Oedipus orca - Film (1976)

Oedipus orca

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/05/07 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/03/08
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Homesick 18/05/07 18:41 - 5737 commenti

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Meno dirompente e immediato del primo capitolo, il seguito delle vicissitudini della ninfetta-orca non è meno torbido e perverso, trattando un dramma borghese ove si insinuano tabù, simbologie, riferimenti edipici, possibili incesti, morti violente (insostenibile la sequenza del mattatoio) e squallide scene di sesso agli antipodi dell'erotismo. Nell'excipit da tragedia greca Visconti assesta un bel colpo d'autore, spezzando la monotonia di una direzione semidocumentaristica e la freddezza nel rendere conto degli sconvolgimenti psico-emotivi dei personaggi. Buone le musiche elettroniche.
MEMORABILE: La Niehaus che si masturba sulla sagoma del suo carceriere ucciso; la caduta della lastra di vetro.

Betty77 26/11/08 15:41 - 7 commenti

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Lo considero un film molto riuscito e pieno di idee e di riferimenti. Dopo aver raccontato l'episodio del rapimento Visconti ci mostra Alice nella sua famiglia e proprio resa più matura da questa esperienza dolorosa guarda tutto e tutti con occhi diversi. Ne esce una sorta di indagine analitica che diventa anche una denuncia della famiglia borghese, da sempre attenta a nascondere i propri vizi ed a esaltarne le virtù.

Undying 25/03/09 01:38 - 3807 commenti

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Alice (Rena Niehaus) -a casa dopo la tragica esperienza- assume un atteggiamento scontroso, soprattutto nei confronti del padre, accusato di non aver voluto pagare il riscatto. Nè va meglio al fidanzato, sottoposto ad insolite sessioni sessuali con azione dominante da parte di Alice. La scoperta, inoltre, di essere in casa con un padre putativo la spinge a corrompere anche il "genitore", facendolo innamorare. Seguito suggerito a Visconti dal buon successo riscontrato da La orca, realizzato sullo stesso piano tecnico in termini di recitazione e regia. Svolta quasi horror nella tragica chiusa.

Daidae 6/12/09 09:36 - 3190 commenti

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Un sequel davvero squallido e inutile. Si poteva chiudere tutto nel primo La orca, invece Visconti ci propone questo deprimente dramma borghese ricco di depravazioni e "tormenti" psicologici della Niehaus. Ridicolo il finale con tocco granguingolesco.

Dusso 7/05/11 17:04 - 1566 commenti

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Piuttosto interessante quantomeno come idea per un sequel, abbandona le lentezze del primo capitolo e già si nota dai titoli di testa. La storia, che inizia dove finiva La orca, pare all'inizio ricalcare il primo episodio con continui flashback, poi invece prende una strada tutta sua analizzando molto bene la personalità della protagonista. Girato in modo notevole.

Stefania 1/03/11 01:29 - 1599 commenti

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Girato, si spera, solo per esigenze commerciali, e non per sincera volontà di approfondimento delle tematiche e dei personaggi del primo capitolo. Alice intraprende un percorso di autoanalisi noioso come un iter burocratico, attraverso viali di alberi morti (sic!), chiese con sante imbalsamate, soffitte ammuffite e mattatoi: trita iconografia necrofila ravvispata da qualche intermezzo erotico. Finale horror gratuito ed estrinseco: l'uccisione del sostituto paterno non è né diretta né simbolica; è semi-accidentale, è ridicola! Sequel perdibile.
MEMORABILE: "Hai solo un modo per dimostrarmi di non essere mio padre...".

Fauno 19/05/12 22:56 - 2214 commenti

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Indubbiamente migliore del primo, ma l'ansia di voler sapere una verità ormai dimenticata e di interesse soltanto per Alice, non fa molto palpitare lo spettatore. Tanto più che la sua reazione rispetto alla conclusione del film è davvero mediocre e il suo ritorno a una vita normale sembra ancora ben lontano. Di buono c'è il bisogno di confidarsi, di esprimere tutte le sensazioni negative per cercare di esorcizzarle, la volontà di lottare per capire il proprio ruolo, ma Eriprando in questo film non arriva certo ai livelli di Una spirale di nebbia.
MEMORABILE: L'incidente nella tromba delle scale.

Herrkinski 21/09/13 03:53 - 8138 commenti

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Curioso e inaspettato sequel che - un po' come il predecessore - va a situarsi in quella zona buia del cinema italiano a cavallo tra pretese da dramma autoriale ed erotismo semi-morboso. Se visto in un'ottica da cinefilo amante di queste bizzarrie italiane anni '70 il film può anche dirsi riuscito, a tratti sgradevole e gratuito, malinconico e grottesco; da un punto di vista prettamente oggettivo, certe metafore probabilmente suggerite dal regista invece fanno un po' ridere, pur contribuendo a creare un prodotto curioso. Migliorata la Niehaus.
MEMORABILE: Il macello; Alla casa abbandonata del primo episodio; In soffitta con Bosè; Il finale.

Motorship 13/05/14 18:25 - 585 commenti

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Sequel addirittura migliore del precedente La orca, più interessante e più vivace nel ritmo.ì. Inoltre stavolta c'è anche un po' di analisi sociologica dato che viene messo in primo piano lo stato psicologico della famiglia della ragazza dopo la liberazione dal sequestro. Come sempre l'atmosfera è cupa, così come le scene cruente e suggestive, solo che la storia è decisamente migliore e anche la Niehaus è più convincente. Belle le musiche e la fotografia di Blasco Giurato.
MEMORABILE: La masturbazione della Niehaus sulla sagoma del suo carceriere; La scena del macello; L'incidente nella tromba dell'ascensore.

Schramm 3/02/15 17:18 - 3495 commenti

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Ferreri Bellocchio Samperi Cavallone: quelle che per Visconti vorrebbero essere palpitanti risonanze rimangono alla prova dei fatti antonimi di un informe bignami, mero sottofondo, vuoto ricalco, pelle morta di chi intende ambiziosamente coniugare drammi borghesi a erotismi bo-frost, psicologismi da strapazzo e velleitari attacchi al conformismo che a paragone il Pirri più qualunquista è Bunuel. Lacerato il derma il film non sanguina, in compenso lo spettatore soffre non poco di un uggioso erotismo da operetta morale di cui a parità di budget sarebbe stato capace anche un D'Amato in piena vena.

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Pinhead80 27/12/15 18:58 - 4786 commenti

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Il film comincia dove era finito il primo La orca e, partendo da numerosi flashback che ci ricordano sommariamente il rapporto morboso tra la protagonista e il suo carceriere, si va a dipanare una storia altrettanto torbida. Visconti aggiunge un tassello al suo personale sberleffo all'innocenza. La Niehaus incarna la conturbante giovinezza di chi riesce a dominare il maschio attirandolo nella propria tela riuscendo ad avvolgerlo nel senso di colpa. Nessun uomo ne uscirà indenne. La perversione della mente attraverso la carne.

Samdalmas 5/04/17 15:14 - 302 commenti

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Eriprando Visconti gira subito il sequel de La orca con il ritorno a casa della Niehaus dopo il traumatico rapimento. Da thriller erotico diventa un dramma familiare morboso ma alla lunga prolisso. Discreto il cast con Ferzetti e la Scarpitta come genitori mentre la bionda attrice si concede sempre di più. Celebre la scena della masturbazione sulla sagoma del suo carceriere. Il cruento finale chiude questo curioso dittico.
MEMORABILE: La masturbazione; La lastra di vetro.

Rufus68 20/05/19 23:09 - 3848 commenti

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Uno dei tanti pastrocchioni autoriali che all'epoca vennero derisi e oggi, in tempi di magra, si rivedono con piacere, nonostante i numerosi difetti. Qui Visconti esagera col citazionismo (Viaggio in Italia), le furbate osé per ninfetta (la Niehaus sempre nuda) e un'atmosfera che dal torbido rischia sempre di scivolare nel goffo scandalismo alla maniera di Bertolucci. Per fortuna ci son gli attori (bravo Ferzetti) che, a parte Bosé, sorreggono l'impalcatura melodrammatica. Bel finale.

Capannelle 3/01/22 11:30 - 4417 commenti

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Si parte ovviamente dai flashback e dagli strascichi interiori legati al rapimento del primo film per approdare a nuovi ricordi che portano al centro dell'attenzione il fotografo amico di famiglia. Sembra tutto un maldestro tentativo di dare una patina autoriale a una serie di situazioni in cui la Niehaus "deve" comparire sempre disinibita e senza veli, affrancandosi dai propri tormenti. Si gira per diverse location ma si fa fatica a capirne il senso. Insopportabile poi l'epilogo horror infilato a forza e seguito dalla solita musichetta da commedia scollacciata.

Leandrino 11/08/22 16:11 - 515 commenti

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Il film riprende dal punto in cui ci aveva lasciato l'originale: Alice è uscita dalla sua prigione e torna a casa. Visconti mette da parte il thriller e incentra l'opera sulla fragilità della figura paterna, incrinata dall'inconsistente reazione al ricatto e messa in dubbio da un terzo incomodo. Aleggia un'atmosfera sensuale più che tesa, che vela di mistero le dinamiche di un adulterio al quale francamente non teniamo granché. "Oedipus Orca" funziona poco come film a sé stante ma, paradossalmente, ancora meno come sequel.
MEMORABILE: Le musiche.

Noodles 30/01/23 08:39 - 2245 commenti

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Film dalle ottime atmosfere cupe e morbose, con più di un'interessante critica sociale già portata avanti nel primo episodio ma dall'andamento in alcuni tratti eccessivamente lento. La distrazione è così un rischio continuo, nonostante vada sottolineato come il regista Eriprando Visconti riesca a mettere su un film godibile pur con una trama veramente esigua. Accanto al gigante Gabriele Ferzetti non sfigura assolutamente Rena Niehaus, mentre Miguel Bosè già di più. Molto buona la fotografia, sceneggiatura efficace e ordinata. Discreto.
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  • Homevideo Noir • 5/07/10 15:58
    Galoppino - 573 interventi
    In uscita a settembre per la Cinekult (fonte Bloodbuster)
  • Homevideo Noir • 21/10/10 16:12
    Galoppino - 573 interventi
    Dall' 1 Dicembre per Cinekult

    Ultima modifica: 21/10/10 16:15 da Noir
  • Homevideo Undying • 21/10/10 20:28
    Risorse umane - 7574 interventi
    Film imperdibile ... come il suo seguito.
  • Homevideo Xtron • 24/06/12 11:33
    Servizio caffè - 2155 interventi
    Il dvd Cinekult 

    Audio italiano
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 1h32m06s
    Extra: Trailer, fotogallery, anticipazioni Cinekult, “Oedipus Orca scena e retroscena (con Roberto Gandus e Deborah Young)”, “Tra padre e figlia (con Ortensia Visconti)"

    immagine a 14:32

    Ultima modifica: 2/07/23 21:34 da Xtron
  • Discussione Capannelle • 18/01/22 09:13
    Scrivano - 3538 interventi
    Cercando le location capita che uno rivaluti alcuni aspetti del film. In questo caso si riscontrano invece vacuità e pretestuosità di dialoghi e situazioni.