con questo vi ho già fatto capire la mia opinione sulla pellicola in generale. Visivamente appagante, non racconta assolutamente nulla per la prima ora, tra simbolismi irritanti, lunghe pause senza senso e la micidiale musica dei Madredeus, da abbiocco garantito. Cinema vuoto, senz'anima ed anche piuttosto presuntuoso. L'edizione originale è parlata in tedesco, inglese e portoghese; quella italiana ovviamente frulla tutto traducendole tutte e tre nel nostro idioma.

Saintgifts 26/09/09 22:20 - 4098 commenti

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Doveva essere un documentario su Lisbona e Wenders, mentre lo girava, decise di farne un film. Non è la trama che ne fa un bel film, anzi un film speciale, ma le immagini, i suoni, la musica, le riflessioni che costringe a fare, la poesia e la bellezza di Teresa, va visto perciò senza aspettarsi nulla, che comunque tutto arriva, ma va gustato scena per scena, per quello che è e lasciandosi emozionare. Bellissimo il rapporto del protagonista Winters con i ragazzini e stupisce la naturalezza con cui succedono le cose (ma siamo a Lisbona).
MEMORABILE: Le parole e la voce di Manoel de Oliveira.

Pigro 27/06/10 09:15 - 9686 commenti

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Fonico tedesco corre a Lisbona dall'amico regista, che però è scomparso. In modo autoreferenziale Wenders continua a far film sul senso del fare cinema (citazioni a go-go). Nato come documentario commissionato dalla città, il lavoro soffre dell'artificioso rigonfiamento a film vero e proprio: la trama è pretetuosa (e presuntuosa), gli unici motivi di interesse sono alcune location (più cartoline che vero genius loci: proprio l'idea che può averne un intellettuale tedesco che cala al sud) e la meravigliosa musica dei Madredeus. Furbetto.

Galbo 29/06/10 05:53 - 12408 commenti

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Un bell'esercizio di stile piuttosto vuoto dal punto di vista narrativo e concettuale: questo, in estrema sintesi, il giudizio su questo film di Wim Wenders, decisamente il meno disimpegnato della filmografia del regista. Veri protagonisti della pellicola la città di Lisbona, splendidamente fotografata e la musica dei Madredeus icona della cultura portoghese. Il tutto visivamente (e uditivamente) interessante ma un po' sterile.

Enzus79 26/09/10 09:55 - 2911 commenti

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La bellissima musica dei Madredeus, le poesie del Pessoa e di De Oliveira, fanno da sottofondo a questa specie di documentario di Wim Wenders sulla splendida Lisbona. Si cerca di onorare il centenario del cinema, iniziato senza sonoro. Storia semplice e non banale.

Lou 22/10/15 22:23 - 1122 commenti

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Un amorevole e poetico tributo di Wenders al cinema e alla cultura portoghese, da assaporare lasciandosi cullare dalle immagini e dai suoni di Lisbona e dalla splendida musica dei Madredeus. Ricchissimo di citazioni cinematografiche, è un film nel film, in cui il suono più ancora delle immagini viene considerato lo strumento più efficace di interpretazione della realtà. Fin dalla scena iniziale, dove il viaggio in auto del fonico verso Lisbona è scandito dalle diverse voci e lingue che si succedono alla radio sulle diverse frequenze incontrate.
MEMORABILE: La dedica a Fellini sul muro durante i titoli di testa; La voce e il fascino di Teresa dei Madredeus.

Xamini 30/07/16 19:54 - 1255 commenti

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Il rapporto simbiotico tra Wenders e il luogo di cui ci racconta emerge anche qui in tutta la sua potenza e ne fa, ancora una volta, un'opera di digestione complicata. La trama è evidentemente un pretesto anzitutto per trasmettere il senso e l'emozione di Lisbona e poi per riflettere sul cinema, sul suo limite e sulla sua forza. Indubbiamente è capace di catturare il sapore della città, aiutato anche dalla suggestione della malinconica voce di Teresa e dalla musica dei Madredeus.

Pessoa 23/01/17 11:22 - 2476 commenti

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Difficile compito quello di Wenders, che doveva celebrare su commissione Lisbona94 e i 100 anni del cinema. Serviva una specie di documentario. Ma fin dal viaggio iniziale attraverso mezza Europa capiamo che der regisseur aveva deciso di fare sul serio. Si arma così del suo attore-feticcio Rüdiger Vogler e ci porta a conoscere i suoni di Lisbona. La lezione di cinema ce la dà un immenso De Oliveira, la lezione di musica degli ispiratissimi Madredeus. Nel frattempo una storia d'amore, Pessoa. Il tutto in una Lisbona più magica che mai. Cappello!
MEMORABILE: Rüdiger Vogler che diverte i bambini con la sua strumentazione da fonico; Teresa Salgueiro che canta; Il Tejo.

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Cotola 1/08/17 16:11 - 9071 commenti

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Iniziato come un documentario su commissione per celebrare Lisbona ed il centenario del cinema, è diventato poi un "vero" film in cui Wenders omaggia. secondo il suo stile, sia la città portoghese che la settima arte. Senza un andamento narrativo che lo sorregga, il film va inteso come atto d'amore per una città, di cui si omaggiano (forse con qualche luogo comune di troppo) molti topoi, e per un'arte che non ha ancora perso la sua forza e la sua magia, fatta com'è di immagini che hanno ancora un senso. Bellissima la colonna sonora dei Madredeus.

Paulaster 15/06/18 09:39 - 4441 commenti

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Fonico si reca a Lisbona per lavorare a un film. Approccio documentaristico, peraltro senza mostrare chissà quali scorci, con accenni al cinema dei primordi e alla sua inventiva. Wenders vuol fare un omaggio a Fellini ma gli riesce solo nelle intenzioni. Penalizzato anche dalla commistione di lingue diverse che avrebbero dato un carattere più europeista; purtroppo in italiano si perde in efficacia. Buone le canzoni dei Madredeus collegate con la storia della città.
MEMORABILE: La tintura bianca al gesso data dallo sciuscià; La piccola automobile.

Giufox 2/04/21 09:43 - 324 commenti

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Se il cinema è nonluogo del '900, e audaci story-tellers (Fellini, Vertov) lasciano spazio a spietati story-sellers, unica possibile forma di redenzione è preservare quell'originaria poetica del "moving". Flaneurs moderni, i registi devono evitare le periferie dei loro dogmi, assorbendo senzienti la nuova morfologia del mezzo. Wenders genera immagini che riflettono su se stesse e si rincorrono quasi a voler annullare il tempo della loro creazione. Lo fa partendo da un dialogo sul sonoro: imprescindibile elemento che lega le immagini alla vita. Lo fa sublimando acusticamente Lisbona.
MEMORABILE: La bambina sotto il sole che ascolta la presa diretta in cuffia; Il monologo di Manuel De Oliveira; La poesia di Teresa; Il viaggio in autostrada.
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  • Musiche Manowar79 • 28/07/10 11:55
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    nonostante la colonna sonora venga attribuita interamente ai Madredeus, ci tengo a sottolineare che nella sequenza iniziale (il viaggio in macchina) è possibile ascoltare per pochi secondi il brano "La aparencia no es sincera", uno dei più belli e meno noti degli Heroes Del Silencio.
    La canzone è tratta dal loro penultimo album in studio, "El espiritu del vino", uscito appena un anno prima del film (1993).
  • Discussione Pessoa • 7/02/19 13:06
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Il primo titolo che Wim Wenders scelse per questo film era "Lisboa Monogatari", evidente omaggio a "Tokyo Monogatari" (Viaggio a Tokyo) del maestro giapponese Yasujiro Ozu di cui Wenders è un fervente ammiratore.

    Fonte: https://pt.wikipedia.org/wiki/Lisbon_Story