Un detective in corsia - Serie TV (1993)

Serie televisiva gialla che ha sperimentato diversi tipi di storie criminose. Nelle prime stagioni, infatti, gli episodi seguivano lo schema del classico whodunit (alla Agatha Christie: chi è il colpevole?), e dalla quarta stagione ha cominciato a mostrare episodi alla Colombo in cui l'assassino si vede fin dall'inizio; poi un paio di storie a tinte horror. Van Dyke è bravo, ma la maggior parte delle sceneggiature è mediocre e sceglie soluzioni banali (gli assassini vengono incastrati con trappole).

Una divertente serie tv ben scritta e ben realizzata con un protagonista, il dottor (Mark Sloan) splendido e superbamente interpretato dal grande Dick Van Dyke. Affiancato dal figlio Barry e dai vari nipoti (tipo Shane o altri figli, e produttore egli stesso della serie), Van Dyke ha raggiunto con questa serie il culmine della sua bravura. Ottimi anche la Rowell, Baio, Schlatter, Tucci e la Hall. Tra le guest star da ricordare: Vaughn, Ken Kercheval, Andy Griffith e Jack Cluckman.

La scienza di Esculapio del dr. Sloan si divide tra l’ospedale e il dipartimento di polizia dove lavora suo figlio (anche nella vita) Steve. Molta attenzione è dedicata a meticolose indagini, ma non mancano l’azione, le astuzie, il pathos e persino strizzatine d’occhio al mystery-horror (si veda l’episodio “Funerale per un vampiro”). Ottimo Dick Van Dyke (anche produttore) che alterna seria professionalità a simpatica ironia.

Serie gialla molto buona con un cast superbo. Van Dick recita magnificamente come aveva già fatto in una puntata di molti anni prima di Colombo. Ogni episodio è a sè con un caso di omicidio che Sloan riuscirà a risolvere (anche se la cosa spetterebbe al figlio, che è un poliziotto!).

Telefilm che riprende in modo fedele il canovaccio della Signora in giallo, con l'unica differenza che in questo caso a "ficcanasare" è un medico. Dick Van Dyke è molto simpatico, ma nel complesso la serie funziona meno di quella con la Lansbury: trame più scontate, personaggi secondari meno incisivi e soprattutto l'ambientazione ospedaliera, alla lunga noiosa. Tra i coprotagonisti si rivede volentieri Scott Baio (ovvero Chucy di Happy Days). Piacevole ma non imperdibile, a mio parere.

Prima o poi doveva capitare che un altro medico dopo Quincy s'interessasse d'omicidi. E' il caso del dottor Sloan il quale, più che salvare vite in sala operatoria, manda i criminali dietro le sbarre. Serial che riunisce i Van Dyke padre e figlio (Dick e Barry), facendo venire una grande nostalgia dei tempi andati, quando Dick faceva lo spazzacamino Bert in Mary Poppins ad esempio. Le guest star sono tante, Dick Van Dyke è ancora simpatico, ma il resto del cast (anche il poliziotto Barry Van Dyke) non più di tanto. Divertente, ma non troppo.

Serie che vede come protagonista l'ex spazzacamino Bert, amico di Mary Poppins, nel ruolo di un dottore biancocrinito che aiuta il figlio poliziotto a risolvere casi più o meno complessi. La simpatia del protagonista assicura una piacevole visione - anche se, a parte pochi episodi, le sceneggiature non brillano per particolare inventiva e gli altri attori fissi nel cast, in particolare Barry Van Dyke (figlio nella vita come nella finzione) risultano piuttosto sbiaditi. Fra le guest stars, da segnalare Jack Klugman, altro celebre dottore tv.

Attore della vecchia, anzi vecchissima scuola, Dick Van Dyke si mette in luce davanti al vasto pubblico televisivo con questa serie TV dal piglio abbastanza simpatico. Questo dottore-investigatore, appunto in corsia, aiuta il figlio (anche nella realtà) in alcuni casi magari non originalissimi ma perlomeno credibili. Certamente la qualità è quella di una serie anni '90 a budget medio, ma in qualche episodio ci si riesce a divertire. Lo spiegone finale del dottore a volte ha del paranormale, così come il tempestivo arrivo della polizia!