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La nostra recensione di Rorret

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Torna al cinema Lou Castel, interprete apprezzato e notoriamente schierato a sinistra. Lo fa in un thriller poco interessante, costruito sulla falsariga del fondamentale L’OCCHIO CHE UCCIDE (il cinema di cui Joseph Rorret/Lou Castel è padrone si chiama non per nulla PEEPING TOM, ovvero il titolo originale di quel film, di cui vediamo anche alcune scene durante una proiezione). Nel frattempo Bigas Luna ha fatto L'ANGOSCIA, Lamberto Bava DEMONI e il tema del cinema come teatro di nuovi orrori e pretesto per giochetti metacinematografici...Leggi tutto è diventato espediente comune, utilizzato anche in commedie interessanti come LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO. Fulvio Wetzl, regista e autore quasi unico di RORRET (leggasi il titolo al contrario) sfrutta le conoscenze dovute alla sua attività di critico cinematografico e infarcisce il film di citazioni su citazioni, che non vale ora la pena elencare, ma la storia non regge. Pur fondata su di un’idea accettabile si esaurisce nel giro del primo omicidio, ripetendosi poi stancamente per tre volte con l'unica variazione nel cambiamento della personalità della vittima (una di esse è la brava e sexy Anna Galiena). La scelta di far recitare Castel con la sua voce dall’accento straniero insolito, che sbaglia spesso il tono e la giusta inflessione, poteva essere curiosa, ma rende il suo personaggio troppo artificioso. Niente sangue (il modello, come detto, è L’OCCHIO CHE UCCIDE), musiche a volte invadenti e davvero troppe pause narrative per un thriller che, nonostante le buone intenzioni, si affloscia quasi subito per l’incapacità di sintesi di Wetzl e del montatore. In definitiva inutile.

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Tutti i commenti e le recensioni di Rorret

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Undying 2/08/07 17:31 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Blanda e cerebrale operazione che vorrebbe emulare temi trattati in contesti diversi (e molto meglio) relativi alla dissertazione tra immagine su schermo e realtà: due piani distinti, ma non differenziati, come sembra suggerire l'immedesimazione del ridicolo personaggio principale chiamato maldestramente Rorret. Tema di per sè noioso (Peeping Tom, L'Angoscia) viene girato con una illuminazione ed una fotografia scadenti, utilizzando male i pochi nomi interessanti del cast. Peggio: il regista sembra volersi distaccare dal tema puramente thriller.

Spectra 22/12/07 10:02 - 84 commenti

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Mister Rorret è il proprietario di un cinema che proietta esclusivamente film del terrore... niente di strano! Il problema è che lui vive dietro lo schermo dove ha un bell'appartamentino arredato da dove spia le sue vittime... Assurdo! La storia non regge per questo thriller ridicolo dove non c'è sangue. Tensione e paura completamente assenti lasciano spesso spazio a situazioni di umorismo involontario.

Cotola 3/06/09 22:51 - 9460 commenti

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L'idea di partenza, per quanto non originale, poteva essere interessante se ben sfruttata. Peccato invece che le realizzazione sia dozzinale e poco originale. Colpa di una regia scialba e di una sceneggiatura dai ritmi catatonici. Anche la confezione è mediocre, così come pure il cast nonostante la presenza di Castel.

Daidae 8/05/10 01:30 - 3326 commenti

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Non male questo Rorret. All'inizio mi aspettavo il solito trhilleraccio fine anni 80, invece (se dimentichiamo il cast non proprio favoloso, Lou Castel è lontano dai fasti del 70 il resto del cast è mediocre) e qualche lungaggine di troppo, il film può anche definisrsi guardabile. Certo non aspettatevi un capolavoro, ma in Italia in quegli anni fecero di peggio.

Homesick 24/12/13 07:48 - 5737 commenti

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L’ingaggio di un attore di grosso calibro come Lou Castel non rimedia alle carenze della sceneggiatura, informe e inconcludente e tutta protesa all’accumulo spasmodico di citazioni cinematografiche, da Psyco a L’occhio che uccide. Ritmo letargico, suspense sottozero. Da ricordare la bella colonna sonora di Florian Snaider e Ferruccio Busoni, con arpeggi chitarristici e assolo di sax, e il nudo fronte/retro di Enrica Rosso. Il Fernet Branca sponsorizza ancora: una sua insegna pubblicitaria campeggia all’imbocco di una galleria.
MEMORABILE: La proiezione dello pseudofilm “Blood in the shower” (ovvero Psyco); la faccia spaventata di Castel sulle montagne russe.

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  • Curiosità Undying • 24/12/07 15:08
    Comunicazione esterna - 7568 interventi
    Mi sono sempre chiesto, sin dall'uscita in VHS del film in questione, cosa ci facesse sulla locandina Cinzia Monreale, ovvero la cieca Emily, presente ne L'Aldilà (1981) di Fulci.

    Misteri delle distribuzioni italiane...
  • Curiosità Undying • 18/01/09 16:11
    Comunicazione esterna - 7568 interventi
    Il film rappresenta l'esordio in regia di Fulvio Wetzl, autore padovano (classe 1953) e figlio di Erwin Wetzl già aiuto regista del nostro Antonio Bido, formatosi con i suoi due interessanti gialli (Solamente Nero ed Il Gatto dagli Occhi di Giada) girati proprio a Padova.
  • Curiosità Daidae • 8/05/10 01:32
    Compilatore d’emergenza - 1447 interventi
    Il cognome Rorret è Terror al contrario.
  • Discussione Mco • 22/12/13 23:29
    Risorse umane - 9979 interventi
    Il film è uscito anche con il sol titolo Ad altezza uomo, come riportato da un'edizione della vhs Avo dei tempi.
    Ultima modifica: 22/12/13 23:36 da Mco
  • Homevideo Buiomega71 • 21/09/15 19:19
    Consigliere - 26971 interventi
    Dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Avo Film:

    Ultima modifica: 21/09/15 20:40 da Zender