Là dove volano i corvi - Film (1969)

Sconvolto dal massacro di un villaggio di pescatori, il samurai Magobei lasica il suo clan e si ritira. Ma quando, tre anni dopo, scopre che c'è in programma un'altra strage, torna a impugnare la katana... Bellissimo chambara crepuscolare e revisionista di Gosha, fortemente indebitato con lo spaghetti-western e in particolare col Grande silenzio, di magnifica resa figurativa e con uno straordinario, carismatico protagonista come Nakadai, samurai disilluso e cupo. Esterni maestosi, grande spettacolo.

Passato sotto silenzio quando uscì in Italia, questo è in realtà un superbo chambara - forse uno dei più belli in assoluto - girato con grande senso della suspense, splendide, spettacolari immagini e ottimi combattimenti alla katana. Presente nel cast, Kinnosuke Nakamura, noto anche in Italia per la serie televisiva "Samurai" (Kuzure Okami, 1973-76). Un capolavoro da riscoprire. Un mediocre remake statunitense di questa pellicola è Il giorno del grande massacro di e con Tom Laughlin.

Francamente non riesco a vederci quel capolavoro che si dice; si tratta comunque di un bel film, dalla trama interessante e dalla buona la recitazione. Talvolta rallenta un po' troppo fino a farsi pesante. Molto crepuscolare, con qualche buona scena di combattimenti. Certamente tre pallini li merita.

Una storia di stampo classico, forse anche troppo, con un samurai che deve riscattare il suo onore a qualsiasi costo. La sceneggiatura non certo imprevedibile è però riscattata da una messa in scena notevolissima che si avvale di stupendi ambienti naturali ma anche di una sapienza nel combinare i vari elementi e nel disporli nello spazio. E la sobrietà e il rigore dell'insieme anziché essere un difetto, sono un punto di forza che rendono ciò che si vede di grande impatto e forza visiva e perciò, soprattutto in alcuni frangenti, difficilmente dimenticabili.