Max dembo • 11/08/23 21:25
Servizio caffè - 425 interventi Didda23 ebbe a dire:Grazie della risposta. Di certe cose è comunque sempre meglio non parlarne qui. Per questo motivo ho cancellato.
Per ciò che concerne la sequenza dell'esperimento al sorgere dell'alba di
Trinity ad
Alamagordo, il 16 luglio 1945, è l'unica vera parte del film da tre pallini( seppure sia stata realizzata spettacolarmente meglio e pur tutta in digitale, con maggiore stupefacenza visiva dello spettatore, da
David Lynch in
"Twin Peaks III"). Recupera la febbrile e panica, ansiogena percezione dello scorrere lineare del tempo, vera maledizione esistenziale di ogni essere pensante, che è una caratteristica da sempre del cinema e della scrittura dei fratelli
Nolan. Il peccato sono gli scivoloni veramente incredibili in un film di un regista misurato e scevro da queste concessioni alle mode come
Nolan, senza precedenti, come la immaginata copula sulla sedia con la
Pugh che ti potresti aspettare in qualche film di
Almodovar, nella commissione inquisitoria per le attività comuniste su suolo americano, davanti a tutti e anche alla moglie. Convince poco pure la scelta di non mostrare nemmeno un poco i bombardamenti su
Hiroshima e
Nagasaki. Scelta abbastanza farisaica, dietro alla scusa che sono stati fin troppo mostrati e ricostruiti, o che nella loro "pornografia della più grande tragedia della WWII", sono infilmabili e insostenibili, in-mostrabili. Il che non è vero. Non basta certo per fare ammenda subito dopo, la anche concettualmente e in fase realizzativa, anche se ben pensata, ma goffamente e poveristicamente- strano per
Nolan-, la sequenza della conferenza propagandistica contro gli irrisi tedeschi e giapponesi di uno scioccato e travolto dagli eventi
Oppenheimer, dopo le due esplosioni sul
Giappone, ai lavoratori impiegati e colleghi del campo di
Los Alamos, travolti da un entusiasmo messianico e allucinato(esattamente come quelli delle folle alle adunate e ai comizi della
NSDAP). I quali si trasformano nei bruciati nelle carni "rese a strisce appicicose e cadenti", scomparsi in una luce abbacinante ogni anfratto, come i giapponesi da poche ore "liofilizzati" o carbonizzati. Ma non basta, troppo poco, per concludere la parabola umana dell'uomo che si fece "Dio La Morte, con la facoltà di distruggere mondi".
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/08/23
Enzus79, Thedude94, Dante\'s
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Max dembo