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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Out on a Limb
Anno: 1992
Genere: commedia (colore)
Regia: Francis Veber
Note: Aka "Welcome to Buzzsaw".
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Non un granché, l'esordio americano del celebrato regista (e prima sceneggiatore) francese Francis Veber, che cerca di rivestire la sua commedia di un candore quasi infantile. La maestra in classe chiede ai piccoli alunni come abbiano passato le vacanze e Marci (Peldon) comincia a raccontare la propria storia, che appassiona tutti i compagni per la complessità e le sorprendenti tinte fosche.
E' chiaro come, dal momento che la narrazione è quella di una ragazzina, non ci sia da stupirsi per qualche passaggio puerile di troppo, per un umorismo che tende talora al demenziale o allo slapstick. D'accordo, ma ciò non toglie che per un adulto lo spettacolo sia...Leggi tutto modesto, diretto peraltro da un Veber che vuol strafare ed esagera, con troppi personaggi rozzamente caricaturali (si pensi a Jim e Jim, i due fratelli costantemente ubriachi interpretati da Reilly e Monks) e un Jeffrey Jones in doppia parte che procede a suon di smorfie e scatti di nervi. Deve dare il volto a due fratelli gemelli: uno è il patrigno di Marci, sindaco sella città, ricco e con un losco passato da nascondere, l'altro è il suo gemello criminale, che s'è fatto la galera al posto del primo e adesso punta a rimettere le cose a posto.
In tutto questo Bill Campbell (Broderick), a sua volta figlio del sindaco, che c'entra? Viene chiamato al telefono (nel 1992 già giravano i primi cellulari) dalla sorellina che lo avvisa di come il gemello cattivo abbia preso il posto del loro patrigno e di come sia il caso di porre termine alla cosa. Bill, che lavora come broker e ha appena concluso un ottimo affare per il suo principale, molla tutto e torna da lei, ma sulla strada incontra una strana ragazza riccioluta, Sally (Kling), che s'innesta lateralmente nella vicenda insieme ai due fratelli sbandati Jim e Jim, i quali raccoglieranno Bill sulla strada dopo che la donna lo ha derubato e lasciato completamente nudo.
L'intreccio è insomma particolarmente articolato, ricco di personaggi e storie, ma la regia di un Veber poco in vena lo fiacca, con scene action di routine e una recitazione poco convincente di tutti a cominciare da Broderick, fin troppo passivo al di là di quanto richiesto dal ruolo. Le tante pedine della storia si incroceranno più volte, con Broderick e la Kling inevitabilmente destinati ad aggiungere un tocco rosa mentre ogni tanto le riprese staccano sulla classe in cui Marci prosegue a coinvolgere nel suo appassionato racconto i compagni mettendo in imbarazzo la maestra, che non sa come impedire che la bambina monopolizzi l'ora di lezione.
Veber tenta di recuperare il ritmo senza fermarsi un attimo, ma la qualità delle gag è spesso bassa e, nonostante le idee non manchino, la realizzazione finisce con lo smorzarne le potenzialità per ridurre il tutto a una goffa imitazione della commedia d'azione all'americana. Reilly e Monks, costretti a recitare costantemente sotto i fumi dell'alcol, barcollano e biascicano sciocchezze, i personaggi femminili risultano quasi tutti antipatici. Dura poco, se non altro.
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E' chiaro come, dal momento che la narrazione è quella di una ragazzina, non ci sia da stupirsi per qualche passaggio puerile di troppo, per un umorismo che tende talora al demenziale o allo slapstick. D'accordo, ma ciò non toglie che per un adulto lo spettacolo sia...Leggi tutto modesto, diretto peraltro da un Veber che vuol strafare ed esagera, con troppi personaggi rozzamente caricaturali (si pensi a Jim e Jim, i due fratelli costantemente ubriachi interpretati da Reilly e Monks) e un Jeffrey Jones in doppia parte che procede a suon di smorfie e scatti di nervi. Deve dare il volto a due fratelli gemelli: uno è il patrigno di Marci, sindaco sella città, ricco e con un losco passato da nascondere, l'altro è il suo gemello criminale, che s'è fatto la galera al posto del primo e adesso punta a rimettere le cose a posto.
In tutto questo Bill Campbell (Broderick), a sua volta figlio del sindaco, che c'entra? Viene chiamato al telefono (nel 1992 già giravano i primi cellulari) dalla sorellina che lo avvisa di come il gemello cattivo abbia preso il posto del loro patrigno e di come sia il caso di porre termine alla cosa. Bill, che lavora come broker e ha appena concluso un ottimo affare per il suo principale, molla tutto e torna da lei, ma sulla strada incontra una strana ragazza riccioluta, Sally (Kling), che s'innesta lateralmente nella vicenda insieme ai due fratelli sbandati Jim e Jim, i quali raccoglieranno Bill sulla strada dopo che la donna lo ha derubato e lasciato completamente nudo.
L'intreccio è insomma particolarmente articolato, ricco di personaggi e storie, ma la regia di un Veber poco in vena lo fiacca, con scene action di routine e una recitazione poco convincente di tutti a cominciare da Broderick, fin troppo passivo al di là di quanto richiesto dal ruolo. Le tante pedine della storia si incroceranno più volte, con Broderick e la Kling inevitabilmente destinati ad aggiungere un tocco rosa mentre ogni tanto le riprese staccano sulla classe in cui Marci prosegue a coinvolgere nel suo appassionato racconto i compagni mettendo in imbarazzo la maestra, che non sa come impedire che la bambina monopolizzi l'ora di lezione.
Veber tenta di recuperare il ritmo senza fermarsi un attimo, ma la qualità delle gag è spesso bassa e, nonostante le idee non manchino, la realizzazione finisce con lo smorzarne le potenzialità per ridurre il tutto a una goffa imitazione della commedia d'azione all'americana. Reilly e Monks, costretti a recitare costantemente sotto i fumi dell'alcol, barcollano e biascicano sciocchezze, i personaggi femminili risultano quasi tutti antipatici. Dura poco, se non altro.
Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/12/21 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/03/24
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- Non male, dopotutto:
Herrkinski - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr.
Commedia a sfondo noir piuttosto godibile e con una sua originalità, vede l'idolo teen d'epoca Broderick preso in mezzo a un intreccio criminoso tra scambi di persona, omicidi, redneck e bambini smaliziati. Il film si prende i suoi tempi per svilupparsi ma non ha mai momenti di calo particolari; Broderick - in un ruolo leggermente diverso dai suoi standard - risulta efficace e il resto del cast offre caratterizzazioni spassose. Passato un po' in sordina, è un insieme di gag tutto sommato riuscite, figlie di un certo umorismo "nero" particolarmente popolare nella prima metà dei 90s.
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