Mulberry Street - Film (2006)

Mulberry Street
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Titolo originale: Mulberry Street
Anno: 2006
Genere: horror (colore)
Regia: Jim Mickle
Note: Aka: "Mulberry St"; "Zombie Virus on Mulberry Street"; "Mulberry Street - Die Nachbarschaft verändert sich". Inedito in Italia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/02/10 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 7/02/10 03:14 - 3807 commenti

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Il sogno americano è finito e al risveglio si tramuta in incubo, almeno stando ai disperati nullatenenti residenti in un enorme condominio di un quartiere a Manhattan, da poco destinati allo sfratto per questioni economiche. Ma c'è di peggio, il caldo e la sporcizia sono causa di una violenta pandemia che parte dai ratti. Messa così sembrerebbe nemmeno malaccio, invece a parte l'idea "sociale" di partenza, il debuttante Jim Mickle pare affetto da sclerosi e realizza un film dagli assordanti rumori inquinanti (macchine, aerei, ambulanze, trapani, voci inconsulte) con uso di riprese epilettiche.
MEMORABILE: Il look degli uomini-ratto: Bruno Mattei docet.

Schramm 21/03/10 17:27 - 3495 commenti

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Sò sorci verdi quelli che vedranno gli abitanti di Mulberry Street (se la credete una boutade, aspettate di vedere in che tinte fosforescenti è affogato il grosso della pellicola): un morso e via, si dirotta rapidi su Cabin fever e si intona "zombi, sempre zombi, fortissimamente zombi!", il tutto catturato dalle mdp previo elettrochoc degli operatori che, assieme alla TOPOnomastica, fa tanto Rec. Ovviamente il pifferaio di Hamelin se ne guarda bene dal manifestarsi, e anzi 'ndovinate un po' che arietta tira prima dei sospirati end-credits? Bravi, vedo che avete ripassato a dovere Mattei.

Daniela 7/08/10 09:23 - 12679 commenti

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Parte bene, con un paesaggio urbano desolato in cui, pur circondati dallo squallore, i personaggi riescono a mantenere viva la loro umanità (vedi il bel personaggio dell'ex pugile gentile), con momenti di solidarietà che allevia i disagi materiali e fisici (vien da pensare, a confronto, a certe nostrane riunioni condominiali). Poi però, man mano che i segnali inquietanti lasciano spazio alla pandemia manifesta, tutto diventa più urlato, traballante, confuso, l'interesse scema per lasciar posto al disgusto di una ordinaria amministrazione horror
MEMORABILE: "In bocca mi rimangono solo dieci denti miei", la successiva carezza sulla guancia

Gestarsh99 19/08/12 13:03 - 1395 commenti

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Rats, notte di terrore si diceva un trentennio fa qui da noi, ma nell'odierna Manhattan la patogenesi mutante infetta pestilenzialmente proprio l'essere umano, entro un tessuto urbano già avvelenato da pesanti fattori clinici: famiglie in frantumi, arrembaggio edilizio, scarse condizioni igieniche, cicatrici pregresse incancellabili. Piccolo horror-drama condominiale che travalica le limitatezze economiche contando di amministrare al meglio intimismo, azione e spazi chiusi, ma il caos iperventricolare e le troppe splatteraggini matteiane mozzano alla radice ogni dignitosa intenzionalità simbolica.
MEMORABILE: La cicatrice di guerra sul volto della soldatessa.

Pumpkh75 28/12/14 11:09 - 1752 commenti

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L’idea degli uomini topo, oltre che in odor di scopiazzatura tricolore, risulta grottesca quel tanto che guasta e lo sviluppo zombesco è terribilmente routinario. L’operetta è però immersa in un tessuto sociale che permette una forte caratterizzazione dei personaggi e una naturale empatia con la loro sorte, salvandosi da esiti disastrosi e lanciando più di uno spunto critico. Pochi soldi, pochissime idee ma, perlomeno, ben realizzate. Belle le musiche.

Cotola 23/01/16 00:17 - 9068 commenti

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Uomini e topi e uomini-donne-topo, potrebbe essere il sottotitolo di questa pellicola horror firmata da Mickle. La pellicola non è malvagia e sul piano dell'intrattenimento e del ritmo riesce a tenere bene botta fino alla fine, forse a causa della sua breve durata (nemmeno novanta minuti). Ma non si può fare a meno di notare che idee originali non ce ne sono e che il film sconti quindi un'eccessiva derivatività (tantissimi i debiti verso altre pellicole) ed ordinarietà che non riesce a farlo discostare dalla linea della mediocrità-medietà.

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  • Curiosità Undying • 7/02/10 03:35
    Risorse umane - 7574 interventi
    Tre strane citazioni all'Italia nel film...

    La protagonista lavora nel... Milano's bar


    Che ci fa una cartina dell'Italia in un appartamento di Mulberry Street?


    Infine uno dei personaggi del film menziona (circa al minuto trenta) il profumo... Pino Silvestre!