Filmetto meno peggio del previsto: banale, scontato e sdolcinato quanto si vuole, ma non privo di un certo ritmo e di una certa capacità di conquistare. Non male a livello di inquadrature, discutibile invece per quanto riguarda la fotografia e le musiche. Attori così così, col bambino che supera ampiamente i due adulti. Da vedere con lo spirito con cui si affronta uno strappalacrime con Cestiè: se si accettano le premesse l'intrattenimento, elementare e ruffiano c'è e funziona. E poi qui si piange molto di meno.
Può un giovane profumatamente mantenuto e amante della bella vita adottare un bambino di colore dal carattere petulante? Il film (che sembra uno spot dell’Onlus) ci dimostra di sì. Quello che funziona è (per dote naturale e physique du role) Muccino, nel suo odioso ruolo di ventottenne sfrontato. Se l’intento è quello di affliggere lo spettatore il film è riuscitissimo, se invece ci vogliono indottrinare sull’atteggiamento da adottare in questi casi - almeno con me - non attacca. La Ragonese fa quel che può, ma è consona al ruolo di "bella".
Benchè mediocre, questa seconda opera da regista di Muccino Jr., rappresenta un passo avanti rispetto alla prima, una pretenziosa love story di fattura decisamente scadente. Siamo qui invece dalle parti del racconto di formazione che sia pure con espedienti narrativi abusati racconta una storia e presenta una confezione dignitosa grazia anche all'apporto di buone professionalità come la Ragonese. Certo, la vicenda è ampiamente prevedibile ma il film si può vedere.
Alla morte del padre che lo aveva abbandonato da piccolo, il giovane mantenuto Andrea si vede cambiare la vita da un bambino africano. Racconto di formazione come tanti, declinato in modo banale e buonista, ma comunque dotato di un discreto ritmo narrativo e rivestito da una buona confezione. La più credibile è senza dubbio Greta Scacchi nei panni della rigida e severa madre del protagonista. Brava anche la Ragonese.
Considero Silvio Muccino un attore capace e come regista non mi dispiace affatto. Questo film sa essere interessante ed emozionante come il precedente, abbastanza aderente alla realtà e non troppo patinato (come le prove del fratello). Il bimbo protagonista è molto spontaneo e la Ragonese dà una bella prova, così come la rediviva Greta Scacchi. Il ritmo è lento ma il film non annoia e qualcosa a fine visione rimane sicuramente.
Silvio Muccino regista non ha niente in più rispetto al fratello, anzi. Storia fiacca con momenti al limite del banale e del noioso. Si tenta di salvare il tutto con qualche scena erotica, ma gli sbadigli non diminuiscono. Nonostante tutto ciò si salva Isabella Ragonese che dà un po' di luce al film (anzi, può dar lezione di recitazione al Muccino). Sconsigliabile.
Scoprire che in un altro mondo (l’Africa) c’è un fratello, che sconvolge il tuo di mondo trasformandolo in qualcos’altro: accade a un giovane ricco e svogliato e accade anche a noi che lo seguiamo in questo viaggio. Che è una riflessione sul senso della famiglia e dei rapporti con persone che si qualificano di volta in volta per ciò che non sono o che potrebbero o vorrebbero essere. Sceneggiatura asciutta, sguardo registico fermo, conduzione della storia tra ragione e sentimento, con derive psicanalitiche, mélo o retoriche ma mai di troppo.
L'inizio è abbastanza avvincente (sebbene la trama non brilli per originalità) e il personaggio di Muccino (che stavolta spicca in un cast mediocre) subisce un'evoluzione interessante, imparando ad essere più umano. I problemi iniziano quando entra in scena la fidanzata gelosa e il povero bimbo diventa un peso (come un cucciolo che si vuole restituire al canile per mancanza di tempo), mentre il finale frettoloso sembra rattoppato alla meno peggio.
Giovane nullafacente ricco e annoiato scopre che il padre, dopo aver abbandonato la famiglia anni prima, si era stabilito in Kenya e aveva avuto un altro figlio, un bambino di otto anni rimasto solo al mondo dopo la morte dell'uomo... Vorrebbe essere una storia edificante di scoperta dei veri valori della vita ma fallisce su vari fronti: convenzionale nella messa in scena, poco verosimile nella trama, ricattatorio nella descrizione del rapporto tra fratelli, pretenzioso quando propone riflessioni banalissime come se fossero perle di saggezza. Restano solo le buone intenzioni.
MEMORABILE: La fidanzata all'aereoporto: "Ma ci hai pensato? I leoni, i serpenti... e le guerriglie!".
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Secondo film da regista per il giovane Muccino, che trae dal libro di Carla Evangelista, la storia per questo film, che narra le vicende di un padre che in punto di morte chiede al figlio che non vede da vent'anni di andare da lui in Kenya per salutarlo per l'ultima volta; con rabbia Andrea (Silvio Muccino) e' convinto dalla fidanzata Livia (Isabella Ragonese), a partire; una volta giunti in Kenya, si ritrovera' a gestire un eredita' pittosto singolare: un bambino nero di sette anni (Michael Rainey Jr), molto vivace che il padre ha avuto da una relazione con una donna del luogo,e che ora si trova completamente solo; diventera' un adozione forzata che Andrea tra mille peripezie dovra' gestire. Le riprese sono inziate da pochi giorni a Roma e dureranno 2 mesi, per poi spostarsi per 3 settimane a Nairobi in Kenya; l'uscita prevista nei cinema e per novembre 2010.
Il film doveva uscire il mese scorso ora per motivi di palinsesto della Cattleya (la casa produttrice), è stato posticipato al 22 dicembre, in pieno scontro con il cinepanettone e commedie come il sequel di Amici miei.
Chi vuole puo vedere trailer,foto e interviste sul sito ufficiale: www.unaltromondo.com
DiscussioneZender • 9/10/10 10:58 Capo scrivano - 47866 interventi
Sì, anche se poi basta che lo posticipino di un paio di settimane ancora e si va a stare direttamente al 2011 :)
DiscussioneCangaceiro • 21/12/10 11:27 Call center Davinotti - 739 interventi
Ieri sera al Tg2 breve intervista a Silvio Muccino per promuovere la sua opera seconda. Il regista attore ha detto che questo Non è un cinepanettone ma è comunque un film di Natale, seguendo la tradizione di Frank Capra e film come "La vita è una cosa meravigliosa".
Fa sorridere la gaffe di Muccino, visto che il titolo da lui citato è quello del recente film dei Vanzina, mentre la celeberrima pellicola di Capra si intitola La vita è meravigliosa.
DiscussioneZender • 21/12/10 14:17 Capo scrivano - 47866 interventi
Come genere forse sarebbe più indicato drammatico, anche se non manca qualche tocco (nelle intenzioni) ironico.
DiscussioneZender • 28/12/10 10:52 Capo scrivano - 47866 interventi
Ok, cambiato grazie.
HomevideoGestarsh99 • 17/05/11 12:18 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione dvd per Universal Pictures:
DATI TECNICI
* Lingue Italiano , Inglese
* Sottotitoli Italiano nu
* Schermo 2.35:1 Anamorfico 16:9
* Audio Dolby Digital 5.1
* Contenuti Backstage , Scene Eliminate , Foto Gallery .