Discussioni su Oppenheimer - Film (2023)

DISCUSSIONE GENERALE

16 post
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  • Max dembo • 10/08/23 17:38
    Servizio caffè - 425 interventi
    Nolan ha sempre avuto un debole per le lunghe durate. Ma un conto è se si riesce ancora a fare cinema vero e non una infinita sequela di campi e controcampi dei personaggi che parlano. Tre ore così non le puoi reggere, soprattutto se non vuoi proprio dare spazio, niente o poco di più allo spettacolo, che pure Lean, Leone, Cimino, Coppola e molti altri registi dalla durata media "monstre", sapevano benissimo dosare con sapienza e intelligenza,  concedere allo spettatore. IMAX, pellicola 70 mm., ecc., ho capito, ma in questo caso rischia di essere soltanto fuffa buona per certe agenzie pubblicitarie, visto che il suo utilizzo appare in un impianto narrativo come questo, quantomai un vezzo prestestuoso e poco più, di un regista che almeno fino alla pandemia, fu tra i più bravi, e oggi non ce ne sono molti. 180' minuti da mostrare ai prigionieri di Guantanamo, visto che imporli allo spettatore non facente parte del "fandom" senza se e ma, pare andare decisamente contro la Convenzione di Ginevra. Oltretutto magnifica la capacità organizzativa e militare-industriale degli Stati Uniti, e la loro capacità di attirare e assoldare, munificare le migliori menti in ogni campo. Con il risultato successivamente immediato di 300000 persone di ogni età e censo bruciate vive in pochi istanti e milioni negli anni a venire,  74 anni di un mondo in mano alla sempre minacciata reciproca mutua distruzione, cosiddetta nell'acronimo "MAD". C'è anche da farci ma soltanto di commemorativo, una gran bella lapide con epigrafe. E uno sbadiglione lungo 180 minuti a Nolan nella sua  ormai-si spera di no- già raggiunta "zona di conforto", professionale-artistica.
    Ultima modifica: 10/08/23 18:07 da Max dembo
  • Didda23 • 11/08/23 00:05
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Grazie della risposta. Di certe cose è comunque sempre meglio non parlarne qui. Per questo motivo ho cancellato.
  • Max dembo • 11/08/23 21:25
    Servizio caffè - 425 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Grazie della risposta. Di certe cose è comunque sempre meglio non parlarne qui. Per questo motivo ho cancellato.

    Per ciò che concerne la sequenza dell'esperimento al sorgere dell'alba di Trinity ad Alamagordo, il 16 luglio 1945, è l'unica vera parte del film da tre pallini( seppure sia stata realizzata spettacolarmente meglio e pur tutta in digitale, con maggiore stupefacenza visiva dello spettatore, da David Lynch in "Twin Peaks III"). Recupera la febbrile e panica, ansiogena percezione dello scorrere lineare del tempo, vera maledizione esistenziale di ogni essere pensante, che è una caratteristica da sempre del cinema e della scrittura dei fratelli Nolan.  Il peccato sono gli scivoloni veramente incredibili in un film di un regista misurato e scevro da queste concessioni alle mode come Nolan, senza precedenti, come la immaginata copula sulla sedia con la Pugh che ti potresti aspettare in qualche film di Almodovar, nella commissione inquisitoria per le attività comuniste su suolo americano, davanti a tutti e anche alla moglie. Convince poco pure la scelta di non mostrare nemmeno un poco i bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki. Scelta abbastanza farisaica, dietro alla scusa che sono stati fin troppo mostrati e ricostruiti, o che nella loro "pornografia della più grande tragedia della WWII", sono infilmabili e insostenibili, in-mostrabili. Il che non è vero. Non basta certo per fare ammenda subito dopo, la anche concettualmente e in fase realizzativa, anche se ben pensata, ma goffamente e poveristicamente- strano per Nolan-, la sequenza della conferenza  propagandistica contro gli irrisi tedeschi e giapponesi di uno scioccato e travolto dagli eventi Oppenheimer, dopo le due esplosioni sul Giappone, ai lavoratori impiegati e colleghi del campo di Los Alamos, travolti da un entusiasmo messianico e allucinato(esattamente come quelli delle folle alle adunate e ai comizi della NSDAP). I quali si trasformano nei bruciati nelle carni "rese a strisce appicicose e cadenti", scomparsi in una luce abbacinante ogni anfratto, come i giapponesi da poche ore "liofilizzati" o carbonizzati. Ma non basta, troppo poco, per concludere la parabola umana dell'uomo che si fece "Dio La Morte, con la facoltà di distruggere mondi".
    Ultima modifica: 12/08/23 09:50 da Max dembo
  • Max dembo • 10/09/23 23:43
    Servizio caffè - 425 interventi
    La "neo-religione" nolaniana (praticamente non ce ne saranno rimaste forse più di cinque, coinvolgenti registi del cinema contemporaneo in attività, forse quella con aspetti più da "Scientology", riguarda Lynch), un giorno avrà anch'essa il suo posto nel dizionario che le riguarda, assieme ai pastafariani, e alle Chiese del Culto Neo-pagano di Elvis. Da parte di uno che lo ha anche stimato per certi film, Nolan, e molto.
    Ultima modifica: 11/09/23 07:55 da Zender
  • B. Legnani • 10/09/23 23:51
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Max dembo ebbe a dire:
    La "neo-religione" nolaniana(praticamente non ce ne saranno rimaste forse più di cinque, coinvolgenti registi del cinema contemporaneo in attività, forse quella con aspetti più da "Scientology",  riguarda Lynch), un giorno avrà anch'essa il suo posto nel dizionario che le riguarda, assieme ai pastafariani, e alle Chiese del Culto Neo-pagano di Elvis.
    Da parte di uno che lo ha anche stimato per certi film, Nolan, e molto.

    Se dicessi che ho capito, direi una bugìa.
  • Zender • 11/09/23 07:58
    Capo scrivano - 47833 interventi
    Ma pensare che il film possa essere semplicemente piaciuto no? E' vero che per alcuni registi resiste una fan base ai confini del culto (ma affiancarla a Scientology proprio non ha alcun senso), ma mettiti in testa  che questo film può piacere a molti ed è piaciuto a molti semplicemente perché evidentemente ha delle qualità. E può piacere anche a chi non idolatra necessariamente Nolan...
    Ultima modifica: 11/09/23 09:29 da Zender
  • Max dembo • 11/09/23 10:24
    Servizio caffè - 425 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma pensare che il film possa essere semplicemente piaciuto no? E' vero che per alcuni registi resiste una fan base ai confini del culto (ma affiancarla a Scientology proprio non ha alcun senso), ma mettiti in testa  che questo film può piacere a molti ed è piaciuto a molti semplicemente perché evidentemente ha delle qualità. E può piacere anche a chi non idolatra necessariamente Nolan...
    Ma difatti è solo la mia, ed è soltanto una nota di "colore sociologico", come diceva Salvalaggio nei '70. Nient'altro. Però è un pò è così di vero c'è, mica voglio fare il "censore" di nessuno ci mancherebbe altro. Poi se a uno piacciono le case con le pareti tutte bianche vi ravvisa qualcosa di storto, se invece predilige le case con tanti quadri alle pareti, e di diversi stili e scuole, lo trova perfettamente normale.

    Ultima modifica: 11/09/23 10:25 da Max dembo
  • B. Legnani • 12/09/23 15:13
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Max dembo ebbe a dire:
    La "neo-religione" nolaniana 

    Se dicessi che ho capito, direi una bugìa.

    Ripeto la domanda.
  • Pinhead80 • 12/09/23 15:28
    Scrivano - 315 interventi
    Max dembo ebbe a dire:
    La "neo-religione" nolaniana (praticamente non ce ne saranno rimaste forse più di cinque, coinvolgenti registi del cinema contemporaneo in attività, forse quella con aspetti più da "Scientology", riguarda Lynch), un giorno avrà anch'essa il suo posto nel dizionario che le riguarda, assieme ai pastafariani, e alle Chiese del Culto Neo-pagano di Elvis. Da parte di uno che lo ha anche stimato per certi film, Nolan, e molto.

    Francamente non capisco cosa sia, o in cosa consista la "neo-religione" nolaniana. Chiedo chiarimenti se possibile.
  • Zender • 12/09/23 17:02
    Capo scrivano - 47833 interventi
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.
  • B. Legnani • 12/09/23 19:35
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Si può iscrivere in maniera meno criptica. Questo è un forum di cinema, non un ritrovo di semi-quiz, né sfoggio di cultura, nè sfoggio di conoscenza di gente ignota ai più.
  • Max dembo • 13/09/23 08:06
    Servizio caffè - 425 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Si può iscrivere in maniera meno criptica. Questo è un forum di cinema, non un ritrovo di semi-quiz, né sfoggio di cultura, nè sfoggio di conoscenza di gente ignota ai più.
    Animo, Buono,  fra poco smetto di scrivere, ti ringrazio.
  • B. Legnani • 13/09/23 10:04
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Mancando la risposta di Dembo, che non ha ancora risposto anche se ha letto, prendo come buona questa spiegazione.
  • Pinhead80 • 16/09/23 16:54
    Scrivano - 315 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Grazie
  • Capannelle • 16/09/23 17:46
    Scrivano - 3533 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Si può iscrivere in maniera meno criptica. Questo è un forum di cinema, non un ritrovo di semi-quiz, né sfoggio di cultura, nè sfoggio di conoscenza di gente ignota ai più.
    Criptica ma nemmeno itroppo, se leggi certi commenti di Schramm o Rebis - NB utenti che stimo - possono risultare pù indigesti ahah.
    Su Oppenhaimer non posso pronunciarmi ma direi serenamente che a qualcuno è piaciuto, ho letto in giro motivazioni diverse e non è questione di far parte della setta di seguaci.
    Che anche fosse esistita, questa setta, penso che dopo Tenet abbia risparmiato un sacco di soldi per prenotare le sale per le convention.

    Ultima modifica: 16/09/23 18:35 da Capannelle
  • Rebis • 16/09/23 19:26
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Indigesto eh? Ma va là che sono come la grappa dopo cena ;D