Passaggi tv di Paolo il freddo - Film (1974)

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24 post
  • Gestarsh99 • 19/10/20 19:46
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    22/10/20 ore 16:10 su Cine 34
    "Parodia di Paolo il caldo, tratto da un romanzo di Brancati, rappresenta la seconda ed ultima regia di Ciccio Ingrassia che dirige il partner Franco Franchi. Quest'ultimo dà un'intepretazione abbastanza misurata e quasi sempre lontano dagli eccessi delle prove in coppia. Ne poteva venire fuori qualcosa di meglio se si fosse curata di più la sceneggiatura che appare a dire poco lacunosa e piena di difetti. "
    Galbo
  • Siska80 • 22/10/20 11:49
    Comunicazione esterna - 675 interventi
    22/10/20 ore 17:05 su Cine 34
    "Molto brutto, a lungo inguardabile. E dire che l'incipit, fino al congedo da parte di Crovetto, pare promettere qualcosa che poi non c'è. Il film prende infatti una piega a quadri, nessuno funzionante. Tremendo quello con Mimmo Baldi, Leontini e la Edel, ripetitivo quello con la Sini, Sportelli e Cleri, lento e sciocco quello con la Biagini, insopportabile quello al circo di Moira Orfei. Il maggior ruolo femminile è di Ileana Rìgano, già CSC, come nel parimenti brutto I figli di Zanna Bianca. "
    B. Legnani
  • Gestarsh99 • 19/09/21 19:28
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    22/09/21 ore 14:00 su Cine 34
    "Uno dei migliori Franco-Ciccio, con Franco protagonista assoluto che non strafà e, tenuto sotto controllo, sforna una delle migliori interpretazioni. Ciccio regista/sceneggiatore riscrive il grande successo del Paolo il caldo di Vicario con una parodia molto libera, che mescola citazioni e momenti dell'originale a momenti di pochade pura e a quei tocchi di umorismo surreale di cui aveva già dato prova nell'Esorciccio; come attore si ritaglia il ruolo del padre e quello dello spassoso mago Mandrakì e a proposito, sbaglio o la voce è di Banfi?"
    Skinner
  • Caesars • 6/09/22 10:37
    Scrivano - 16818 interventi
    7/09/22 ore 09:50 su Cine 34
    "Molto brutto, a lungo inguardabile. E dire che l'incipit, fino al congedo da parte di Crovetto, pare promettere qualcosa che poi non c'è. Il film prende infatti una piega a quadri, nessuno funzionante. Tremendo quello con Mimmo Baldi, Leontini e la Edel, ripetitivo quello con la Sini, Sportelli e Cleri, lento e sciocco quello con la Biagini, insopportabile quello al circo di Moira Orfei. Il maggior ruolo femminile è di Ileana Rìgano, già CSC, come nel parimenti brutto I figli di Zanna Bianca. "
    B. Legnani