The fog of war - Documentario (2003)

Ritratto di Robert McNamara brillante politico americano che fu Segretario alla difesa durante la guerra del Vietnam. Viene proposta una lunga intervista, articolata in 11 capitoli principali che coprono questioni politiche, strategico-militari ma anche riflessioni profonde sulla natura umana da parte di un interlocutore brillante e molto arguto nonostante i quasi novant'anni di età. Forma di intrattenimento intelligente e mai noioso, il film ha giustamente vinto l'Oscar come miglior documentario.

I documentari diretti da Errol Morris sono sempre molto interessanti e assolutamente meritevoli di essere visti. In questo caso l'intervista a McNamara, personaggio molto influente nella politica statuninense negli anni '60, ci aiuta a capire meglio il clima di quegli anni e quanto siamo andati vicini ad un conflitto nucleare. Anche il conflitto in Vietnam viene ben analizzato. La drammaticità di ciò che viene raccontato e mostrato attraverso immagini di repertorio, è esaltata dalla splendida colonna sonora del grande Philip Glass.

R. S. McNamara, uno dei più emblematici politici americani del ventesimo secolo, si racconta in un'intervista straordinaria che fa di questo film qualcosa di più di un mero documentario. La seconda guerra mondiale, la guerra fredda, l'atomic age, il Vietnam, gli anni settanta sono visti attraverso gli occhi di un protagonista lucido e a tratti cinico di mezzo secolo di grande storia. Immagini bellissime ed ottima colonna sonora. Da far vedere!

Sebbene sia interessante ascoltare i racconti di chi certe vicende le ha vissute e condotte da protagonista, rimane la perplessità di trovarsi davanti qualcuno che alla fine vuol giustificare tutto ciò che ha fatto facendolo passare per giusto e parlando con la scusante del senno di poi. Il lungo monologo può indurre in facili empatie e la tranquillità con cui il film espone la storia è l'ovvia supponenza di chi sa che la vita di miliardi di persone sta nelle mani di una manciata di fanatici. La retorica sulla natura umana provoca solo disgusto.

Straordinario documentario sulla figura di McNamara che si distingue dalla massa delle altre pellicole del genere, per ritmo, intelligenza e per la capacità della sceneggiatura di fornire un ritratto a tutto tondo del protagonista, evitando l'agiografismo (e meno male!) ma anche attacchi gratuiti. Ne è venuto fuori un lavoro interessantissimo che ripercorre un pezzo fondamentale della storia americana, filtrata attraverso gli occhi, il pragmatismo e la filosofia del protagonista che sicuramente non manca di carisma e di fare considerazioni gravide di implicazioni stimolanti: e non è poco!