I forti di Forte Coraggio - Serie TV (1965)

Divertente parodia del genere western, qui trasformato in una vera e propria sit-com tra cavalleggeri e indiani: lungi dal combattersi, sono entrambi sgangherati e demenziali. Facce indimenticabili, come quelle dell’imbranato capitano Wilton, quelle del duo O’Rourke-Agarn (le vere stars di tutti gli episodi) o quella del capo indiano Aquila Selvaggia. In una puntata guest-star è Vincent Price; in altre compare John Mitchum, fratello di Robert. Altra serie tv di culto.

Leziosetto e ripetitivo telefilm d'àmbito western. La novità consiste nel tranquillo e concorde quieto vivere fra soldati statunitensi e la tribù dei pellirosse, ma le trovate di corredo sono meno brillanti e meno originali. Recitazione farsesca, che rischia la caduta nello stucchevole. Comunque guardabile.

Telefilm comico che mette in burla il mito della frontiera, con soldati nordisti che sono un piccolo assortimento di macchiette, che fanno ridere non appena entrano in scena. Adorabili i due protagonisti un po' truffatori, sergente O'Rourke (Forrest Tucker) e caporale Hagarn (Larry Storch), specie il secondo, che è il vero comico della serie. Il resto del cast è ben assortito, specialmente il capo indiano e il suo stregone che, insieme a tutta la tribù, si svendono ai visi pallidi. Indimenticabile e dissacrante la marcia iniziale di William Lava.

A suo tempo lo trovavo divertente, al giorno d'oggi forse il giudizio sarebbe un po' meno benevolo. Comunque l'idea di svolgere un sit-com in pieno Far West è simpatica e i vari episodi si lasciavano seguire senza annoiare mai. Simpatici i personaggi, soprattutto il sergente e il caporale. Almeno due pallini e mezzo li può portare via.

Classico, anche se invecchiato non troppo bene. Il cast è professionale, ma le storie non sono tutte molto convincenti o eccessivamente divertenti. Meglio gli episodi in bianco e nero rispetto a quelli a colori. Non rimane troppo impressa nella memoria, ma una visione ogni tanto gliela si può dare.