Buiomega71 • 3/05/24 11:00
Consigliere - 26074 interventi Per essere un film fatto sostanzialmente con il crowdfunding di appassionati ha una sua dignità e Biro qualche raffinatezza visiva l'azzecca (il grande giardino con le statue demoniache, la villa dai
finestroni che piangono dove abita la posseduta, Mary che esce di casa investita da un'accecante luce bianca) e la preparazione all'esorcismo di ben quattro preti, segue realisticamente il rituale di santa madre chiesa (confermato, poi, dallo stesso Biro, su i suoi studi su vari esorcismi).
Poi, siccome fa parte della famigerata serie degli "American Guinea Pig" e il brand dell'extreme deve essere rispettato, Biro (spalleggiato da Markus Koch, che crea simpatici e gommosi effetti prostetici a volte non propriamente riuscitissimi, vedi il bambolotto spacciato per neonato che nemmeno
L'altro inferno) sbraca in gore e splatter a profusione, tanto truce e eccessivo quanto indolore e farlocco (la sequenza di Mary, che vomita tutti gli organi interni, modello
Daniela Doria, per poi trangugiarseli, è tanto insistita quanto tediosa), comprendendo: occhi e lingue strappate a mani nude (letteralmente preso dalla Bibbia: "Se il tuo occhio ti offende, strappalo"...appunto), autosgozzamenti con sproloqui anessi (il padre di Mary nell'incipit), facce che si liquefano in ottantiani effetti melting che nemmeno
Horror in Bowery Street, Mary che come
Elena Markos fa resuscitare i morti, battesimi di sangue con il taglio delle vene, crocifissi usati per eye violence e , il momento migliore, Mary , legata stile
Regan, che si spacca e si squarcia gli arti fino a mostrarne le ossa.
La povertà del budget è sopperita con una messa in scena nemmeno così "amatoriale" come ci si apetterebbe (la fotografia di Chris Hilleke ha i suoi pregi, così come l'inquieta colonna sonora fatta di "canti gregoriani" composta, tra gli altri, da ScreamerClauz) e il finale è a suo modo apocalittico e nerissimo, che non risparmia niente e nessuno, decretando l'avvento dell'Anticristo sulla terra che
Damien le lustra casa.
Totalmente delirante, ma non poco disturbante, l'infernale copula tra il prete dalle iridi
sentinelliane e la posseduta (da un'antico demone babilonese) Mary, con conseguente, e ancor più folle, parto da far invidia a
Inseminoid.
Se si passa sopra a attimi che rasentano la comicità involontaria, come preti ben poco credibili (di sculto assoluto il reverendo "guerriero" e impassibile di Gene Palubicki, che altri non è che Adriano Celentano in tonaca e assetto da esorcismo) si possono godere le oscenità demoniache di una Jessica Cameron che si contorce in blasfemie, dalle impressionanti pupille infernali che continuano a cambiare aspetto e colore, dal make up marcescente che più si avvicina a quello
friedkiano, dalla sua pelle che si squama e dall'assoluto potere demoniaco che sprigiona, mettendo in ginocchio servi di dio uno in fila all'altro. E, ancora una volta, la chiesa ne esce perdente e con le ossa rotte (in tutti i sensi).
Curiosa anche l'idea di continuare a mandare preti a tentar di esorcizzar Mary (la madre di quest'ultima, quando li vede entrare in casa esclama "E arrivato un'altro prete") come pretesto per aumentare la macelleria cattolica.
Mancava Pazuzu in salsa gorefeast, ma è proprio il gore il limite del film, che comunque la sua aurea malsana, untuosa e diabolica riesce a trasmetterla.
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