Note: aka "Quaranta gradi all'ombra del lenzuolo". Episodi: "La cavallona" (Milian), "L'attimo fuggente" (Lionello), "La guardia del corpo" (Feldman), "I soldi in bocca" (Montesano), "Un posto tranquillo" (Maccione).
Classica commedia a episodi del buon Sergio Martino, nota più che altro per la presenza nel cast di Marty Feldman (lo strabico dei film di Mel Brooks). Si parte con LA CAVALLONA, in cui la splendida e compiacente Edwige Fenech è perseguitata dalle telefonate provocatorie di Tomas Milian (irriconoscibile, con una parrucca da cinese a coprire occhialoni con lenti modello Giannini in SESSOMATTO). Si ride ben poco, anche per colpa del dialetto bolognese, messo in bocca a due attori cui non si addice affatto. Si prosegue con L'ATTIMO FUGGENTE (niente che vedere con l'omonimo e più celebre film con Robin Williams...Leggi tutto): Alberto Lionello e sua moglie Giovanna Ralli si fingono autista e contessa per ravvivare il loro spento rapporto di coppia. Inizia malissimo e si conclude fortunatamente meglio, ma è quasi da dimenticare. Ed ecco LA GUARDIA DEL CORPO, con Marty Feldman che riprende in pieno il personaggio di Sordi in DI CHE SEGNO SEI? (di un anno precedente), il "gorilla" sempre attaccato al suo protetto fino all'asfissia. Feldman è bravo e simpatico (cita anche FRANKENSTEIN JUNIOR quando si muove barcollando coperto di cemento) e il suo episodio è decisamente il migliore. Il successivo I SOLDI IN BANCA, con Montesano e una sensualissima Barbara Bouchet, è poco più d'una barzelletta allungata breve e presto dimenticabile. Chiudono il sottovalutato Aldo Maccione e Sydne Rome con UN POSTO TRANQUILLO. Storia sciocca (il cane di lei è geloso di lui fino a farlo fuggire sul cornicione, in una scena che Gene Wilder riprenderà ne LA SIGNORA IN ROSSO. Che gliel'abbia suggerita l’amico Feldman?), ma Maccione si impegna a fondo e strappa più d'una risata. Qualche bel seno mostrato qua e là, nient'altro.
Estremamente disuguale al suo interno, come spesso accadeva nei film a episodi. Il migliore è quello con Feldman e la rifulgente Haddon; grazioso, ma risaputo, quello con la Bouchet e Montesano. Poi a scalare la Rome e Maccione, la Ralli e Lionello, la Fenech e Milian (quest’ultimo episodio è veramente pessimo).
Pellicola suddivisa in vari segmenti, dei quali alcuni letteralmente esilaranti, impostati con parlata dialettale. La Cavallona (guarda caso Edwige Fenech al suo massimo splendore) si colloca al vertice, grazie al'inattesa interpretazione di un Tomas Milian irriconoscibile (parrucca ed occhiali a "fondo di bottiglia") ed alla spalla prestata da Sergio Baccaro (si esprime in bolognese!). Il resto del cast è di qualità e come ospite speciale viene scritturato Marty Feldman (all'epoca celebre per Frankenstein Junior). Discreto.
MEMORABILE: Il Cavaliere Marelli (Tomas Milian), sollecitato telefonicamente da Emilia Chiapponi (la Fenech): "io non cedo a simili lusinghe!"
Mediocre commedia a episodi, tra i quali il migliore rimane quello con un grande Marty Feldman (una guardia del corpo davvero opprimente). Il peggiore quello della Ralli e Lionello. Nel mezzo un episodio con un irriconoscibile Milian e una splendida Fenech. Chiude Maccione in compagnia della Rome: divertente ma non troppo. Martino non si spreme più di tanto e di conseguenza il film si dimentica alla svelta.
Defatigante film a sketches che si fa vedere solo per la curiosa apparizione di un Marty Feldman che come sempre si fa amare; ma nonostante lui l'episodio è imbecille come gli altri, anche se Dayle Haddon è bellissima e c'è Mimmo Crao futuro Yeti per Parolini. Gli altri sono al di sotto della media; quello di Milian si fa dimenticare non fosse che la Fenech (bonissima) si fa fare da Sal Boris sempre bestia in calore (finalmente, povero!) e gli altri come merito han solo quello di presentare donne molto belle (mia top list una stupenda Ralli).
Film ricco nel cast e nelle ambientazioni, ma il fatto di averlo diviso in episodi ha reso l'esito alterno. Il migliore del lotto (forse perché il più insolito) rimane quello con Marty Feldman. Tomas Milian è sprecato ed irriconoscibile (pura marchetta cinematografica), ma nel suo episodio ci si avvale di una stupenda Fenech in reggicalze. Lionello e Ralli sono qui insopportabili e fuori tempo: appare evidente che non sono ben gestiti. Un film puramente commerciale, ma si poteva fare di meglio!
Ognuno qui può trovare motivo di divertimento e sofferenza: dalla splendida Fenech al surreale Feldman, sino al sempre sprecato Alberto Lionello. Discorso a parte per Milian: fu proprio lui che pretese di conciarsi così, insicuro di sè stesso come comico. Forse un Monnezza trucido che palpava una Fenech poliziotta sarebbe rimasto nel cuore dei fans! Nella sequenza dal barbiere, Milian, per rendere la scena più comica, diede varie capocciate reali al marmo del bancone... Martino la tagliò e l'attore cubano chiuse col regista!
MEMORABILE: L'episodio con Montesano, forse il più efficace (iniziava il suo periodo d'oro, tra Rugantino e film vari).
Episodi, per coprire la mancanza assoluta di contenuti di un film che vorrebbe far ridere e dovrebbe far eccitare adolescenti allupati dell'epoca e potrbbe far ammirare un cast internazionale (diretto non male, dopotutto). Vale la pena di essere visto per la presenza di Marty Feldman, attore prematuramente scomparso, che avrebbe potuto dare ancora molto.
Pur non amando molto la Fenech - verissimo, le ho sempre preferito altre: Janet Agren, Barbara Bouchet, Gloria Guida, Pia Giancaro - devo ammettere che, fra tutti gli episodi da lei interpretati in numerosi film-sexy, "La cavallona" è il mio preferito; lo considero uno dei più divertenti e al contempo uno dei più realmente "eccitanti". Gli altri spezzoni non mi convincono troppo, neppure quello interpretato dal per me sopravvalutato Feldman. Voto: **! ma solo per "La cavallona". Da notare Baccaro doppiato da... Baccarini!
Alti e bassi per un film mediocre che si lascia dimenticare. Noioso l'episodio con la Fenech, ancora peggio quello con la Ralli, divertente quello con Feldman e la bella Haddon, più che discreto quello di Montesano (il migliore). Si conclude male con un pessimo Maccione e una ridicola Sydne Rome alle prese con un cane geloso! Forse levando l'ultimo episodio avrebbe guadagnato qualcosa...
Cast davvero impeccabile in cui spicca un Tomas Milian esilarante e irriconoscibile. La sceneggiatura è diluita in episodi forse troppo brevi per poterne apprezzare a pieno le potenzialità. Sullo sfondo quel magma tutto tipicamente nostrano dei caratteristi, vere e proprie maschere di complemento dal valore incalcolabile. Tutto sommato, malgrado gli sbalzi repentini da un episodio all'altro, il film scorre piacevolmente.
MEMORABILE: L'accoppiamento della "cavallona" Fenech con un invassatissimo Salvatore Baccaro e l'intero episodio tra la Ralli e Lionello, a mio parere il migliore.
Discontinuo ed eterogeneo film ad episodi col sesso a farla da padrone. Il segmento più "sconcio" è senza dubbio quello della Fenech (con un irriconoscibile Milian), il più divertente quello con Maccione e la Rome. In mezzo gli altri episodi con Montesano e la Bouchet e il peggiore, quello con Lionello e la Ralli. Menzione a parte per Marty Feldman: come sia finito in questo film è un mistero ma forse il suo episodio è proprio il più grazioso di tutti. Martino dirige sempre con mestiere.
MEMORABILE: "Io non vacillo di fronte a simili lusinghe!"
Film dalla qualità altalenante come spesso accade nei film ad episodi che hanno segnato la commedia italiana, in particolare negli Anni Settanta. Abbastanza a sorpresa (per le premesse decisamente improbabili) è quello con la guest star Feldman che esprime al meglio la propria comicità stralunata che ben si addice al personaggio da lui interpretato. Gli altri episodi sono da passabili ad inguardabili e nel complesso il film è meno che mediocre.
I bollenti spiriti del titolo si raffreddano subito, visto che tre episodi su cinque sono privi di qualsiasi consistenza narrativa (Milian/Fenech* e Montesano/Bouchet*) o girano a vuoto (Maccione/Rome*). La fruttuosa partnership Lionello/Ralli (**) rinvigorisce la banalità del soggetto, mentre gli incredibili bulbi oculari e le mosse meccaniche della guest-star Feldman propongono nel segmento migliore (**!) una riuscita variante della guardia del corpo di Sordi: ma ciò e ben lontano dal raggiungere la sufficienza.
MEMORABILE: Feldman mangia solo carote: «Vitamina E, rinforza la vista e sviluppa i... bulbi oculari!»; i seni della Bouchet.
Il primo episodio si salva solo grazie a una splendida Fenech e a un Milian che dimostra le sue doti di abile trasformista; il secondo è il più brutto, con la coppia Ralli/Lionello che non funziona e una storiella davvero esile; il terzo è piuttosto noioso e Feldman sembra non saper far altro che strabuzzare gli enormi occhi. Gli ultimi due episodi sono per me i migliori: quello con Montesano/Bouchet è sagace e diverte abbastanza; l'ultimo con Maccione (sempre bravo) è il più spassoso del lotto e può vantare anche una bellissima Sydne Rome.
Commedia pecoreccia su alcune varianti sessuali degli italiani. I cinque episodi appaiono abbastanza risibili se si eccettua la strabiliante maschera di Feldman e l'affiatamento tra Lionello e una sempre affascinante Ralli. Conturbanti le cinque protagoniste femminili con la Bouchet in splendida forma.
Sexycommedia a episodi di livello sorprendentemente basso, di cui solo l'episodio con Marty Feldman (scopiazzato dal capitolo finale di Di che segno sei? e forse un filino superiore) riesce a raggiungere la sufficienza e forse anche qualcosa di più. Gli altri sono poco più che (brutte) barzellette e se non fosse per il cast sempre ottimo (compreso un Milian ai vertici del suo trasformismo) e per la brillante confezione (regia, fotografia, musiche) si potrebbe benissimo parlare di disastro assoluto. Fortunatamente così non è, ma la delusione resta.
Assai deludente commedia a episodi di Martino che spreca un cast degno di miglior causa: la Fenech, la Ralli, la Bouchet, la Rome si mostrano in guêpière mentre Maccione, Montesano, Lionello e un irriconoscibile Milian tentano goffi approcci sessuali al loro cospetto. Tutto qui? Già, si staglia da questo canovaccio solo l'episodio con Marty Feldman guardia del corpo della Haddon, che ricalca situazioni (e location) dell'analogo episodio sordiano in Di che segno sei?, ma è comunque troppo poco per salvare un film pecoreccio e scadente come pochi.
MEMORABILE: Marty Feldman decanta le qualità delle carote: "Vitamina E, rinforza la vista e sviluppa i bulbi oculari".
Tipico film a episodi degli anni 70 in cui la comicità viene condita con un pizzico di questioni "pruriginose" nella altrettanto tipica tradizione italiana. La qualità dei vari episodi è altalenante e la cosa migliore è principalmente la presenza di attori come Tomas Milian (alle prese con un personaggio sicuramente atipico, per come lo conosciamo noi) e Marty Feldman. Nella stessa tipologia esistono prodotti sicuramente più divertenti.
Simpatica commedia di Martino che attraverso cinque piccanti episodi racconta le avventure di alcuni italiani alle prese col sesso. Le attrici sono tutte bellissime e in parte, gli attori (dimenandosi tra gag e momenti salaci) risultano simpatici e molto validi (incredibile la presenza di Marty Feldman) e anche stavolta non mancano certo i caratteristi (da Salvatore Baccaro a Nello Pazzafini e persino Pellegrino in abito talare). Le musiche spassosissime composte dai De Angelis allietano ulteriormente la visione. Imperfetto ma simpatico.
MEMORABILE: Il "pennacchio" di Milian; Il cane "Otello"; "Culattone c'è!"; Lo sguardo di Feldman; I nitriti della cavallona...
Allegra commedia sexy all'italiana a episodi che vede nel cast un numero grandissimo di attori molto in voga in quel periodo associati a un altro che mai ci saremmo aspettati in un film del genere: Marty Feldman. Proprio quello di Feldman è l'episodio più divertente, grazie alla sue immense capacità comiche. Impossibile non citare anche il sempre bravo Alberto Lionello, qui nei panni di un autista infoiato. Nel comparto femminile non manca la solita quantità di bellezze nostrane e non, che ci deliziano con una dose ragguardevole di nudi.
Filmettino a episodi leggero leggero, con un walzerino dei fratelli De Angelis a fare da collante come in Tre tigri contro tre tigri. Si vola, come sempre, rasoterra, ma tutti i capitoli in un modo nell'altro riescono a strappare una risata, su tutti quello dello straordinario Marty Feldman e il primo, con un irriconoscibile e bravissimo Tomas Milian. Da menzionare, come sempre, il gruppo delle bellezze femminili: oltre alle solite Bouchet e Fenech, sugli scudi la Ralli e la svampitella Sydne Rome col suo irresistibile accento.
MEMORABILE: Marty Feldman che si libera dalla statua di gesso; Salvatore Baccaro improbabile stallone.
Gli ultimi due episodi salvano il film dall'insufficienza. Nel quadriennio 1975-1978 anche il filone sexy della commedia a episodi era quasi diventato come una prassi, per gli addetti i lavori, e i risultati non si sono mai rivelati allo stesso livello del caposaldo Sessomatto. Alcuni di essi erano considerati anche "alimentari", per gli addetti. Scialbi Milian e la Fenech, Ralli e Lionello forse sprecati, simpaticissimo Feldman, strepitoso Montesano nel portare avanti la trama monotona, da incorniciare Maccione e lo splendido cane, noiosa e ripetitiva la Rome.
MEMORABILE: Il modo in cui Montesano spiega alla Bouchet la ''funzionalità'' del contenuto della valigia; Maccione mentre trema sul cornicione; Il cane.
Ancora una commedia ad episodi di Martino che questa volta divide il film in cinque parti con un esito piuttosto deludente. La colpa è soprattutto di una sceneggiatura troppo frammentata che viene in molti momenti lasciata in balìa dei protagonisti che non sembrano particolarmente coinvolti a parte un paio di eccezioni (la solita bravissima Fenech e un energico Montesano). Le storie non sono particolarmente originali e la breve durata non permette un adeguato approfondimento dei personaggi, che non escono dal ruolo di macchiette. Confezione piuttosto arrangiata e risultato mediocre.
Cinque episodi che sono poco più che barzellette sceneggiate poco originali ma che si lasciano guardare in virtù del buon ritmo impresso da Martino e per la vivacità di quasi tutti gli interpreti. I due segmenti migliori sono "La guardia del corpo" e "Un posto tranquillo", il più deludente "La cavallona", nonostante una radiosa Fenech e un inedito e irriconoscibile Milian. Buon lavoro dei caratteristi, comparto femminile in "forme" e divertenti musiche dei De Angelis, ma tra i vari film a episodi del regista romano resta uno dei meno convincenti.
MEMORABILE: Baccaro stallone; Feldman statua; Maccione alle prese con il gelosissimo cane Otello (sic!).
Commedia all star tipicamente settantiana e scollacciata che strappa giusto qualche sorriso, un po' di allegria per l'allegro refrain musicale e curiosità per un Milian irriconoscibile e Marty Feldman pazzerello esoftalmico (ma la metà del lavoro la fa il doppiaggio del fido Bonagura); gli episodi si equivalgono come valore; giusto qualche guizzo in più lo danno gli strilletti di Lionello, ma siamo davvero dalle parti di barzellette stiracchiate con innesti talvolta incomprensibili (il cane Otello!). Per una serata scacciapensieri.
MEMORABILE: L'infinito tira e molla tra la fascinosa "padrona" e l"autista"; "Io non vacillo di fronte a simili lusinghe!".
Ci sono tanti ottimi attori della bella commedia 70s impegnati nel classico film a episodi dell’epoca. I giudizi delle varie parti si possono accomunare abbastanza, con un risultato purtroppo non positivo. Nonostante le potenzialità a 360 gradi il film rimane debole, “sgasato” nel suo svolgimento e a volte forzato in atti e battute. Non si riesce a ridere e pure il sorriso, anche quando faticosamente sortisce, si spegne dopo poco e così non dovrebbe essere. Anche nelle pellicole ultraleggere occorre che il mordente abbia il proprio peso e forse il problema sta proprio qui.
Evidentemente l'idea di fondo era di alzare il livello della commedia erotica, affidando la sceneggiatura a Guerra e mettendo nel cast un divo internazionale come Marty Feldman. Il risultato però non è ottimo, perché le donne fanno come sempre un'ottima figura grazie alla presenza (la Haddon, miliardaria con amici fintissimamente hippie, è la migliore) mentre gli uomini sono impacciati e si ride poco.
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HomevideoDusso • 8/08/14 09:23 Archivista in seconda - 1877 interventi
Dal forum di Gdr:
Mi è arrivato il dvd mustang. direi che perlomeno per le sequenze in tribunale della signora Emilia Chiapponi (la Fenech....) è completo anzi completissimo, inclusa la discesa di un capo di biancheria intima mai vista prima o che meglio non ricordavo (non ho la vhs originale ma vidi solo passaggi in tv, su yt o scaricandolo etc)! poi non so quali fossero (se ce ne fossero) altre scene tagliate e in quali episodi, illuminate prego.
molto carino e fantasioso anche il trailer italiano incluso, non c'è in rete
Durata del dvd mustang 1h 40' 22". da quanto ho visto le scene "più spinte" con la Fenech (con dracula, sui pattini legata al letto e in tribunale) ci sono tutte (vs quella passata su Rete4 e visibile completa su YT)......ahinoi però mancano completamente i titoli di testa ,per intenderci quelli al link sotto
HomevideoDusso • 8/08/14 09:24 Archivista in seconda - 1877 interventi
Deepred89 ebbe a dire: Rogerone ebbe a dire: volevo solo segnalare che il passaggio televisivo avvenuto il 27 luglio di quest'anno su Rete4 è stato integrale.
Ho rivisto il film ieri su you tube, ma ho notato alcuni tagli (sicuramente nella scena del tribunale). Ricordo benissimo che quando avevo visto il film quest'estate (proprio registrando col mysky il passaggio su rete 4) c'erano almeno due inquadrature da infarto sul posteriore della Fenech che poi ieri non ho rivisto.
purtroppo non ho controllato il passaggio su IRIS del 28 settembre. Non vorrei che il motivo sia nell'orario. La versione uncut è passata alle 3:30 di notte, l'ultima alle 23:15.
Potrebbe essere questa la discriminante? forse, comunque ora sto rosicando di brutto perché la registrazione sul mysky del 27 luglio la vidi e la cancellai subito... se sapevo che di solito passa cut me la sarei tenuta...
Vidi la versione uncut su un rip da vhs inglese e la scena che dici è effettivamente tra quelle tagliate. La notizia è ottima e, vista la quantità di VM18 passati uncut di recente, è possibile che i prossimi passaggi in tv possano essere sempre nel master integrale. Detto questo, esistono anche eccezioni (I prosseneti trasmesso uncut per sbaglio e in seguito ritrasmesso sempre cut) ma forse stavolta si può essere ottimisti.
Questa di I prosseneti integrale non la sapevo? ma quando? possibile che nessuno abbia registrato quella versione?
Ciao Dusso, de I prosseneti uncut su rete4 lo appresi tramite Alessio di Rocco. Sinceramente non saprei datarti tale passaggio, penso fosse tra il 2000 e il 2005. Nessuna idea sulla sua reperibilità, anzi, io spero ancora nel miracolo che tale versione integrale coincida con quella da 1h30m che un po' tutti posseggono, ma ne dubito assai.
Confermo tutto. Master di qualità notevole (eccetto l'ultimo episodio) e integrale. Penso che corrisponda a quello del dvd Mustang, viste le numerose spuntinature nell'ultimo episodio. Titoli di testa e di coda completi. Dunque, quanto di meglio esista attualmente per il film in questione.
... e allora non avevo visto male, finalmente hanno editato l'edizione integrale. Bene, molto molto bene. Quell'inquadratura sul posteriore della Fenech me lo ricordo ancora bene a distanza di un anno.